La "Sorella d'Italia" ammette la separazione dal Ministro dell'Agricoltura: "Ma Fdi va avanti e per lui io mi butterei al Tevere"
A parte ciambellani stretti e “volatili marini”, chiunque dicesse che se lo aspettava mentirebbe. E tuttavia chiunque ci sia rimasto sorpreso mentirebbe lo stesso. E peggio. C’è voluta un’intervista a Simone Canettieri de Il Foglio, che ha le sue fonti inside tra i rampelliani, per tirar fuori dalla bocca di Arianna Meloni una conferma serena ma tritoleggiante.
Lei, la “sorella d’Italia” per eccellenza, non sta più con Francesco Lollobrigida. Lo aveva conosciuto nel 1995 alle feste organizzate nell’areale rovente di Colle Oppio e dopo un “tira e molla” era scoccata la… fiamma. Ebbene sì, i due si sono lasciati: «Per lui mi butterei nel Tevere ma l’amore è un’altra cosa». E sarebbe ipocrita non pensare ad una sorta di format.
Un protocollo che, tenute salve le faccende personali di coppia e le sacrosante differenze di mood, rimanda alle ambasce di Giorgia Meloni con il “suo” Andrea Giambruno. Quelle che, dopo la botta di piacionismo del giornalista tv e compagno della premier, avevano spinto quest’ultima a mollarlo. Poi a dare l’annuncio con un tweet che aveva fatto più view di un coming out di Trump al Burning Man nel deserto del Nevada.
Fatti privati e fatti pubblici
Sono fatti loro, fatti squisitamente personali delle Sorelle d’Italia, è vero e resta dogma. Però sono anche “fatti” pubblici nella misura in cui coinvolgono due persone che stanno al vertice della catena alimentare del mainstream politico nazionale. Due donne Alpha che, l’una come guida operativa del primo Partito italiano e l’altra come prima premier di destra della storia repubblicana, non puoi metterle ai margini neanche a volerlo.
Anche la vicenda personale di Arianna Meloni si innesta – e sia chiaro, non in concausa a meno di voler giocare di congettura -, con quella che darebbe la stessa come indagata. Alessandro Sallusti de Il Giornale, che aveva lanciato la notizia per impalcare il mood complottardo indiretto con Giorgia in tacca di mira, giura che è così. E parla di una “fonte autorevole”.
Tuttavia da Piazzale Clodio nulla trapela. Ed il nesso eziologico tra il “mollo Lollo” ed i presunti guai di Arianna resta vespaio artificiale per penne di malafede-temerarie. Il dato oggettivo è invece quello per cui ci troviamo di fronte a due donne che sono come la Fenice, capaci di risorgere dalle cappellate dei loro “maschi” e di farlo sbattendo le ali sulle loro ceneri di compagni di vita “bruciati”.
Il post “profetico” di Maura
Sembrava quasi profetico, ma solo in simbologia artefatta, il post social di ieri di Daniele Maura. Il consigliere regionale di Fdi poche ore fa era nella sua Giuliano di Roma “con l’associazione ‘Il Concilio della Fenice’ che ho avuto il piacere di ospitare oggi”.
Ovviamente la liaison è forzosa e pezzotta, serve solo come orlo di format lessicale. Ed il Concilio della Fenice è un’associazione che “si occupa di rievocazioni, giochi di ruolo dal vivo e costumistica medievale e fantasy”. Associazione “composta da giovani che con tanta passione si mettono a disposizione per valorizzare nuove forme di gioco. Partecipando alle festività nei nostri borghi medievali e riscoprendo luoghi di interesse storico nella nostra provincia”.
Il concetto di Fenice assume invece tutto un altro significato nel caso della fine della relazione tra Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida. La sorella della presidente del Consiglio è ormai la ex compagna del ministro dell’Agricoltura.
L’ammissione al telefono con Canettieri
Ed al telefono con Canettieri ha ammesso, perché ovviamente non è che certe cose le dici di tuo, le dici perché rispondi a domanda. “Sì, è vero, non stiamo più insieme da un po’”. Insomma, già in Puglia, dove Arianna e Giorgia erano in vacanza e dove era arrivato per i suoi doveri paterni anche Andrea Giambruno, c’erano due sorelle potenti con due ex compagni messi a briscola. E con analogie gratuite ma granitiche tra due donne forti ed abituate alla modalità “alone is better” e due uomini non fortissimi ed abituati alla modalità “prima dico, poi penso”.
Arianna ha precisato: “Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto. È uno in grado di lavorare 500 ore al giorno”. E ancora: “È una persona solida, onesta e con una grande preparazione”.
“Il nostro progetto va avanti”
Ci sta, ci sta sia come mood di maniera che come iperbole, specie in ordine all’ultima lisciata che stride un filino almeno con il lessico brado del suo ex, ma ci sta. Ovviamente nessuna influenza del fatto sulle dinamiche di Fdi, ma le sorelle Meloni sono specialiste nel mettere le mani avanti. “Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi. Poi l’amore è un’altra cosa. L’affetto e la stima rimangono intatti. Per ora è così”.
“E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei quei con la curiosità morbosa”. Che morbosa lo è solo se si decidesse di incalzare sul tema più del dovuto. Ma che morbosa non può essere definita a prescindere se ti chiami Arianna Meloni ed hai mollato Francesco Lollobrigida. Perché un dirigente massimo di partito ed un ministro dell’Agricoltura hanno diritto assoluto alla loro privacy, ma senza dimenticare il dovere di calibrarla a quello per cui hanno lottato, operato e che hanno ottenuto nel pubblico.
E’ tutta una questione di equilibrio fra quel che la vita di dà e quel che quella stessa vita ti chiede. E rispettarlo non significa ignorarlo. Solo metterlo a cesello di garbo.