FdI entra nel dopo Caligiore: “Come può uno scoglio arginare il mare?”

Il Centrodestra di Ceccano avvia le Primarie. Due candidati: Stefano Gizzi e Ugo Di Pofi. I programmi. Fabio Giovannone rifiuta e divide l'area. Mentre nel centrosinistra Mariangela De Santis si avvicina a Querqui.

Potere della musica e delle icone, come nei riti di purificazione in tutte le epoche e le latitudini. Il Centrodestra di Ceccano si affida alle note di quella che negli Anni 70 è stata la sua icona musicale: Lucio Battisi per entrare ufficialmente nel dopo Caligiore, il sindaco di Fratelli d’Italia arrestato con l’accusa di avere preso tangenti per pilotare appalto finanziati con fondi Ue. Il brano scelto è l’insuperabile Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi. Che per quelli con pochi capelli bianchi è il brano dal refrain “Come può uno scoglio arginare il mare”. Pensando all’ex sindaco Caligiore: crudele ed evocativo al tempo stesso.

È esattamente quella la frase scelta da FdI per lanciare le Primarie del centrodestra unito. Quelle che dovranno indicare il candidato sindaco da schierare la prossima primavera.

Due candidati

Rino Liburdi

A mezzogiorno di mercoledì il Segretario di Fratelli d’Italia Rino Liburdi, nel ruolo di presidente del Comitato Organizzativo delle prime Primarie della storia del
centrodestra Ceccanese, ha aperto la casella email dove andavano indirizzate le candidature. Ha trovato due disponibilità.

La prima in ordine cronologico è la mail inviata dall’avvocato Stefano Gizzi, padre nobile della destra fabraterna; negli ultimi mesi ha preso a randellate l’intero arco costituzionale, senza esclusione di colpi; ha legnato senza pietà ancor prima dei fatti del 24 ottobre culminati con la caduta dell’amministrazione comunale ed il ritorno alle urne. Autolesionismo? Niente affatto: Stefano Gizzi ha menato di clava come un Neanderthal sui mammuth perché dalla Giunta Caligiore lui era stato messo alla porta. Colpevole di avere approvato l’invasione russa all’Ucraina. Ogni colpo di clava un affrancamento dal passato: che ora può mettere all’incasso politico.

Stefano Gizzi

A fare da presentatore della sua lista è Davide Bruni, anche lui avvocato e cugino di Stefano Gizzi. I due sono molto noti per le stoccate sui social dove non fanno prigionieri. Sono cinque i punti programmatici: mettono al centro la Cultura, il Turismo ed i Percorsi religiosi. Menzione speciale per la Trasparenza. Per un polo universitario in via San Francesco, verso il quale ha più volte tentato l’impresa: l’ultima con il corso di Food Desing. Non ultimo la riapertura, se possibile, di un hospice presso il Santa Maria della Pietà. Conclude una menzione sulla capacità di ascolto e risoluzione dei problemi quotidiani dei cittadini.

Un caffè per l’annuncio

Qualche minuto dopo l’apertura ufficiale della mail è già sul web con la puntata del suo caffè Ceccanese, il suo podcast dal quale annuncia la discesa in campo. A chi lo accusa di incoerenza (perché è stato cacciato, ha mazzolato ed ora è tornato) risponde che la sua casa politica è il centrodestra. Che nel momento in cui si celebrano le Primarie (da lui sempre invocate negli anni e mai ottenute) è doveroso partecipare e scegliere dal basso. Chi vede in questo metodo le “imposizioni dall’alto” non solo è in malafede, ma soffre di allucinazioni.

Stefano Gizzi

Attacca senza giri di parole i transfughi del centrodestra. Con chi ce l’ha? Fabio Giovannone, già presidente del Consiglio comunale e delegato al Commercio: ha annunciato l’altro giorno che non passerà per il vaglio delle Primarie del centrodestra ma si candiderà a basta perché “noi siamo il centrodestra”.

Stefano Gizzi attacca e mena di clava. Dice che Giovannone non è il Centrodestra e ringrazia il coordinatore provinciale della Lega Nicola Ottaviani attribuendo a lui il merito del tavolo unitario che ha riaggregato il polo. Rivendica le sue battaglie e soprattutto quelle in contrasto con l’ex sindaco Caligiore, ricorda l’impegno dell’ex delegato alla Cultura Alessio Patriarca, pure lui messo alla porta dall’amministrazione uscente. Su chi punta Gizzi? Ai voti di chi è di destra ma si differenzia da Fratelli d’Italia.

