Frosinone, il PD aspetta il commissario ma il PSI gioca d’anticipo

Centrosinistra sempre più diviso nel capoluogo. Mentre i dem sono alle prese con la querelle del tesseramento, i socialisti lanciano la campagna elettorale facendo intendere di voler correre da soli. Anche Angelo Pizzutelli rompe gli indugi e lancia il suo manifesto intervenendo sulla mobilità. Il sindaco replica ad Anselmo Pizzutelli sulla viabilità nell'area Permaflex

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La via per la soluzione la traccia direttamente lo statuto. Nel libro con tutte le regole del Partito Democratico si spiega che l’unica via per ricostruire la Federazione di Frosinone è la nomina di un commissario. È l’ipotesi sulla quale si sta lavorando a Roma: un commissario che dovrà stabilire chi potrà andare a votare, se gli iscritti nel 2024 (la Commissione di Garanzia Regionale ha detto no perché quel tesseramento per lei è inquinato) o se anticipare per Frosinone il tesseramento 2025 (in quel caso voterebbe chi ha fatto la tessera nel 2024 e l’ha rinnovata nel 2025).

La questione è in mano alla Commissione di Garanzia Nazionale: dovrà individuare chi nominare come Commissario e specificare quale sarà il suo mandato. Più probabile che l’input parta dalla Segreteria Nazionale e la Commissione di Garanzia compia un passaggio per convalidare o meno. I tempi potrebbero essere brevi o lunghi a seconda del mandato che il nazionale vorrà affidare al Commissario.

Chi ha deciso di non aspettare è Angelo Pizzutelli. Il capogruppo (dimissionario) del Pd in Consiglio Comunale a Frosinone ha mollato gli ormeggi. E con una presa di posizione ufficiale ha lanciato quello che può essere il suo manifesto per le prossime Comunali del 2027.

Il manifesto di Pizzutelli

Angelo Pizzutelli (Foto © Massimo Scaccia)

In quel documento Angelo Pizzutelli chiede al sindaco Riccardo Mastrangeli (civico di indicazione leghista) di coinvolgere l’intero Consiglio comunale sul tema della mobilità. “Mancano due anni al termine di una consiliatura caratterizzata dal Piano Urbano della Mobilità sostenibile. Ritengo che a questo punto il tema vada inquadrato in un contesto più ampio, quello dei collegamenti della nostra provincia”. Evidenzia che su un tema così strategico non è possibile parlare di maggioranza e di opposizione.

È un tema che prescinde dalla politica: Siccome Frosinone è il capoluogo, penso sia necessaria una riflessione approfondita. Con una premessa: questa non è una materia da affrontare nella logica della maggioranza e dell’opposizione. Per questo motivo torno a sollecitare un cambio di prospettiva, che metta l’intero consiglio comunale al centro. In modo che ognuno possa svolgere al meglio il proprio ruolo, nella massima trasparenza e confronto”.

Pizzutelli lo sollecita da tempo: restituire al Consiglio comunale un ruolo centrale , di motore della discussione amministrativa.I prossimi ventiquattro mesi saranno cruciali per quanto riguarda il percorso del Bus Rapid Transit, dei parcheggi a servizio, dell’ascensore inclinato, delle piste ciclabili e ciclopedonali. Per non parlare dell’assetto di piazzale Kambo una volta ultimato l’intervento di riqualificazione. In un contesto del genere diventa determinante il profilo del Trasporto Pubblico Locale”.

Interessi superiori

Sono temi che non hanno colore. Angelo Pizzutelli lancia un segnale di apertura quando dice “visto che la città è di tutti, allora l’aula di Palazzo Munari dovrebbe essere investita nella sua totalità di questo argomento. Fra l’altro in questo modo davvero si dimostrerebbe di voler mettere al centro il superiore interesse del capoluogo, sganciandolo da quelle logiche finalizzate soltanto all’approvazione o meno di una delibera. I singoli consiglieri avvertirebbero la responsabilità di decisioni cruciali. Inoltre avrebbero la possibilità di presentare proposte compiute e ragionate, parametrate sulle esigenze dei singoli quartieri, dei residenti, dei giovani, delle attività commerciali”.

