
Il primo cittadino nel prossimo Consiglio annuncerà la prima delle sostituzioni 'rosa' nell'esecutivo. Finora rinviate per i troppi nodi politici. Semaforo verde ad Alessia Buco, ancora attesa per Caterina Nocella
Avvicendamenti in vista nella Giunta di centro destra al Comune di Formia? Si, forse ma è meglio attendere l’esito del Consiglio comunale sul conto consuntivo in programma giovedì 15 maggio con due settimane di ritardo rispetto al termine previsto dalla legge.
Dopo aver formalizzato l’annuncio alla sua maggioranza nella riunione di mercoledì, davanti a pochi intimi, è stato lo stesso sindaco Gianluca Taddeo ad azionare tempestivamente il freno a mano. L’ha fatto forse guardando negli occhi i consiglieri comunali presenti e tenendo in debita considerazione le molte assenze che in quel momento erano più significative delle presenze.
Alessia Buco assessore in pectore

Taddeo ha da mesi due caselle al femminile da riempire e per una ha fatto pubblicamente (e per la prima volta) il nome di una sua fedele sostenitrice e collaboratrice. Alessia Buco, aspirante avvocato, è diventata ora la più accreditata per rimpiazzare Rosita Nervino, l’assessora alle Politiche Sociali che fu letteralmente messa alla porta dall’amministrazione formiana alla fine dell’anno. Congedata per aver contestato la decisione della stessa Giunta di chiudere i centri diurni riservati alle persone diversamente abili. Ed essere poi scesa in strada al fianco di alcuni giovani che dopo anni non avevano più un luogo in cui socializzare e stare insieme.
Alessia Buco, in effetti, poteva e sostituire la revocata assessora Nervino un minuto dopo la decisione d’imperio dal sindaco Taddeo. In quel momento era responsabile della Segreteria particolare del primo cittadino che l’aveva candidata alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 nella lista civica che portava il suo nome “Taddeo per Formia”. Discreto fu il suo risultato (109 voti personali). Dopodiché ottenne l’investitura a svolgere “de facto” l’incarico di capo di gabinetto del Comune di Formia.

Il sindaco Taddeo non ha potuto esaudire subito i suoi desiderata: la dottoressa Buco, vincitrice di un concorso presso l’Agenzia del Demanio, non poteva accettare l’incarico assessorile dovendo assolvere al periodo di prova che prevede la norma dopo l’esito di una qualsiasi prova concorsuale. Ora che questo termine è abbondantemente scaduto il sindaco Taddeo è tornato a coltivare questo proposito nel tentativo di ricomporre il plenum del suo esecutivo venuto meno dal giugno 2024. Cioè quando, ad una settimana delle elezioni Europee, l’assessora ai Lavori Pubblici di Forza Italia Eleonora Zangrillo si dimise dall’incarico.
Priorità al Consiglio comunale
Ma il primo cittadino già al termine della riunione di maggioranza ha dovuto mettere nel cassetto, almeno per il momento, la volontà di nominare assessora alle politiche sociali la dottoressa Buco. E le ragioni sono due, entrambe di natura politica. Quel posto non spetta alla lista del sindaco ma a Forza Italia. La dimissionata assessora Nervino tre anni e mezzo fa venne nominata grazie al portafoglio elettorale di Pietro De Meo, da anni il “mister preferenze” per antonomasia degli azzurri.

La dottoressa Buco quindi deve pazientare perché sa per prima (unitamente al sindaco Taddeo) che quell’incarico politicamente dovrebbe andare a Forza Italia. E giovedì 15 maggio, alle 17.30, si svolgerà il Consiglio comunale per l’approvazione del conto consuntivo 2024 (adempimento che sarà assolto con 15 giorni di ritardo rispetto al termine ultimo previsto dalla legge) e del piano triennale delle opere pubbliche e degli immancabili debiti fuori bilancio.
In ballo anche Caterina Nocella
L’annunciata nomina assessorile della dottoressa Buco naturalmente non è stata accolta con standing ovation dal silenzioso gruppo consiliare di Forza Italia che nel consiglio è rappresentato formalmente da Mattia Zannella, Stefano Ciccolella, Antonio Miele e Caterina Nocella. Il sindaco vuole verificare il loro grado di fedeltà politica in occasione dell’approvazione del consuntivo prima di decidere?

