
La prova del nove per l'amministrazione Comunale. La doppia seduta in una settimana. Polo Civico manda segnali chiari. Ora la prossima mossa tocca al sindaco
“Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti, alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta.
Io però non posso farlo per voi. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro. Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. La differenza fra vivere e morire.
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro. E io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente., è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?”
O risorgiamo o cederemo
Il 7 aprile del 2000 usciva in Italia “Ogni maledetta domenica” il film che tutti ricordano soprattutto per il discorso di Al Pacino – il coach degli Sharks , Tony D’Amato – alla sua squadra di football nello spogliatoio, a tre minuti dalla fine della fondamentale partita che vale i playoff. Un discorso di quattro minuti, che è un vero capolavoro di recitazione e di tecnica di comunicazione. Probabilmente il più bel discorso motivazionale mai scritto.
Non nella forma, ma nella sostanza, è quello che il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli potrebbe aver detto ai suoi Consiglieri e assessori in vista del doppio, fondamentale, appuntamento d’Aula di questa settimana.
Il primo è quello di questa sera: il question time, le risposte di sindaco e assessori alle interrogazioni. Al quale seguirà poi la seduta ordinaria con al primo punto la surroga del Consigliere dimissionario Mauro Vicano, al posto del quale subentrerà Marco Sordi. A seguire ci sarà il Bilancio di Previsione 2024 – 2026: assestamento generale e salvaguardia degli equilibri generali di bilancio.
Il secondo appuntamento è quello di mercoledì 31 in adunanza aperta per discutere del BRT e della Mobilità. È il Consiglio convocato su richiesta delle opposizioni per assediare il sindaco e metterlo davanti alle divisoni nella sua maggioranza sul Piano della Mobilità Urbana; una seduta che Riccardo Mastrangeli ha trasformato in assise aperta per parlare allora direttamente con la gente di Frosinone e spiegargli in prima persona cosa sono Brt e piste ciclopedonali.
Nessun dramma in vista

Va detto subito che dal punto di vista pratico ed amministrativo, nulla di clamoroso succederà. Nel question time ci saranno le consuete interrogazioni alla propria maggioranza da parte dei consiglieri “malpancisti“. Gli equilibri di bilancio verranno approvati. Non ci sono dubbi su questo.
Il tema è politico. Tremendamente politico. In questa settimana il sindaco di Frosinone si gioca tanto. Ed è incredibile dopo appena due anni di consiliatura ed una vittoria così schiacciante nei confronti del centrosinistra. Peraltro confortata dai numeri del centrodestra in Consiglio: 22 voti disponibili contro gli 11 delle opposizioni.
La maggioranza Mastrangeli se vuole sperare di superare quei tre minuti di cui parlava Al Pacino / Tony D’Amato deve dare dimostrazione di unità. Sia questa sera e sia mercoledì sul BRT. Deve dimostrare di essere ancora una squadra, prima a se stessa ed al proprio interno, poi agli altri (opposizione compresa). Al netto ovviamente dei 5 consiglieri di maggioranza non allineati che sono ormai parecchio al di là della semplice border line. Stanno oltre dal momento in cui hanno dichiarato tutti il semplice appoggio esterno al sindaco.
La compattezza deve essere dimostrata dai 17 consiglieri di maggioranza, ufficialmente al fianco del sindaco e che dovrebbero votare i documenti di Bilancio. Per inciso, sono gli stessi numeri che sono necessari (e ampiamente sufficienti) a Mastrangeli per arrivare alla fine della consiliatura ed approvare sempre ogni delibera, senza particolari problemi.
La linea del confine

Al di sotto di quota 16/17 voti, pur in presenza di qualche legittimo impedimento, c’è il confine politico tra la vittoria e la sconfitta. Ed in quel caso le riflessioni da fare sarebbero tante e di ampio respiro e prospettiva.
Questa sera a palazzo Munari Mastrangeli e i suoi lottano per un centimetro. O per un voto. Non sono ammesse defezioni, distinguo, astensioni, uscite strategiche dall’aula. Si lotta e si vince tutti insieme.
Che poi si sia in presenza di una battaglia che probabilmente non doveva proprio iniziare è un ulteriore aspetto, paradossale, della crisi politica che tiene banco da quasi un anno al Comune Capoluogo. Ed è illuminante in tal senso la dichiarazione di questi giorni della più votata del Consiglio la consigliera Francesca Chiappini della Lista per Frosinone, insieme a FdI l’altra guardia pretoriana del sindaco. ha detto: “è stata aperta una crisi che non aveva motivo di esistere visti i numeri della maggioranza che hanno sempre dato ragione all’amministrazione di centrodestra”. Una verità oggettiva inoppugnabile.
L’apertura ufficiale della crisi non ha fatto altro che legittimare e rafforzare i protagonisti. Dando quindi ulteriore efficacia alle pur legittime azioni di “incisivo disturbo” verso la propria maggioranza. Ma tant’è. Ormai si è arrivati ad un bivio. Bisogna decidere quale strada percorrere. Se quella della compattezza, dell’unità, della coerenza, della responsabilità, dando priorità e significato al senso di appartenenza alla propria squadra.
Oppure privilegiare l’individualismo, il protagonismo fine a se stesso, farsi dominare dai risentimenti personali (sono tanti in questa maggioranza, certamente troppi) con i quali evidentemente non si può fare politica. E forse nemmeno partecipare alle riunioni condominiali.
Importante per tutti

