Formia, minoranza spaccata: la Lega nicchia sulla “Frz”

I rappresentanti del "carroccio" non firmano la richiesta di convocazione dell'assise comunale per discutere sulla gestione della Futuro Rifiuti Zero. Il centrosinistra critico con l'amministratore Raffaele Rizzo: chiesto l'avvicendamento

Cercasi unità disperatamente. La inseguono le minoranze al Comune di Formia su quello che potrebbe essere il futuro della sua municipalizzataFuturo Rifiuti zero. Le forze di opposizione in questi giorni hanno avviato un’affannosa raccolta delle firme per convocare una seduta del Consiglio comunale. Un solo tema all’Ordine del Giorno: chiedere la sostituzione dell’amministratore unico della “Frz” Raffaele Rizzo.

Si tratta di un obiettivo numericamente a portata di mano, decisamente meno sul piano politico. Perché? Il Gruppo consiliare della Lega da tempo si è “ibernato” facendo mancare il peso delle sue tre firme che potrebbero essere determinanti in ogni momento. Indispensabili per la convocazione di una qualsiasi seduta consiliare, sia ordinaria che straordinaria.

È così che il ruolo delle altre minoranze, quelle del fronte progressista (Pd, “Guardare Oltre” e Un’altra città), si è fatto maledettamente complicato. Soprattutto per mettere all’angolo la gestione industriale della “Frz” della quale il socio pubblico di maggioranza è il Consiglio comunale di Formia.

Il silenzio tattico della Lega

Amato La Mura

I tre consiglieri comunali della Lega Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli e Amato La Mura da tempo hanno chiesto di essere lasciati in pace. Nei giorni scorsi, sul piano amministrativo non hanno condiviso la scelta dei colleghi di minoranza di centrosinistra: chiedere l’intervento della Prefetta di Latina Vittoria Ciaramella per stigmatizzare il comportamento del presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo.

Sul piano politico la riflessione in corso è un’altra e più profonda. La Lega al Comune di Formia sta decidendo, attraverso il silenzio, cosa fare. E una motivazione c’è ed è romana: a Formia il Partito non esclude di ritornare nell’alveo del centrodestra tradizionale. Oggi è all’opposizione perché alle scorse elezioni la Lega si presentò contro l’attuale sindaco di Forza Italia ma potrebbe tornare a far parte della coalizione elettorale tra poco più di un anno quando si tornerà alle urne per sostenere la rielezione del sindaco in carica Gianluca Taddeo.

Le mani libere del trio Di Rocco-Riccardelli-La Mura

Gianluca Taddeo

“Gli argomenti di cui si sollecita la discussione hanno un carattere inquisitorio. Vediamo come va martedì la Commissione Ambiente e decideremo se firmare”. Gli analisti sono certi che non lo faranno. Un attendismo che scaturisce dal calcolato orientamento del trio Di Rocco-Riccardelli-La Mura di continuare ad avere le mani libere e di continuarlo a farlo “sino a quando sarà politicamente possibile”.

Ad oggi non prendono in considerazione la possibilità di entrare in Giunta ed approfittare delle due caselle libere che il sindaco Taddeo potrebbe riempire in ogni momento. Sono quelle lasciate libere dalla dimissionaria assessora ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo e dalle revocata responsabile delle Politiche sociali Rosita Nervino.

Insomma il ‘carroccio’ non vuole decidere. E tantomeno assumere un orientamento ben definito sull’agenda amministrativa. Il motivo? Condividere le scelte delle minoranze di centrosinistra potrebbe pregiudicare il ricompattamento del centrodestra. L’ultima volta che andò unito alle urne lo si deve al compianto senatore Michele Forte nelle lontane amministrative del 2008.

L’irritazione del centrosinistra

Imma Arnone

La Lega ha deciso di non decidere ma questo comportamento sta irritando sempre di più le minoranze di centrosinistra. Il banco di prova in questi giorni è rappresentato dal futuro industriale della Futuro Rifiuti Zero, la cui governance viene ritenuta sempre “più inadeguata complice l’abbandono e il silenzio della politica….

A promuovere la raccolta delle firme per lo svolgimento di una seduta monotematica del Consiglio comunale di Formia è stato il capogruppo di “Guardare Oltre” Imma Arnone che naturalmente chiede da tempo il superamento dell’attuale management rappresentato da Raffaele Rizzo.