Un fatto è certo. Nonostante le immancabili smentite della stessa interessata, la consigliera Nocella, presidente della commissione consiliare alla Sanità, ha confermato di aver chiesto all’Asl di beneficiare di un periodo di aspettativa. L’interessata sostiene “per motivi familiari”. In Comune si pensa ad altro: alla possibilità che la dottoressa Nocella vada in Giunta. Ma per farlo dovrebbe dimettersi da consigliera ed il primo dei non eletti è il poco allineato Pierfrancesco Scipione. La cosa merita i “dovuti approfondimenti”.
La rivendicazione assessorile della consigliera Nocella – secondo le ultime indiscrezioni – sarebbe stata stoppata dal gruppo consiliare del Partito del sindaco Taddeo, Forza Italia.
Che il chiarimento all’interno della maggioranza Taddeo ci sia stato lo conferma il contenuto dell’ordine del Consiglio Comunale del 15 maggio. Al primo punto figurano le comunicazioni del sindaco per annunciare alla città che Alessia Buco sarà la nuova responsabile delle Politiche Sociali del comune di Formia. Non si prevede alcun annuncio sulla dottoressa Nocella.
I “cespugli” della maggioranza

Il sindaco Taddeo ha rinviato fino ad ora la sostituzione dell’assessora Nervino anche per un’altra ragione. Ci sono i “cespugli” all’interno della sua maggioranza che in silenzio si agitano da tempo. I consiglieri comunali Antonio Capraro e Francesco Agata Di Nitto (Formia Vinci) chiedono che venga rispettato un accordo elettorale di tre anni e mezzo fa: venga garantita una staffetta agli assessorati espressi da quelle liste civiche (è il caso di “Periferie al centro”) che avevano ottenuto una sola rappresentanza consiliare (Fabio Bianchini).
In Giunta la prima nomina assessorile riguardò l’avvocato Fabio Papa, attuale (e fedele) delegato del sindaco allo Sport e al Ciclo dei Rifiuti. Formia Vinci chiede da tempo un avvicendamento ma l’avvocato Papa rimane un punto fermo dell’esecutivo Forza Italia-Fratelli d’Italia nel momento in cui la municipalizzata “Futuro Rifiuti zero” ha perso il sostegno societario del Comune di Ventotene.

Poco importa per il tandem Capraro-Di Nitto: la sostituzione dell’assessora Nervino è l’occasione giusta per mantenere fede ad un accordo politico all’interno della maggioranza.
Prevarrà la legittima ragione politica di una componente della maggioranza o quella di stato del sindaco di Formia?
Minoranze sempre più divise
Il terzo ed ultimo fronte nel panorama politico formiano è in corso nelle sempre più divise minoranze. I consiglieri Paola Villa (Un’altra città), Luca Magliozzi e Alessandro Carta (Pd) e soprattutto Imma Arnone (Guardare Oltre) hanno sottoscritto una richiesta per convocare un Consiglio comunale straordinario. Vogliono discutere della “Frz” e dello stato di realizzazione delle opere pubbliche finanziate dai fondi del Pnrr.

Questo consiglio non è convocabile perché manca almeno una delle firme degli altri tre consiglieri comunali di minoranza. Non sottoscrivono infatti i leghisti Antonio Di Rocco, Amato La Mura e Nicola Riccardelli. Il Partito alla Regione Lazio li sta marcando ad uomo: a Formia ipotizzabile un allargamento del centrodestra in vista del voto del 2027 e, dunque, nessuna adesione a iniziative del fronte Pd-progressista.
Il capogruppo Arnone sta provando a contattare i consiglieri Di Rocco-La Mura e Riccardelli: “Non rispondono più al telefono – allarga le braccia – Avranno cambiato numero?”. Forse.