Fondi Pnrr per le mense scolastiche: ecco i Comuni “ripescati”

Completato lo scorrimento della graduatoria degli enti ammessi ai contributi previsti dal Pnrr. Finanziate altre 5 mense scolastiche in Ciociaria. Rientrano anche 5 centri della provincia di Frosinone

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Fine della graduatoria: chi ha avuto, ha avuto. E chi non ha avuto, sta fuori. Con l’ultimo aggiornamento pubblicato ieri dal Ministero dell’Istruzione e del Merito si è chiuso ufficialmente lo scorrimento della graduatoria approvata con il Decreto 36 del 9 aprile scorso. Tutti i Comuni ammessi riceveranno i contributi previsti dal Pnrr per costruire o mettere in sicurezza le mense scolastiche.

L’intervento fa parte della Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e punta a rafforzare l’offerta educativa. In che modo? Attraverso più tempo pieno e scuole meglio attrezzate. Il finanziamento arriva dall’Investimento 1.2, sostenuto dall’Unione europea con le risorse di Next Generation EU.

L’aggiornamento e la linea rossa

Bambini alla mensa scolastica (Foto @ Depositphotos.com)

L’aggiornamento appena diffuso dal Ministero segue l’avviso pubblico del 29 luglio 2024: è quello che ha aperto la selezione delle proposte presentate dai Comuni per costruire o ampliare mense scolastiche al servizio di infanzia, primaria e secondaria. I fondi sono stati assegnati fino al raggiungimento della cosiddetta “linea rossa”, il tetto massimo di progetti finanziabili con le risorse disponibili.

Ma come sono stati scelti i vincitori? La graduatoria ha premiato gli interventi più urgenti e strategici, sulla base di sei criteri. Il primo: la presenza o meno della mensa. Le scuole completamente prive del servizio hanno avuto il punteggio massimo, segno della volontà di colmare i vuoti più gravi.

Poi contano le condizioni strutturali: priorità agli edifici con refettori inagibili o solo parzialmente utilizzabili. Infine, la tipologia di intervento: meglio costruire o ampliare che semplicemente riqualificare. Le nuove mense, insomma, si costruiscono dove servono davvero.

Gli indicatori

Foto: Membo @ Depositphotos.com)

Tra i criteri che hanno inciso sull’assegnazione dei fondi c’è anche il livello degli apprendimenti rilevato dai test Invalsi: un chiaro segnale della volontà di sostenere i territori più fragili dal punto di vista educativo. Punti extra sono stati assegnati anche alle proposte già inserite nei piani nazionali o regionali di edilizia scolastica e a quelle provenienti da Comuni situati in aree interne, montane o insulari, dove le difficoltà logistiche rendono più complesso adeguare le strutture scolastiche.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stabilito regole precise per garantire trasparenza. Ogni criterio di valutazione richiedeva una documentazione specifica: la mancanza anche di una sola dichiarazione faceva perdere l’intero punteggio relativo. In caso di parità tra più progetti, ha prevalso quello riferito alla scuola con il più alto tasso di disagio educativo. Se anche questo era uguale, ha contato l’ordine di presentazione della domanda. Per i progetti che servono più plessi scolastici, è stato considerato il valore più critico tra quelli rilevati.

I Comuni selezionati dovranno completare i lavori entro il 31 marzo 2026 e concludere i collaudi entro il 30 giugno. Tra gli ultimi ingressi in graduatoria, anche cinque Comuni della provincia di Frosinone. Ecco quali sono e quanti soldi riceveranno.

COMUNEIMPORTOPROGETTOPUNTEGGIOESITO
Cervaro331.500,00Riconversione di spazi esistenti inutilizzati19,274RISERVA
Paliano687.000,00Riqualificazione mensa scolastica esistente17,221AMMESSO
Picinisco140.325,00Riqualificazione mensa scolastica esistente13,811AMMESSO
Pastena362.440,00Riqualificazione mensa scolastica esistente13,485AMMESSO
Arpino487.500,00Riqualificazione mensa scolastica esistente13,03AMMESSO