
Il responsabile dell’area tecnica del Parco Riviera di Ulisse e fedelissimo del senatore di Fondi spunta una golden share. È il candidato sindaco ad Itri alla guida del centrodestra
Imbattibile. Con i suoi pregi ed i suoi limiti, con la sua irruenza e la sottile arte della diplomazia: il senatore Claudio Fazzone mette a segno l’accordo politico che ad Itri tiene unito il centrodestra e piazza alla guida della coalizione il suo candidato sindaco. Il coordinatore di Forza Italia del Lazio ottiene la candidatura a sindaco dell’architetto Andrea Di Biase.
E responsabile dell’Area Tecnica dell’ente Parco Riviera di Ulisse, in Consiglio comunale dal 2006, fedelissimo dalla prima ora del senatore di Fondi. Sul piano politico è un successo diplomatico di primo ordine: perché Itri è il feudo elettorale di Elena Palazzo, votatissima esponente di Fratelli d’Italia al punto da essere l’assessora regionale all’Ambiente e Turismo.
La conferma

“Si, lo confermo. Mi ha chiamato Salvatore (Ciccone) comunicandomi che per il bene della coalizione ha deciso di fare un passo di lato”. Dunque è stato l’avvocato che ricopre il ruolo di responsabile della Segreteria dell’assessore Palazzo a riferire all’architetto Di Biase che la strada verso la candidatura poteva considerarsi libera. Fino a quella telefonata Salvatore Ciccone era il candidato in pectore di Fratelli d’Italia. Al termine di una meditata riflessione ha scelto di ritirare la sua prelazione e dare il passo a Di Biase.
Ma dietro quella telefonata c’è molto altro. È tornato a riunirsi il tavolo regionale del Centrodestra: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega vogliono evitare in ogni modo quanto successo nella scorsa tornata di Comunali. Quella volta si sono presentati divisi in Comuni chiave e l’ha spuntata il Partito Democratico. Che la questione non fosse più al livello territoriale ma passata per competenza al Tavolo Regionale lo aveva detto nei giorni scorsi proprio Elena Palazzo.
Paolo Trancassini, Davide Bordone e appunto Claudio Fazzone hanno esaminato lo scenario. Senza calare dall’alto la loro decisione. Hanno lasciato che la scelta avvenisse su base territoriale. Così il disco verde l’ha acceso definitivamente giovedì sera il coordinamento comunale di Itri di Fdi: tra qualche mugugno interno, ha concesso il suo imprimatur alla candidatura a sindaco di Di Biase
I trascorsi e l’accordo

Il motivo? Ci sono due aspetti: uno locale ed uno regionale. Sul piano interno anche Fratelli d’Italia ha ritenuto che Andrea Di Biase fosse un buon candidato, spendibile, affidabile, esperto. Eletto ininterrottamente consigliere comunale dal 2006 in poi (2011-2016 e 2021) ha una lunga e solida esperienza in campo amministrativo, conosce la macchina, conosce i problemi della città. Ad Itri è stato all’esordio assessore alle Politiche Agricole e presidente del Consiglio comunale. Poi vice presidente d’Aula, vice sindaco ed assessore ai Servizi sociali e all’Ambiente nel mandato del sindaco Antonio Fargiorgio. In più: Consigliere provinciale (nel 2019) di Forza Italia quando alla guida dell’ente di via Costa, grazie all’accordo con il Pd, era il sindaco di Pontinia Carlo Medici.
C’è uno schema di accordo pre elettorale. In caso di successo alle amministrative 2025 a Fdi andrà la presidenza del Consiglio comunale e due assessorati di “primissima fascia” più la delega di Vice sindaco.
Poi c’è l’aspetto regionale. La scelta di convergere su Di Biase è stata senz’altro un riconoscimento al lavorio diplomatico della coordinatrice comunale di Itri di Forza Italia Donatella Del Bove. Che si inserisce in uno schema regionale: FI prende Itri ma al tempo stesso accende una cambiale con FdI per un’altra piazza sulla quale il diritto di prelazione toccherà ai Fratelli.
La soddisfazione di Del Bove