Per il capogruppo Pd il problema è che l’assillo di approvare le delibere porta a condizionare le scelte. Ma se quei temi vengono approfonditi in una logica di confronto sereno e non di contrapposizione, il clima ed il risultato cambiano. Per questo dice che “Si tratta di un’occasione irripetibile e invito il sindaco Riccardo Mastrangeli a procedere in tal senso. Fra l’altro dobbiamo ragionare in un’ottica più ampia. Per esempio il tema della realizzazione di una Stazione Tav va riproposto con forza determinazione, sapendo che per centrare l’obiettivo è necessario che l’opera sia inserita nel Piano di Ferrovie dello Stato e di Rfi. Frosinone è il Comune capoluogo e non può sottrarsi dalla responsabilità di prendere l’iniziativa. Anche in questo caso il coinvolgimento e la spinta dell’intero Consiglio darebbe una forza politica enorme”.

L’esponente dem “studia” da candidato a sindaco

Sempre caldo il tema dei pendolari (Foto: Clemente Marmorino © Imagoeconomica)

Quello di Pizzutelli non è un segnale di sottomissione: al contrario è il manifesto di un potenziale sindaco del centrosinistra. Che si ricorda anche dei pendolari, senza limitarsi alla grande opera della tav. “Poi c’è un altro aspetto, quello relativo alla tratta ordinaria di collegamento ferroviario tra Frosinone e Roma. Inutile ricordare i quotidiani disagi dei nostri pendolari. Anche qui è necessaria una forte e autorevole azione politica. Tenendo presente che certamente il problema dei pendolari non può essere risolto dall’Alta Velocità, considerando i costi”.

Parla al futuro, guarda in prospettiva: se non è un programma elettorale, poco ci manca.Due anni passano in fretta e la tematica dei collegamenti sarà centrale anche nella prossima consiliatura. Perché se sul serio vogliamo invertire il trend della perdita dei residenti e della desertificazione, allora non c’è altra scelta: per invogliare le persone a risiedere a Frosinone c’è un passaggio obbligato. Rendere semplici e operativi i collegamenti. Ripeto – conclude Pizzutelli – il consiglio comunale va coinvolto unitariamente. Riccardo Mastrangeli dimostri il coraggio politico di farlo. Sarà un bene per tutta la città”.

Permaflex, Mastrangeli replica ad Anselmo Pizzutelli

L’ingresso dell’area Permaflex

Nelle stesse ora, sul tema della mobilità è proprio il sindaco Mastrangeli a replicare ad un Pizzutelli. Non ad Angelo del PD ma ad Anselmo, il capo gruppo “malpancista” della sua lista civica, che aveva sollevato il problema della circolazione nell’area ex Permaflex e nelle aree interessate dagli interventi commerciali e logistici.

Il sindaco con una nota mette i puntini sulle i:  Spiace constatare che, ancora una volta, si scelga la strada della polemica invece di quella dell’informazione corretta e della collaborazione istituzionale“. Perché? “Le opere di viabilità a servizio dell’area produttiva in questione, compresa la strada di collegamento a destra del sito Permaflex, sono già da tempo oggetto di progettualità concreta da parte dell’Amministrazione comunale, che ha avviato tutte le attività propedeutiche alla loro realizzazione già dall’estate scorsa”. Il Comune di Frosinone ha infatti avviato, da mesi, un percorso di programmazione che ha visto il coinvolgimento diretto dei comitati di quartiere, con i quali sono stati organizzati specifici incontri per illustrare le azioni in corso e i progetti in fase di definizione.