Quest’ultimo è stato scelto dopo una selezione dal sindaco di Formia Gianluca Taddeo ma gode da tempo dell’indiretto appoggio tra i banchi delle minoranze dei consiglieri leghisti Di Rocco, Riccardelli e La Mura. Da qui la richiesta al gruppo consiliare di Guardare Oltre di andare in consiglio comunale e dibattere sul futuro della Frz che nel frattempo non gode purtroppo di buona salute.

I problemi di “Frz”, Ventotene esce dalla società

Il municipio di Ventotene

Dopo il sequestro penale da parte della Procura della Repubblica di Cassino dell’ex campo di calcio di Ventotene, diventato una pericolosa discarica abusiva a cielo aperto (era il luogo in cui erano costretti a vivere in alcune baracche i confinati antifascisti e, tra questi, gli autori del celebre “Manifesto”), è arrivata come effetto a catena la prevedibile decisione dell’Amministrazione comunale isolana di uscire dall’assemblea dei soci della “Frz”.

A Ventotene la stagione turistica dai ‘ponti’ pasquali, del 25 aprile e del 1 maggio è in effetti iniziata con buoni riscontri ed il Comune, dopo la scontata decisone di divorziare (dopo sei anni) dalla Frz, è stato costretto a correre ai ripari. Come? Ha pubblicato una manifestazione d’interesse e ha attribuito la gestione del servizio dei ciclo dei rifiuti alla società “Supereco” di Cassino ma per soli sei mesi e con un budget risicato di poco meno di 140mila euro. Contestualmente la “Futuro Rifiuti Zero” è rimasta in sella con il solo socio di maggioranza del comune di Formia.

L’affondo di Arnone

Il capogruppo Arnone ha motivato la richiesta di un urgente “passaggio” in Consiglio comunale “perché ancora una volta l’amministratore unico della Frz non è stato all’altezza del compito e ancora una volta il sindaco e la sua maggioranza hanno taciuto, come se la cosa non riguardasse Formia, come se la Frz non fosse una società del Comune di Formia, a totale capitale pubblico. L’amministratore Rizzo non può gestire la società a suon di denunce e ricorsi al Tar per dettare una linea politica che assolutamente non gli compete”.

E’ difficile immaginare che la Lega accetti di firmare una convocazione del consiglio comunale in cui campeggia questo monito: “Ora bisogna dire basta. Se questo amministratore non è in grado di governare e far crescere la “Futuro rifiuti zero, si prendano le decisioni opportune”. Ancora Arnone: “La società pubblica che gestisce i rifiuti è una risorsa importante della nostra città. Siamo stati i primi del nostro territorio ad avviare la raccolta differenziata già nel 2014 e nel 2019 la percentuale era del 70%, abbiamo posto un argine di legalità ad infiltrazioni malavitose. Con l’Amministratore precedente, Raphael Rossi la “Frz” attareva e allargava il suo raggio di azione, mentre adesso sembra quasi che l’obiettivo sia l’isolamento e l’implosione, come già si è visto con Minturno e Spigno Saturnia”.

I casi di Minturno e Spigno Saturnia

In effetti a provare di entrare in società erano stati negli ultimi mesi i sindaci Gerardo Stefanelli e Marco Vento. Hanno atteso del tempo perché il collega formiano Taddeo fornisse loro una risposta anche in rapporto al loro azionariato nell’assemblea dei soci. Quando il tempo è scaduto, i comuni di Minturno e Saturnia sono tornati all’antico privilegiando la gestione privatistica del servizio.

Gerardo Stefanelli

A surrogare Ventotene nell’assemblea dei soci della “Frz” potrebbe essere ora il comune di Santi Cosma e Damiano il cui sindaco Franco Taddeo e l’amministratore Rizzo hanno avviato un’interlocuzione più o meno segreta. Ma bisogna ‘chiudere’ subito perché il contratto con l’attuale concessionario privato, “Ambroselli” di Castelforte, scadrà il prossimo agosto.

“Questa situazione non può passare, come al solito, nel silenzio, serve un confronto serio ed urgente in commissione ambiente prima ed in consiglio comunale poi!”, ha auspicato Imma Arnone. Anche senza il gruppo consiliare della Lega.