Donatella Del Bove. in questi giorni si trova a Praga impegnata in un viaggio d’istruzione con la sua scolaresca del liceo scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno. Ed a comunicarle l’intesa sul candidato azzurro è stato il suo omologo di Fdi Simone Di Mascolo.
“Sono estremamente contenta e soddisfatta dell’accordo raggiunto con Fratelli d’Italia e sulla candidatura a sindaco dell’architetto Andrea Di Biase” ha commentato la professoressa Del Bove.
“Si tratta di una persona che sa ascoltare e agire con saggezza. Da sempre un esempio di dedizione, competenza e responsabilità, Andrea è davvero un vero punto di riferimento per tutta la cittadinanza, qualità che un buon sindaco dovrebbe avere per amministrare efficacemente una città e rispondere alle esigenze di tutti i cittadini”.
“L’intesa raggiunta è un segnale positivo di responsabilità e unità. Ringrazio tutti gli attori coinvolti per l’impegno dimostrato e guardiamo con fiducia ai prossimi passi per l’attuazione del programma condiviso”.
L’obbligo di Palazzo

Vittima di un banale incidente domestico a casa del quale continua a fare la spola con l’ospedale per scongiurare un intervento chirurgico ad una spalla, l’assessore regionale Elena Palazzo ha delegato il neo coordinatore di Itri di Fdi a commentare l’accordo.
Accordo avallato ma anche dichiarato necessario dal centrodestra romano anche in prospettiva del candidato a sindaco dell’altro comune pontino. Cioè Aprilia, chiamato (se dovesse essere sciolto per mafia) alle urne alle amministrative di maggio.
Elena Palazzo si era dichiarata “obbligata” a trovare l’accordo con Forza Italia, nonostante un anno fa sia stato determinante il voto di Fdi e della civica “Itri Facciamo Futuro” per far cadere la Giunta Agresti IV sostenuta proprio dagli azzurri. In maggioranza c’erano Giuseppe De Santis con i consiglieri Serena Ciccarelli e proprio Andrea Di Biase.
Fratelli d’Italia in parte ha pagato lo scotto di non avere ancora una classe dirigente pronta a guidare il Comune, anche se il portavoce Di Mascolo sottolinea la generosità del Partito per coltivare l’unita del centr destra. Che si ritrova unito per l’ultima volta alle amministrative nel 2011.
La soddisfazione palese

“Esprimo la mia soddisfazione per questo risultato” ha aggiunto il portavoce comunale di Fdi. “Siamo arrivati a questa scelta partendo da un percorso che ha messo al centro la squadra ed il lavoro di gruppo, senza pensare da subito alla figura del candidato Sindaco”.
“Alla fine abbiamo trovato la sintesi”. E ancora: “Nonostante Fratelli d’Italia avesse un candidato forte e competente, ha messo da parte ogni velleità di partito per cercare di chiudere al meglio l’accordo. Voglio ringraziare l’avvocato Salvatore Ciccone“. Che, “con alto senso di responsabilità e la serietà che lo ha sempre contraddistinto, ha abiurato ad ogni forma di personalismo ed ha fatto sì che la trattativa andasse a buon fine. Mettendo al primo posto gli interessi generali della coalizione e, ne siamo convinti, della cittadinanza”.
In sintonia il Coordinaatore comunale della Lega, l’ex An Raffaele Mancini: “Grazie ad un lavoro Partito da lontano possiamo finalmente dire che il centrodestra ad Itri è compatto e pronto a ragionare insieme sull’idea di paese che si vuole realizzare”.
Gli altri fronti

L’imprenditore del legno Antonio Gelfù, candidato a sindaco di “Insieme per Itri” ha confermato di “andare avanti” dopo aver incassato il sostegno della quarta gamba del centro destra, Noi Moderati. La corsa di Gelfù è temuta semplicemente perché il suo elettorato è di estrazione Forza Italia. Che avrebbe già avviato un’azione di pressing perché ritiri la candidatura per ottenere un paio di caselle vuote nella lista per il consiglio comunale. E, in caso di successo, un ruolo nella prossima ed ipotetica Giunta Di Biase.
Il candidato a sindaco di Itri Facciamo futuro Antonio Fargiorgio ha confermato che domenica sera parteciperà – contrariamente a quanto annunciato di recente – all’assemblea pubblica del Pd convocata per illustrare il suo sostegno alla sua sfida elettorale. E vi prenderanno parte il consigliere regionale Salvatore La Penna ed il coordinatore provinciale dei Dem Omar Sarubbo, investiti del compito di bloccare la candidatura di alcuni iscritti nella costruenda lista capeggiata dal M5S Osvaldo Agresti
E poi, infine, c’è la scheggia impazzita rappresentata dall’ex sindaco Giuseppe De Santis. Ripudiato da Forza Italia e soprattutto da Fdi, il professore di economia aziendale sosterebbe Fargiorgio per applicare la massima ‘Muoia Sansone con tutti i Filistei”? La risposta è più di un’affermazione: “Ni”.