Il sindaco Riccardo Mastrangeli

“Ma non solo. Circa quattro mesi fa – prosegue il sindaco Mastrangeli si è svolto un incontro istituzionale in Regione Lazio, alla presenza dell’assessore regionale all’urbanistica, del direttore di ANAS Spa, dei dirigenti comunali e degli amministratori del Comune di Frosinone, durante il quale è stata affrontata esattamente la questione sollevata sulla stampa. In quell’occasione, sono state condivise le progettualità relative al completamento dell’asse viario Monti Lepini, comprese le arterie di collegamento strategiche. Tra queste, la strada a destra del sito ex Permaflex. Si tratta di aree per la maggior parte di proprietà comunale, a eccezione di quelle sulle quali risulta collocata una esistente attività comunale di modeste dimensioni confinante proprio con la Monti Lepini”.

Durante l’incontro, il Direttore di ANAS Spa ha manifestato la piena disponibilità dell’Ente a investire circa 235 milioni di euro per il completamento della Monti Lepini. Questo nell’ambito di un accordo di programma da stipulare con il Comune di Frosinone nel quale si prevede il riconoscimento immediato al Comune di circa 4 milioni già spesi grazie al precedente finanziamento regionale. I restanti 9 milioni di euro del finanziamento regionale relativi all’appalto della Monti Lepini, verrebbero destinati direttamente ad ANAS Spa, che ci metterebbe sue risorse per completare l’intero sistema viario, compresa appunto la strada di collegamento a destra della Permaflex, fondamentale per il collegamento all’altro asse viario costituito dalla strada Interporto.

Anselmo Pizzutelli (Foto © Massimo Scaccia)

Chi farebbe quest’altra strada? Verrebbe completata a cura dell’operatore economico proponente l’intervento del polo logistico, garantendo così l’accesso diretto al sito interessato, al policlinico in fase di realizzazione e al casello autostradale di Ferentino“, spiega il sindaco. In questo modo, si potrà evitare l’ingresso in città di traffico aggiuntivo se non di quello generato da una percentuale minima fisiologica, così come evidenziato dagli studi.

Con la realizzazione del sistema infrastrutturale, la viabilità da via Madonna delle Rose che attualmente è in sofferenza a causa del passaggio di mezzi pesanti, sarà regolamentata con il divieto di transito per i camion garantendo così ai residenti il ritorno a un regime di normalità. “Il piano è stato già condiviso con i residenti nel corso di una specifica riunione tenutasi presso gli uffici comunali.  Chi oggi accusa l’Amministrazione di inerzia o ritardi – conclude il Sindaco – ignora, o finge di ignorare, che le istituzioni stanno lavorando da tempo in sinergia per dotare la città di un’infrastruttura moderna ed efficiente, capace di sostenere concretamente lo sviluppo economico del territorio”.

Il Psi lancia la volata

Mateo Zemblaku

Nel dibattito si inserisce anche il Partito Socialista. Rompe gli indugi e lancia la volata in solitaria per la lunga campagna elettorale delle elezioni comunali del 2027. Lo ha fatto con una nota firmata dal Segretario del Partito di Frosinone Mateo Zemblaku e dal vicesegretario Chiara Scarpino Schietroma. Nella quale dicono: “È arrivato il momento di cominciare a pensare seriamente ai programmi e alle alleanze per le prossime elezioni comunali. Un’operazione che può fare soltanto il Partito Socialista a Frosinone. Per una ragione semplice: siamo gli unici ad essere rimasti coerenti. Dalla stessa parte. Sempre per sempre, per citare una canzone di successo e di impegno civile.

Non serviva certamente il comunicato della Segreteria Cittadina socialista per capire che anche tra due anni il centrosinistra, quasi sicuramente, si presenterà agli elettori in ordine sparso. E con una pluralità di candidati sindaci. Non sono stati sufficienti quasi 10 anni di divisioni tra Pd e Psi, sia dentro che fuori l’Aula consiliare, per capire che l’unità della coalizione invece è un presupposto imprescindibile, per rendere contendibile il comune capoluogo al centrodestra o, probabilmente questa volta, al centro – centrodestra. Ma tant’è.

