Come verranno impiegati i 2,5 milioni di avanzo d'amministrazione che costituiscono il Tesoretto del Comune di Ferentino. Come è stato costruito. E cosa andrà a costruire
Un tesoretto da 2,5 milioni di euro da poter investire. È quanto si ritrova il Comune di Ferentino, lo certifica il Rendiconto 2024 approvato in queste ore dalla Giunta e che subito dopo Pasqua sarà ratificato dal Consiglio comunale. Ad annunciare con soddisfazione la situazione delle casse comunali sono stati il sindaco Piergianni Fiorletta e l’assessore al Bilancio Franco Martini.
«Va detto che dal 2005 il comune di Ferentino chiude sempre con avanzo di amministrazione i propri Bilanci annuali sia pure in alcune occasioni di poco. Questa volta c’è il record. Un importante tesoretto da poter utilizzare per investimenti sul territorio» spiega il sindaco Piergianni Fiorletta. Che attribuisce il risultato alla scelta di avviare una capillare lotta all’evasione iniziata già alcuni anni fa “e che ha portato nel 2024 risultati eccezionali”.
La lotta all’evasione

Tra accertato e già riscosso per la Tari c’è un attivo di 889.000 euro; per l’imposta che grava sugli immobili l’Imu sono stati recuperati 681.000 euro. C’erano ancora dei ruoli da riscuotere per la Tarsu cioè la Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sostituita dal 2014 con la Tari: 185.000 euro recuperati. E ci sono ancora partite aperte per la Tasi, il Tributo per i Servizi Indivisibili, abrogato con la Legge di Bilancio 2020 e sostituito con la nuova Imu; il recupero è stato pari a 107.000 euro.
Alle somme recuperate va aggiunto il rigore amministrativo messo in atto, il contenimento delle spese per il personale, una sostanziale razionalizzazione dei servizi a domanda individuale. «Se infatti fino allo scorso anno riuscivamo a coprire per Scuolabus, Mensa scolastica ed altri servizi a domanda individuale il 25% dei costi nel 2024 abbiamo coperto oltre il 32%» spiega il sindaco Piergianni Fiorletta.
A Cesare quello che è di Cesare: il merito va condiviso anche con la parte tecnica: «È stato fatto un lavoro eccezionale dagli uffici in particolare dai Tributi con il dottor Roberto Canali la nostra arma in più. Ma bisogna ringraziare e fare un plauso anche agli assessorati che stanno lavorando bene».
Cosa fare del Tesoretto

Ora ci sono quei 2,5 milioni di euro da poter investire. Come verranno impiegati? «Una parte la conserveremo per liti e controversie: già sappiamo che ci sono cose vecchie da regolarizzare. Poi con tutta la maggioranza decideremo gli interventi. Di sicuro si interverrà sulla viabilità e su nuovi parcheggi soprattutto in centro, ma anche sui capitoli del Commercio, il Sociale, l’Arredo urbano, il nuovo Piano Regolatore Generale e sulle bellezze artistiche e monumentali della città».
La visione di prospettiva punta a fare di Ferentino una città turistica. Con quali attrazioni? «A luglio apriremo il museo sotto il Filetico, a fine agosto sarà la volta del teatro romano. Ma non finisce qui ho il grande obiettivo di realizzare un museo di Arte Contemporanea: mi sono già mosso per i finanziamenti ed ospiterà tra le altre cose ben 500 quadri di pregio e notevole valore frutto della donazione di un cittadino. A breve avremo almeno 12 siti storici da far vedere ai turisti».
Nuove attività e nuovi parcheggi

Segnali di risveglio ce ne sono e sono evidenti: «stanno aprendo nuove attività in centro, si stanno creando nuovi posti di lavoro grazie alla Logistica. La città non è ferma. Certo i problemi sono tanti ma l’impegno di tutta la maggioranza è massimo per risolverli». (Leggi qui: Ferentino, primi segnali di ripresa per il commercio).
Il vero dramma sono i parcheggi: Ferentino ha un’urbanistica antica come la sua storia. «Aprirà il nuovo parcheggio alla Stazione e fortunatamente i lavori per il nuovo ponte a Giovina Tofe sulla Casilina stanno procedendo spediti. Non ci sono particolari disagi. Abbiamo aperto il parcheggio a Sant’Agata ed a breve annuncerò una bella notizia per la città nella zona del Duomo».
L’opposizione non ci sta

Ma l’opposizione formata dai consiglieri Antonio Pompeo, Fabio Magliocchetti, Giancarlo Lanzi ed Alfonso Musa non ci sta ed annuncia battaglia al prossimo consiglio. Secondo la minoranza infatti c’è distacco tra gli amministratori ed i cittadini si è persa la connessione tra il centro e la periferia e si sono aumentate le tasse come dimostrano le strisce blu. Sostengono che sul commercio è stato fatto poco e si devono aiutare anche le attività presenti in crisi.
Chiedono un bilancio sociale e non interventi in pochi settori. Infine secondo la minoranza l’avanzo del 2023 di 1,7 milioni di euro è stato speso male. Dicono che non c’è traccia visiva. E che la città è ferma senza prospettive di sviluppo. (Leggi qui: Codice-Pompeo, l’ex sindaco accende il Consiglio comunale sul consuntivo).



