Frosinone, il giallo dei manifesti politici pagati dalla parrocchia

A Frosinone è montata la polemica sui cartelloni di protesta contro l'amministrazione-Mastrangeli del Comitato Laboratorio Scalo, pagati dalla chiesa di San Paolo. Il parroco don Paolo si difende ma resta lo scivolone di natura poltica ed etica. L'associazione infatti è molto vicina al consigliere Anselmo Pizzutielli tra i principali oppositori del sindaco

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Tra sacro e profano, in questo spazio si colloca la vicenda kafkiana dei manifesti politici “contro” l’amministrazione Mastrangeli, pagati con il conto di una parrocchia del capoluogo. Il fatto è noto e tante polemiche sta suscitando in città, specialmente sui social.

I fatti. Decine di manifesti sono stati affissi da qualche giorno a Frosinone con un messaggio molto critico nei confronti dell’Amministrazione comunale e del Sindaco, per le decisioni assunte per il quartiere dello Scalo. Fin qui, nulla di strano. Li ha firmati e fatti affiggere il Comitato Laboratorio Scalo che da diverso tempo è in forte contrapposizione verso il Governo Mastrangeli per le politiche messe in atto per il quartiere. Ed anche qui nulla di strano.

Il manifesto, quindi il comitato Laboratorio Scalo, da un lato esprime contrarietà per i disagi patiti dai pendolari, gli automobilisti, i commercianti e alla pedonalizzazione permanente di piazzale Kambo. Dall’altro, si dice favorevole all’accesso agevole e sicuro alla stazione Fs; alla viabilità fluida; al rilancio economico dello Scalo; al piazzale Kambo fruibile e transitabile. E anche fino qui nulla c’è di strano.

Quel bonifico galeotto

Ci sta tutto. La circostanza che fa discutere è che la tassa per l’affissione dei manifesti all’interno degli spazi pubblicitari dedicati dal Comune, sia stata pagata con un bonifico della parrocchia San Paolo di Frosinone, nel popoloso quartiere dei Cavoni. Che c’azzecca?

Il sindaco Riccardo Mastrangeli (Foto © Mario Salati)

Don Paolo, attuale parroco della Chiesa San Paolo è stato, per anni, parroco della Chiesa della Sacra Famiglia che si trova proprio allo Scalo cioè la zona del capoluogo interessata dalla protesta. Ma il parroco è anche, da anni, il tesoriere dello stesso Comitato che ha firmato e fatto affiggere i manifesti “incriminati”.

A spiegare e dare un senso al tutto, almeno dal punto di vista fattuale,  è stato  il Messaggero di oggi: ha intervistato il Parroco. Il quale al quotidiano ha detto “Il bonifico è stato eseguito dal conto della parrocchia solo per questioni di praticità perché in quel momento non avevo la possibilità di pagare con il conto del comitato. La cifra, di poche decine di euro, ad ogni modo resta a carico dell’associazione e non della parrocchia».

Queste le dinamiche.

I risvolti politici

Anselmo Pizzutelli (Foto © Massimo Scaccia)

Restano però sul tavolo alcune riflessioni, non ultime di natura politica. E’ noto che il Comitato Laboratorio Scalo è particolarmente vicino al Consigliere comunale Anselmo Pizzutelli, eletto con la lista del Sindaco, ma poi diventato uno dei suoi più accaniti oppositori. Pizzutelli, proprio allo scalo ha il suo bacino elettorale e delle problematiche del quartiere, – in particolare della contrarietà alla pedonalizzazione di piazzale Kambo, – si sta facendo strenuo portavoce e sostenitore. Sia dentro che fuori l’aula consiliare.

Appresa la notizia dei manifesti pagati “irritualmente”, Pizzutelli sicuramente non avrà fatto salti di gioia, per il “ritorno” in termini politici. Anche perchè una vulgata, non confermata, racconta che Pizzutelli stia “studiando” da sindaco e con i libri dello Scalo. La disattenzione dei manifesti pagati con i soldi della parrocchia si poteva e doveva certamente evitare.

Un conflitto d’interessi?

Il Comune di Frosinone

La Chiesa e chi la rappresenta, sia livello locale che in altri, dovrebbe occuparsi solo della cura delle anime e dei fedeli. Poi si può anche fare attività di natura sociale, ma al di fuori del contesto politico. Totalmente al di fuori. Altrimenti c’è, perlomeno, un palese conflitto di interessi. Per non dire altro. Il Laboratorio Scalo legittimamente ma, di fatto, fa politica. Indirettamente o direttamente. Ed è quantomeno singolare delegare attività connesse a veicolare un messaggio di natura politica ad un prete. Anche se è il tesoriere dell’associazione.

I soldi della parrocchia hanno una finalità ben precisa: servono al mantenimento della varie attività della comunità cristiana e sono essenziali per il sostentamento della parrocchia stessa. In alcuni casi anche dei fedeli particolarmente bisognosi. Da nessuna parte sta scritto che servono per pagare affissioni di manifesti. Per di più di chiaro contenuto politico.

Don Camillo e Peppone

La campagna elettorale per le prossime elezioni comunali nel Capoluogo, ci sarà molto probabilmente solo nel 2027,  la fine anticipata della consiliatura non la vuole proprio nessuno, ma se le premesse sono queste. E’ vero che a Frosinone sono saltati tutti gli schemi e le tradizionali regole della politica, ma di tutto c’è bisogno, meno che di una riedizione della saga, in chiave moderna, di Don Camillo e l’Onorevole Peppone. Quella almeno faceva divertire.