La situazione politica secondo i socialisti

Vincenzo Iacovissi

Zemblaku e Schietroma nella loro nota sviluppano l’istantanea della situazione politica in Consiglio comunale. “Il voto sul bilancio ha fatto chiarezza una volta per tutte: il quadro del 2022 non esiste più, né a destra e neanche, purtroppo, a sinistra. C’è una maggioranza di centrodestra trasversale e risicata nella quale sono determinanti i voti di 3 esponenti eletti nelle opposizioni e le astensioni di 4 consiglieri che fanno riferimento alla lista civica del candidato Sindaco uscito sconfitto dal ballottaggio”.

A proposito di opposizioni, va registrato un dato politico fondamentale per il presente e il futuro: 3 dei 4 gruppi consiliari della coalizione del cosiddetto “campo largo” oggi sostengono, direttamente o indirettamente, il governo di centrodestra in carica; il Psi è rimasto, invece, dove lo hanno collocato gli elettori. Questi elementi confermano e rafforzano la nostra scelta di autonomia compiuta nel 2022, perché testimoniano di quanto le alleanze fondate su potere e trasversalismo abbiano la stessa solidità della neve al sole“.

Il manifesto del Psi

Una pista ciclabile (Foto © DepositPhotos.com)

I dirigenti socialisti sottolineano con la penna blu anche il recente new deal inaugurato da Fratelli d’Italia. Che potrebbe essere potenzialmente “pericoloso” per il sindaco: “Come sta emergendo negli ultimi giorni, il primo Partito della coalizione che sostiene Mastrangeli, vale a dire Fratelli d’Italia, chiede rivisitazioni importanti su mobilità, piste ciclabili, pedonalizzazioni, Brt, parcheggi. A dimostrazione che le nostre proposte e osservazioni in materia non erano di certo campate in aria. Erano frutto di una opinione diffusa in città sull’opportunità di compiere scelte ragionate e non basate su ideologismi radicali. Siamo lieti che anche settori autorevoli della maggioranza se ne siano accorti, meglio tardi che mai, ma ciò non oscura il fallimento delle politiche dell’intero governo cittadino“.

In chiusura di comunicato i socialisti lanciano il loro manifesto politico; “A questo punto il Psi agirà su due fronti. In aula consiliare continueremo la nostra opposizione costruttiva e ferma. Nella città continueremo a confrontarci con i cittadini (nessuno escluso) su quella che dovrà essere la Frosinone del futuro. L’alternativa possiamo essere soltanto noi. Perché non abbiamo mai sacrificato la politica al potere, e perché ci presentiamo agli elettori a viso aperto, senza maschere e senza foglie di fico”.

Il dato politico che emerge dal comunicato

Gian Franco Schietroma (Foto: Paolo Cerroni © Imagoeconomica)

Il Partito Socialista rivendica la propria coerenza nello stare sempre, dall’inizio della consiliatura Mastrangeli, all’opposizione. Opposizione confermata con il voto negativo al bilancio di previsione. Come il Partito Democratico però. Prova ad esercitare il ruolo di guida di una ipotetica coalizione di centrosinistra in prospettiva 2027, considerate anche le oggettive difficoltà dei Dem, che sembrano essere in uno stato di apnea politica permanente.

Operazione di leadership comunque non facile, considerato che chi stava col centrosinistra nel 2022 adesso è passato in maggioranza e quindi con il centrodestra (o qualcosa che gli somiglia). E sicuramente ci starà anche nel 2027. Partito Democratico che in realtà non  viene mai citato dai socialisti in tutto il comunicato, nemmeno di striscio. Il partito dell’onorevole Gianfranco Schietroma intende parlare e confrontarsi solo con i cittadini del capoluogo. Per il momento. Vuole stilare con loro il programma della “Frosinone del futuro”. Per come si stanno mettendo le cose, non sembra che ci siano margini di ricomposizione del quadro politico tra il PSI e il PD. Nemmeno alle prossime elezioni. Della serie “c’eravamo tanto amati”