Fratelli è ora di allargare la famiglia

Via alla ricostruzione del Circolo di Cassino dei Fratelli d'Italia. Ad accendere il semaforo verde è stato Massimo Ruspandini durante l'analisi del voto. Il punto di approdo è il congresso. "Il Partito deve aprirsi, fine dei santuari: vale per tutte le città”

Non chiamatela rifondazione, non chiamatelo azzeramento: la ricostruzione del circolo dei Fratelli d’Italia a Cassino è iniziata. Ad accendere il semaforo verde è stato il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini nel corso del Direttivo che ha analizzato il voto alle Comunali ed alle Europee di giugno.

Lucida, cinica, concreta: ha messo a nudo i limiti emersi nella seconda città della Ciociaria. Lì Fratelli d’Italia non è andata bene: sotto le aspettative e sotto la media. Ha raggiunto il 24% mentre nel Lazio il Partito è arrivato al 33% e nel collegio dell’Italia Centrale è al 31,5%. A Cassino gli avversari candidavano due figure di livello: la Lega ha messo in campo l’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mario Abbruzzese, mentre Forza Italia ha puntato sulla Coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli. Ma non basta a giustificare quel dato: perché nei Comuni intorno s’è viaggiato dovunque intorno al 30%.

Non chiamatela rifondazione

Gabriele Picano e Angela Abbatecola

«Fratelli d’Italia deve aprirsi, essere un Partito inclusivo. Non siamo un club ma un moderno Partito di una destra europea. Che non ha paura di confrontarsi e di aprirsi ad altre sensibilità complementari alle nostre»: il messaggio di Massimo Ruspandini è il segnale che butta giù le mura intorno alle quali per anni Fratelli d’Italia a Cassino s’è chiusa. E mette fine alla dicotomia tra i gabbiani della ex portavoce Angela Abbatecola e gli ex forzisti di destra portati da Gabriele Picano.

L’input del Partito è apertura, coinvolgimento, inclusione. Il segnale è l’ingresso di Silvestro Petrarcone ed il suo impegno in prima persona, candidandosi alle Comunali. È la crescita di Antonio Cardillo, il dirigente provinciale che sta riorganizzando l’area del Cassinate. Lo sono i voti portati alla candidata del governatore Francesco Rocca, Civita Di Russo, dalla città di Sora: le evidenze dicono che sono arrivati dall’area del sindaco Luca Di Stefano e Ruspandini mette in chiaro che non ci sono santuari, non ci sono aree riservate.

I primi passi

Antonio Cardillo con Massimo Ruspandini

I primi passi della ricostruzione sono quelli del reclutamento. Non solo a Cassino ma nell’intera area. Su quello che è stato fino a pochi anni fa il Collegio elettorale di Cassino se ne sta occupando Antonio Cardillo. Contattando amministratori, professionisti, quadri sindacali, lavoratori, pensionati. E giovani «Ma senza spazio per le nostalgie, solo con visioni di destra che siano in linea con quanto evidenziato anche in queste settimane da Giorgia Meloni» come ha detto Ruspandini durante l’analisi del voto.

Il punto di approdo sarà con ogni probabilità una stagione di Congressi che riguarderà tutti i Circoli non solo del Cassinate. Come, dove, quando e con quali limiti lo dirà il Regolamento che la Federazione di Frosinone sta aspettando da Roma prima di dare il via libera: sarà valido dalle Alpi allo Stretto, senza eccezioni. Tradotto: fine delle enclave, basta con il partito chiuso.

Nel frattempo però è cominciata la campagna di adesioni. Il punto si farà entro la fine di settembre: quando si conteranno le tessere e verranno validate per i Congressi sulla base del Regolamento.