Frosinone e il doppio volto della politica, quando il non detto pesa più delle parole 

La politica, sia a livello nazionale che locale, presenta un divario costante tra dichiarazioni ufficiali e vere intenzioni. A Frosinone, le tensioni all'interno della coalizione di centrodestra evidenziano ambizioni e strategie nascoste. Mentre il sindaco e i partiti cercano un equilibrio. Solo in apparenza.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

In politica, le parole sono spesso strumenti di precisione chirurgica: tagliano, ricuciono, ma raramente rivelano l’intera verità, quello che effettivamente si pensa. Un giornalista parlamentare una volta disse “non è difficile sapere la verità da un politico, è sempre il contrario di quello che dice”. Ca va sans dire. 

 Le dichiarazioni ufficiali, i comunicati stampa, i dibattiti pubblici sono solo il palcoscenico su cui si recita una rappresentazione calibrata, dove ogni parola è scelta con cura per rassicurare, compattare, sedurre.

Ma dietro le quinte, nelle cene o pranzi al riparo da occhi indiscreti e nelle stanze chiuse delle Segreterie di Partito, si consuma un’altra partita: quella delle vere intenzioni, delle ambizioni personali, delle strategie di potere. Quelle per “fregare” l’avversario della coalizione opposta. Meglio ancora se è un alleato. Sintomatico a tal fine, quello che è accaduto a livello nazionale nel centrodestra di governo sul tema del Terzo Mandato. (Leggi qui: Veti incrociati, tramonta il Terzo Mandato).

Nazionale e locale

Maurizio Scaccia

Questo scollamento tra ciò che si dice e ciò che si vuole davvero, è una costante della politica. Non solo nazionale ma anche locale. E il caso del Comune di Frosinone ne è probabilmente un ulteriore  esempio emblematico: si dice una cosa ma se ne pensa in realtà un altra. 

Nel capoluogo ciociaro, la coalizione di centrodestra che sostiene il sindaco Riccardo Mastrangeli è attraversata ormai da più di un anno da tensioni che le dichiarazioni ufficiali solo in parte riescano a spiegare. 

Forza Italia è ormai all’opposizione: ha votato contro il Bilancio consuntivo. Tutti, consiglieri azzurri e sindaco, nelle dichiarazioni ufficiali dicono di voler ricucire ma in realtà questo non accade mai. È vero che FI ha posto come postulato, per iniziare qualsiasi ragionamento, l’azzeramento della giunta. Ma è altrettanto vero che Mastrangeli da questo orecchio proprio non ci sente. E allora dove e come si incastra la comune volontà di ricucire? Forse il non detto incide  più delle parole.

Ma senza strappi

(Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

Fratelli d’Italia, forte della rappresentanza più numerosa in Consiglio comunale e delle percentuali di consenso a Frosinone, oggi incontrerà il sindaco Riccardo Mastrangeli per avanzare richieste su temi amministrativi, come la viabilità a piazzale Kambo, la revisione del Piano urbano della mobilità sostenibile e il percorso del BRT. 

L’esito dell’incontro non dovrebbe determinare effetti clamorosi in maggioranza, almeno nel breve periodo. Il tono delle rivendicazioni è quello della lealtà e della responsabilità ma il messaggio implicito dei Fratelli è chiaro: serve un cambio di passo e serve ora. Come serve maggiore condivisione tra il Partito ed il sindaco: perché tra due anni ci sono le elezioni. Alle quali Fdi vuole partecipare (e vincere) con un proprio candidato sindaco. Se si faranno le Primarie i meloniani non sosterranno più Mastrangeli come nel 2022. Presenteranno un candidato dí bandiera.

Riccardo Mastrangeli e Max Tagliaferri (Foto © Massimo Scaccia)

Ufficialmente tutti parlano di unità del centrodestra e di rilancio dell’azione amministrativa ma in realtà, Fratelli d’Italia punta a rafforzare la propria centralità nella coalizione. Mentre Forza Italia, se rientrerà nel perimetro della maggioranza, lo farà solo con condizioni nuove e più favorevoli. Soprattutto con propri riferimenti in Giunta. Le richieste al sindaco Mastrangeli sono solo la punta dell’iceberg: sotto la superficie si agitano ambizioni, strategie e calcoli elettorali in vista del 2027.

In definitiva, la politica a Frosinone – come nel resto d’Italia – ci ricorda che le parole dette in pubblico sono spesso solo una parte della verità. Il resto si gioca lontano dai riflettori, dove il silenzio pesa più di mille dichiarazioni.