
A Carnevale ogni scherzo vale ed in Consiglio comunale di scherzi se ne sono visti un bel po'. Specie in chiave voto 2027
La festa della Radeca a Frosinone è un po’ come il Carnevale per Venezia. Si tratta di manifestazioni celebrative ma anche di grande tradizione popolare. Che toccano il “sentiment” della gente.
Quella nel Rione Giardino, nel cuore del centro storico, è da sempre parecchio partecipata: perché è l’evento che, forse, meglio racconta e conserva il folclore della comunità locale.
La foglia d’agave

La lunga foglia della “Radeca”, che il giorno di Carnevale viene agitata per le vie del centro da uomini e donne, adulti e bambini, al grido di ”esseglie’, esseglie’, essegliè”, altro non è che una foglia d’agave, detta appunto “radeca” nel dialetto frusinate. Antico ed evidente simbolo fallico e quindi di fertilità. La festa trae la sua origine dalla rievocazione della celebrazione dell’eroica rivolta dei frusinati contro le truppe d’occupazione francesi avvenuta nel 1798 e 1799.
Nella vicenda si inserisce la ben nota figura del generale francese Jean Antoine Étienne Vachier, detto Championnet. Che poi è diventato il personaggio simbolo del Carnevale nel Capoluogo. Chi era davvero Championnet, il confine tra la figura storica e quella goliardica, la beffa che riportò per un periodo la serenità a Frosinone, l’ha raccontata su queste pagine Fernando Riccardi. (Leggi qui: Il Generale che brucia tra le fiamme di carnevale).
Quel generale-simbolo

La festa è talmente percepita e vissuta che l’amministrazione Mastrangeli ha deciso di impegnare per la realizzazione del Carnevale storico di Frosinone – Festa della Radeca – la somma complessiva di oltre 75 mila euro.
Tanto? Poco? Una cifra commisurata alla particolare valenza storica e turistica delle celebrazioni legate al carnevale ed al vero e proprio “culto” della Radeca nel Capoluogo. Lo si apprende dalla determina del Settore Tempo Libero, centro, la n°580 del 12 febbraio 2025.
Gli eventi legati alla celebrazione del carnevale storico si svolgeranno dal 23 febbraio al 04 Marzo. La progettazione è stata affidata alla Pro Loco Città di Frosinone, che vanta una esperienza pluridecennale nella organizzazione dell’evento, che ogni anno si è arricchito di iniziative e di partecipazione popolare. Non a caso, ha avuto il riconoscimento di Carnevale storico. All’organizzazione collabora anche l’Associazione Culturale “Rione Giardino”.
Nessun problema per Mastrangeli

Se è vero che a Carnevale ogni scherzo vale, non era evidentemente uno scherzo invece tutto quello che è accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale a Frosinone. Dal punto di vista degli scontri: dialettici e per poco anche fisici. In entrambi gli schieramenti. L’accordo tra Mastrangeli e Marzi, come era ampiamente prevedibile ha messo in luce i tanti nervi scoperti presenti in Aula. E in forma assolutamente trasversale, tanto nella nuova maggioranza che nella nuova opposizione. (Leggi qui: Scintille e tensioni, i pendolari finiscono sullo sfondo del Consiglio).
Il sindaco molto probabilmente non avrà problemi di numeri in Consiglio Comunale per l’approvazione di ogni delibera. A cominciare da quelle del Bilancio di Previsione e fino al termine della consiliatura. Anche se l’aula verrà convocata solo e sempre in Prima Convocazione quando servono 17 consiglieri presenti per la validità della seduta. (Leggi qui: Nervi scoperti, un “inciucione” e schieramenti in frantumi).
Quello che invece può costituire un problema nel medio lungo periodo, da un lato, è l’evidente logoramento di alcuni rapporti di natura personale. Quando il fatto, da politico si trasforma in personale, la “tigna” nel voler “fare male” all’avversario si qudruplica. Dicesi “tigna” quella determinazione tipicamente ciociara che induce la volontà umana ad andare oltre ogni immaginazione pur di raggiungere un determinato obiettivo.
La tigna dei ciociari

Dall’altro lato, e vale per tutti gli schieramenti, la difficile eventuale ricomposizione del quadro politico originario che a Frosinone è totalmente stravolto. Quello che fa riferimento alle alleanza a livello nazionale. Tanto a destra, quanto a sinistra.
A sfasciare è un attimo, per ricostruire ci vuole tempo (oltre che volontà e pazienza). Tutto, però, lascia supporre che la battaglia per il Comune nel 2027 a Frosinone, si giocherà soprattutto al centro.