È chiaro che la settimana politica è importantissima non solo per la maggioranza Mastrangeli ma anche per l’opposizione consiliare.
Non a caso, in questi minuti si è mosso il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Con una nota nella quale ribadisce la sua posizione ‘laica’ cioè basata sul ragionamento tecnico del progetto e non sul piano dell’ideologia politica. Tradotto: per la squadra di Gianfranco Pizzutelli il nuovo Piano della Mobilità è buono o criticabile a prescindere se venga da destra o da sinistra e per questo deve essere discusso senza preconcetti.
Il capogruppo Claudio Caprrelli ribadisce che “il Polo Civico ha ritenuto di non firmare la richiesta di autoconvocazione del Consiglio comunale sul Piano di mobilità e sul Brt perché ritiene che queste importanti tematiche non possano essere trattate nell’ambito di un contesto politicizzato e di resa dei conti all’interno della maggioranza”. Cioè: si rischia di usare un tema fondamentale per il futuro della città declassandolo ad arma per lo scontro tra le fazioni politiche all’interno della maggioranza.
Polo Civico vede una conferma “nell’adunanza aperta alla cittadinanza. Conferma le nostre preoccupazioni perché sarà complicato arrivare a determinazioni di carattere concreto. Le avvisaglie vanno tutte nella direzione di un clima da bolgia. E alla fine, a parte le alte grida manzoniane ci sarà nulla”.
Piano si ma condiviso

Qual è la posizione di Polo Civico e di Gianfranco Pizzutelli sul tema? Ritiene che Frosinone debba dotarsi di un moderno Piano urbano della mobilità sostenibile. All’interno del quale ci sono il Bus Rapid Transit, le piste ciclabili e ciclopedonali, la riattivazione dell’ascensore inclinato, i parcheggi interscambio e più in generale una viabilità finalizzata ad abbattere i livelli di inquinamento da polveri sottili. Cioè tutti temi che coincidono con la linea Mastrangeli
Se da un lato è uno spiraglio dall’altro però c’è subito la bacchettata per il sindaco, al quale Caparrelli ricorda che “più volte abbiamo sollecitato un confronto in consiglio comunale sul piano strettamente operativo. Così come sarebbe stato fondamentale coinvolgere famiglie, cittadini e commercianti… prima. Attraverso una serie di riunioni nei singoli quartieri, con i comitati e con le persone che vivono la città quotidianamente”.
Non solo. Proprio sulle dita, dove fa più male: “La sensazione è che la strada intrapresa sia stata quella di calare dall’alto i progetti e questo alla fine ha comportato una serie infinita di disagi e di proteste”.
L’ora del Reset

Il segnale politico sta nel capoverso successivo: Polo Civico dice di ritenere che ci sia il tempo per rimediare e per effettuare un “reset” che consenta una più ampia condivisione di determinati progetti con la cittadinanza. “Su questo saremo sempre disponibili al confronto in Aula e nella città”.
Polo Civico oggi è all’opposizione. Ma nella Consiliatura precedente stava nella maggioranza del sindaco leghista Nicola Ottaviani. Per questo oggi ricorda “una cosa che deve essere chiara: l’assetto della nuova mobilità urbana faceva parte, nei dettagli, del programma del sindaco Riccardo Mastrangeli, programma che tutti i consiglieri di maggioranza hanno sottoscritto”. E tutto il lavoro di preparazione, Pizzutelli ed i suoi lo avevano già votato: “ricordiamo bene che i nostri assessori in giunta hanno votato delibere per la previsione del Brt. Sin dal 2020. Di quella giunta facevano parte (da assessori) anche consiglieri che oggi, pur stando in maggioranza, contrastano proprio il Bus Rapid Transit”.
Pronti a supportare la maggioranza? “Non consentiamo a nessuno di provare a strumentalizzare il nostro Gruppo per obiettivi politici di piccolissimo cabotaggio.
Se invece l’obiettivo è il confronto serio e propositivo, ci siamo”.
Occasione per tutti

Sul Bilancio e sul Brt la minoranza ha una duplice e straordinaria occasione di dimostrare di aver raggiunto finalmente la necessaria unità e condivisione, sia dell’azione politica che della strategia d’Aula, per cominciare a ragionare in proiezione delle prossime elezioni del 2027. O forse anche prima, se dovessero davvero precipitare gli eventi.
Un voto compatto di tutti i consiglieri di opposizione costituirebbe un precedente importante. Un nuovo corso. Ma non è affatto certo che sarà così.
Allo stesso modo costituirebbe un atto politico di straordinaria valenza ed efficacia una documento unanimemente condiviso da tutto il centrosinistra sul BRT: una mozione, un ordine del giorno, una proposta di deliberazione che sottoponga al Consiglio comunale una proposta migliorativa del progetto, in linea con le aspettative e le richieste dei cittadini, in particolare residenti e commercianti della parte bassa del capoluogo. Impossibile da ignorare per chiunque. Sarebbe l’inizio di una lunghissima e partecipata campagna elettorale, con i cittadini protagonisti.
Per questi motivi, sia la maggioranza che l’opposizione sanno perfettamente che “quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire.”
Certe cose non succedono solo al cinema. A volte anche in Consiglio Comunale.