L’imprenditore gradito ai Fratelli

Ugo Di Pofi

La seconda mail arrivata sulla casella è stata inviata dall’altro competitor. È Ugo di Pofi, imprenditore civico, gradito e vicino a Fratelli d’Italia. A presentare la candidatura è Angelo Spinelli, presidente della rete di impresa e storico commerciante.

Il programma di Di Pofi è figlio della sua esperienza: ascolto della cittadinanza, disponibilità verso tutti senza illudere nessuno. Migliorare i servizi per le famiglie e partecipazione attiva. Incentivare il commercio e l’imprenditoria specie giovanile.
Come per Gizzi, menzione speciale sulla trasparenza amministrativa.

Il nuovo perimetro

Palazzo Antonelli

Comunque vada i tre Partiti del centrodestra ufficiale (Fratelli d’Italia – Lega – Forza Italia) hanno ridefinito il perimetro politico di una coalizione maggioritaria anche a Ceccano da ormai diversi anni. E fatto chiarezza su chi sta dentro e fuori questo schema. Chi sta dentro parteciperà alle Primarie e sosterrà uno dei vincitori che si troverà a guidare una coalizione di almeno 6 liste (3 civiche affiancate alle 3 di Partito). Chi sta fuori potrà dimenticarsi la benevolenza di Partito per il futuro. Il cinismo della politica dice che sarà così fino alle prime elezioni dopo le Comunali in cui serviranno i voti che Giovannone dimostrerà di poter spostare. Se ne sposterà pochi… fine della corsa.

Il primo appuntamento è fissato per giovedì alle 16 presso lo Smile, dove i candidati si presenteranno in un assemblea pubblica, aperta a tutta la cittadinanza, esponendo le proprie proposte.

Giovannone per la sua strada

Fabio Giovannone

L’assente è Fabio Giovannone. Nei fatti: ha rifiutato la possibilità di essere il candidato unico pur di non partecipare alle Primarie. Verso le quali ha risposto con un secco “no, grazie”. Perdendo però di conseguenza anche dei pezzi: come l’ex vicesindaco Federica Aceto, che pur non candidandosi, non sarebbe mai entrata in rotta di collisione con il Partito. Stesso dicasi per Antonella D’Annibale di Forza Italia: da donna di Partito ha seguito le indicazioni del Regionale e del Provinciale. Restando nel centrodestra.

Ostenta sicurezza Fabio Giovannone: è sicuro di arrivare al ballottaggio. Ha così prestato il fianco alla replica di Rino Liburdi che lo ha accusato di essere nervoso “per via del forte ridimensionamento, che toglie ogni velleità al suo raggruppamento”.

A destra resta l’amaro in bocca per un tentativo di riunificazione vero, che a questo punto non coinvolge tutti ma la larghissima parte.

Mariangela si avvicina

Mariangela De Santis

La mossa di Fabio Giovannone potrebbe rivelarsi decisiva. Perché mentre la destra si divide, al tempo stesso la sinistra tenta la riaggregazione. La lista Nuova Vita con la Consigliera uscente Mariangela De Santis molto probabilmente farà parte della coalizione e con lei ci sarà il Movimento 5 Stelle. Nulla ancora di ufficiale ma la lista e la consigliera hanno fatto sapere pubblicamente di essere in fase di riflessione.

Ci sono stati concreti passi politici in avanti. Ma nessuno vuole che il riavvicinamento possa essere attribuito all’iniziativa lanciata la settimana scorsa dalla consigliera uscente Emanuela Piroli. Che dopo l’accordo a Sant’Andrea delle Fratte ed il suo ritiro per convergere sul candidato sindaco Pd Andrea Querqui aveva tenuto una riunione con cui rivolgere un appello all’unità di tutte le forze progressiste. Per questo, chi vuole schierarsi con Querqui vuole che sia chiaro: non è una risposta all’appello ma è un’adesione per scelta”.

Infatti, ci sono stati contatti diretti tra Mariangela De Santis ed Andrea Querqui. La Consigliera deve fare alcuni passaggi all’interno del gruppo: vuole che la scelta finale sia la loro. Altro tema: non si sa se il M5S andrà unito all’interno della lista “Nuova Vita” o comporranno una loro lista. Le probabilità che vadano all’interno di Nuova Vita sono alte: una vulgata vuole che sia stato questo il consiglio dato dalla Segretaria provinciale Ilaria Fontana.