
Fratelli d'Italia rinnova i vertici del circolo locale ma soprattutto mostra i muscoli in vista delle prossime elezioni. Il partito si candida come guida indiscussa della maggioranza per numeri e peso politico. L'apertura della nuova sede va letta in maniera strategica: sarà un punto di riferimento per tutti i cittadini e quindi un catalizzatore di consensi
L’esito era scontato, con l’elezione a Segretario per acclamazione di Ivan Sterbini, visto che la sua era l’unica mozione presentata. Al di là di questo, il Congresso locale che ha visto la riorganizzazione interna del circolo dei Fratelli d’Italia di Anagni ha detto una cosa molto semplice: casomai non fosse stato chiaro finora, Fratelli d’Italia è in assoluto il Partito trainante della maggioranza capitanata dal sindaco Daniele Natalia. Ed intende sfruttare il proprio ruolo non solo sul piano politico, ma anche su quello amministrativo.
Una decisione che non potrà ovviamente non avere il suo peso quando, come in effetti si sta già facendo, si comincerà a discutere per la candidatura a sindaco in vista del 2028, quando bisognerà scegliere l’erede di Daniele Natalia.
Ruspandini e Maura benedicono i nuovi vertici

Il congresso di FdI si è tenuto all’interno di un locale posto lungo la via Anticolana, nei pressi del casello autostradale della Città dei Papi. Come detto, non c’è stato da discutere riguardo alla elezione del Segretario, visto che Sterbini è stato scelto per acclamazione. Vicino a lui, come vice, è stato eletto Giorgio Bellini. All’interno del direttivo, figure come Mattia Beccidelli, Filippo del Monte ed Enrico de Carolis.
Erano ovviamente presenti tutti i pezzi da 90 del Partito a livello locale, con il presidente del Consiglio comunale Davide Salvati, il consigliere comunale e già vicepresidente della Provincia Alessandro Cardinali e ovviamente il vicesindaco Riccardo Ambrosetti. Presente anche l’onorevole Massimo Ruspandini in qualità di presidente provinciale del Partito ed il Consigliere regionale Daniele Maura.
A portare i propri saluti anche alcuni degli esponenti dei Partiti legati nella maggioranza di centrodestra, come il sindaco Daniele Natalia che ha fatto pervenire un suo messaggio. C’erano anche alcuni esponenti delle liste civiche di coalizione, come ad esempio Guglielmo Vecchi per Idea Anagni e Luigi Pietrucci per Cuori Anagnini (l’assessore Carlo Marino è arrivato più tardi).
Una nuova sede aperta a tutti i cittadini
Insomma un congresso semplice senza grandi dibattiti e tensioni interne. Sintomo di una realtà solida e senza frizioni. Il che rafforza la tesi di partenza: il congresso, al di là dell’aspetto interno, dice una cosa importante a livello politico, FdI lancia ufficialmente la sua opa nella maggioranza di centrodestra. Ribadendo con forza di essere il primo partito. Una superiorità numerica evidente da tempo. Che però i meloniani anagnini, da adesso in poi, vogliono (questa la novità più importante) sfruttare anche a livello amministrativo.
Nel Congresso è stata infatti annunciata anche l’apertura della nuova sede del Partito. Che non sarà solo un luogo di rappresentanza, ma verrà usata dagli esponenti del Partito per incontrare i cittadini e provare a risolvere i loro problemi di carattere amministrativo. Un modo, insomma, per rendere ancora più forte il peso di FdI in città. Facendoli diventare non solo punto di riferimento politico ma elemento centrale nella vita di tutti i giorni per i cittadini. Una mossa che dice molto dell’intraprendenza degli esponenti di Fratelli d’Italia.
Una “casa” per ampliare il consenso

Basta pensare al fatto che Forza Italia da tempo ha una sua sede politica, che però non è stata ancora ufficialmente inaugurata. Della Lega non si sa nulla, in questo senso. La mossa di Fratelli d’Italia diventa dunque, letta in questa prospettiva, il tentativo di trasformarsi da semplice movimento politico a forza (ancora più) radicata sul territorio.
Con l’obiettivo, naturale e legittimo, di ampliare il proprio consenso nel comune. E questo, ovviamente, non può che essere visto in prospettiva delle prossime elezioni. Anche l’intervento, durante il congresso, di alcuni degli esponenti delle liste civiche della maggioranza ha una sua precisa chiave di lettura: collegarsi a quello che sempre più appare il partito trainante di una coalizione nata come civica, e diventata oramai stabilmente politica.