Fratelli divisi, a Cassino si andrà alla conta: Noury vs Trotta. Forse

La riunione al Manzoni per tentare di arrivare ad un Congresso unitario per FdI a Cassino. Fumata nera: sarà conta tra Noury e Trotta. Una settimana per ragionare su una possibile soluzione unitaria

Lorenzo Vita

Rerum Cognoscere C@usas

Niente congresso unitario, a Cassino Fratelli d’Italia andrà alla conta.Non ci sono margini per una convergenza” ha detto questa sera l’avvocato Gabriele Picano, confermando che il nome della sua area per la carica di Coordinatore cittadino è quello dell’ex assessore Nora Noury. Non si è spostata dalla propria posizione nemmeno l’area che fa riferimento al Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini: il gruppo del dirigente provinciale Antonio Cardillo indica il nome di Chiara Trotta. Senza margini di trattativa.

Si è chiuso così l’incontro di oggi pomeriggio in una saletta del Manzoni. Ma un dato è evidente: ci sarà una conta, non ci saranno lacerazioni. Esattamente come ha indicato Giorgia Meloni.

Obiettivo comune

Enzo Salera

L’obiettivo è comune. Così come il desiderio di riscattare l’onta che imbarazza il centrodestra da giugno, quando venne cannibalizzato dall’armata di centrosinistra guidata dal sindaco Enzo Salera. Una vittoria così rotonda da umiliare il centrodestra centrando il premio di maggioranza che il vincitore ottiene quando raggiunge una percentuale super di voti.

Il nuovo profilo che i Fratelli d’Italia della città martire vogliono configurare è quello di un Partito organizzato, dinamico, dove la dialettica interna rappresenta  l’humus per amplificarne la voce. Ma soprattutto dove è l’organizzazione a fare la differenza, ben consapevoli che oltre ad una solida base – che conta quasi 500 iscritti- ci vuole anche la giusta dirigenza. Il cantiere per mettere in piedi il contraltare al sindaco Enzo Salera sta tutto qui. Lui ha la personalità, il carisma, il pragmatismo politico. Ma dietro di sé ha un Partito Democratico debole, ancorato alla sua persona, incapace di saper dettare una linea propria.

Loro, invece, vogliono avere la struttura, con l’azione politica fedele al simbolo, lasciandosi trainare dal vento che spinge la corrazzata di FdI a largo lasciando tutti gli altri – alleati compresi – ancora tra le acque del porto. Ecco perché nel dibattito congressuale che porterà i Fratelli d’Italia ad eleggere il proprio presidente il prossimo 16 marzo, prima di dare sfogo al gioco delle correnti si è voluto delineare la direttrice comune, nell’ottica di quello spirito unitario promosso da Giorgia Meloni. 

L’incontro al Manzoni

Antonio Cardillo con Massimo Ruspandini

Ma a Cassino non ci sarà un Congresso unitario, il nome del presidente resta conteso. O almeno così è ad oggi. Due gli schieramenti in campo, che questa sera si sono riuniti in conclave in una sala nel foyer del teatro Manzoni per tentare di arrivare all’attesa fumata bianca. Il luogo prescelto, in realtà, era l’Angolo di Vino, ma il lunedì è chiuso.

L’incontro era strettamente riservato ai dirigenti provinciali ed ai consiglieri comunali, per tutti gli altri è scattato l’extra omnes. Da un lato c’era l’area di riferimento del consigliere provinciale Antonio Cardillo, fedele al parlamentare e coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. Dall’altro invece Gabriele Picano e i suoi. Al centro l’ex coordinatrice cittadina Angela Abbatecola. Oltre a loro, erano presenti anche il capogruppo FdI Silvestro Petrarcone e l’ex assessore Nora Noury, appartenenti rispettivamente all’area Cardillo e a quella di Picano. 

Gabriele Picano

Un incontro lungo, scandito da pretese e compromessi, egoismi e cooperazione, punti fermi e di tangenza. La fumata, però, resta ancora nera. Ma è un risultato provvisorio. “Ci aggiorneremo tra una settimana per chiudere il quadro“, spiegano i Fratelli a margine della riunione. In teoria sono ben quattro i nomi sul tavolo. Ma sono due le candidature: l’area di Cardillo ha proposto la ruspandiniana Chiara Trotta, vicepresidente provinciale di Gioventù Nazionale, la giovanile del partito. Trentaduenne, laureata in lettere, con già due candidature alle Comunali alle spalle. A giugno ha sfiorato l’elezione in Assise, scalando la lista in accoppiata con Petrarcone.

L’area Picano ha proposto addirittura due nomi: uno più istituzionale, ovvero quello della consigliera Nora Noury e l’altro, più “operativo“, dell’ex consigliere Fabio Marino.

O conta o compromesso

Alberto Borrea

 “Nora ha tutte le carte in regola per ricoprire l’incarico“, spiega Picano. “In più essendo consigliera comunale ha la facoltà di portare avanti un’opposizione al sindaco Salera a 360°“. E Marino? “Qualora Nora, ascoltate le voci interne, dovesse fare un passo indietro punteremo su di lui“. 

E, se non dovesse bastare, qualora il compromesso risulti impossibile, per sparigliare le carte sul tavolo e unire gli animi, c’è pure il nome dell’avvocato Alberto Borrea: disponibile come soluzione di convergenza. Opzione, quest’ultima, che recepirebbe la raccomandazione della premier Meloni di organizzare i Congressi in uno spirito di coesione interna, superando le divisioni. (Leggi qui: L’urlo di Borrea ai Fratelli: «Basta con Cassino nelle retrovie della politica»).

Ma gli appetiti restano, e non si esclude che, alla fine, il congresso cittadino si trasformi in una conta interna dove a vincere sarà il più forte. E  a fare la differenza saranno quei, pochi, iscritti scollegati dalle correnti interne. Ancora una volta le sorprese non mancheranno. Perché in questi casi i primi nomi ad essere lanciati sul tavolo sono quelli che possono essere bruciati.