Fratelli d’Italia, la rotta di Cardillo

Cassino non potrà più eleggere un deputato con le sole forze dei suoi elettori: la rabbia di Cardillo. Il Congresso di Cassino, le voci per dividere, il ruolo di Petrarcone. "Tutti siamo con Ruspandini”

La sfida interna a Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone verrà definita dai Congressi di Circolo. Nelle città chiave. Come Frosinone, come Cassino, come Sora e via via tutti gli altri centri. C’è in atto la costruzione di un nuovo equilibrio interno intorno al Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. È la democrazia, bellezza.

Gli ultimi cinque anni hanno portato nel Partito quasi 6 milioni di voti su scala nazionale (per essere precisi 5 milioni, 873mila 753 alla Camera). Sul solo Collegio di Frosinone la crescita è stata di quasi 50mila voti (48.891 per gli amanti dei dettagli), passando ai 56.664 del 2022 dai 7.773 del 2018. Ma è il dato relativo al solo Collegio di Frosinone: quello di Cassino non esiste più, assorbito in quello di Terracina, Formia, Gaeta, Fondi.

«È stato un delitto per il territorio, l’elezione di un deputato Cassinate non dipenderà più solo dalla forza e dall’impegno dei militanti. Ma dagli accordi al vertice stretti con il sud Pontino. Il nostro è un Partito di Popolo e questa situazione rappresenta un grosso limite».

È andato a lamentarsi di questo a Bruxelles?
Antonio Cardillo

«Sono stato invitato al convegno Verso una Nuova Europa, con la quale abbiamo sottolineato l’ingresso del nostro Gruppo europeo in ECR. Ma soprattutto sono stato ad incontrare il nostro Eurodeputato Nicola Procaccini: persona dallo spessore non ordinario, un patrimonio di competenza e conoscenza per la nostra formazione politica».

A Frosinone sta con Massimo Ruspandini.

«Tutti siamo con Massimo Ruspandini: è il nostro Coordinatore provinciale. Io quando sono entrato in questo Partito sono stato accolto da Massimo Ruspandini. E non lo dimentico. Sono una persona leale: io mantengo sempre le promesse».

Al Congresso di Cassino il Provinciale vi ha ha chiesto di sostenere Chiara Trotta: troverete l’unità?

«Falso. Nessuno ci ha chiesto niente. Dopotutto, lo Statuto dice che i territori si autodeterminano. Ed anche Ruspandini è stato chiaro sul punto. Chi mette in giro queste voci lo fa per seminare discordia nel Partito».

Allora chi sarà il Coordinatore di Cassino?
Silvestro Petrarcone e Antonio Cardillo

«Sarà quello che verrà scelto dalla base. So che ci sono state molte riunioni in queste settimane: non le leggo come un tentativo di scalare il Partito ma è parte di un normale processo dialettico all’interno di un Partito che non può ricevere lezioni di democrazia da nessun altro in questo momento. Anche io, come Massimo Ruspandini confido nel fatto che si giunga ad un Congresso unitario. Perché, come auspicato da Arianna Meloni, i Congressi devono essere occasione per unire e non per dividere. Il Partito è uno».

A Cassino che giudizio dà dell’amministrazione Salera?

«Io non parlo di amministrazione. Né a Cassino né in altre città del Cassinate. Quelli che stanno con gli anfibi sul terreno sono il nostro Capogruppo Silvestro Petrarcone ed i nostri Consiglieri comunali: a loro compete l’amministrazione, a me come dirigente provinciale, compete la politica».

Sul piano politico c’erano diverse sensibilità nel Gruppo Consiliare: un limite?
Antonio Cardillo con Massimo Ruspandini

«Dalle Comunali c’è stato un lavoro di amalgama e di dialogo che ha portato ad un Partito plurale. E coeso. Non importano le sensibilità: importa il Partito. Grazie a questo lavoro, il capogruppo Silvestro Petrarcone, al quale va tutta la mia gratitudine per il lavoro che sta svolgendo in Aula e nella città, è entrato nella mia componente e gliene sono doppiamente grato perché ci ha portato in dote un patrimonio di grande esperienza politica e professionale».

Vale anche per Pignataro Interamna, il suo Comune di origine?

«Quando sono entrato in questo Partito il Coordinatore Massimo Ruspandini mi ha detto di lavorare per la crescita del Partito nel Cassinate. Oggi abbiamo una decina di circoli nuovi ed altri interamente rinnovati: non è merito mio ma del Partito, io ho solo svolto un ruolo di accelerazione in un processo che era già in atto»