Frosinone, il vecchietto dove lo metto

La Fondazione Openpolis ha pubblicato il report sull'indice di vecchiaia nelle città italiane. La fotografia scattata è preoccupante dal punto di vista economico-sociale e fa il paio con l’allarme lanciato dall'INPS sulla sostenibilitàs. A Frosinone popolazione sempre più anziana. Nel Lazio solo Rieti ha una percentuale più alta

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

L’Inps ha smesso di girarci intorno: con chiarezza ha detto che il sistema pensionistico italiano non può reggere a lungo. Non con questi versamenti e con così poca gente che ci mette i soldi. Numeri alla mano evidenzia che l’età media effettiva di pensionamento in Italia è ancora troppo bassa: cioè andiamo in pensione quando siamo troppo giovani (dice l’Inps).

A far collassare il sistema sono i numeri delle previsioni Eurostat per l’Ue relative agli andamenti demografici. “Fanno presagire un peggioramento del rapporto tra pensionati e contribuenti, con rischi crescenti di squilibri per i sistemi previdenziali, soprattutto per quei paesi, come l’Italia, dove la spesa previdenziale è relativamente elevata“. Cioè: nasceranno meno bambini, ci sarà meno gente a lavorare e versare i contributi, di questo passo non ci saranno i soldi per pagare le pensioni.

L’Inps nel suo Rapporto annuale segnala che l’età effettiva di uscita dal lavoro è di 64,2 anni, grazie alle misure che consentono l’anticipo pensionistico rispetto ai 67 previsti per l’età di vecchiaia. E che questo, insieme a importi di pensione ancora generosi e superiori di quasi 14 punti a quelli della media europea mette a rischio il sistema.

A Carbonia record di anziani. Andria la più giovane

La Fondazione Openpolis ha pubblicato l’indice di vecchiaia (Foto © DepositPhotos.com)

La fondazione indipendente Openpolis pubblica in queste ore un interessante report sull’indice di vecchiaia nelle città italiane. Uno sguardo generale ai numeri resi noti dalla Fondazione fotografa una situazione preoccupante.

L’Italia si conferma un Paese non per giovani e dove gli anziani sono in aumento esponenziale rispetto ai bambini. Dal punto di vista economico diventa un problema: se da una parte le pensioni contribuiscono nell’immediato al bilancio familiare, dall’altra la progressiva denatalità creerà scompensi al sistema.

Sono il 14% i minori in povertà assoluta, oltre il doppio degli anziani (6,2%). In questo contesto, spesso, il ruolo dei nonni è stato decisivo per gli equilibri familiari. il 9,2% degli anziani vive con pensioni sotto i 500 euro. Ma in alcuni territori la quota supera il 15%. Nel 2005 erano 138 gli over 65 ogni 100 bambini.

Oggi sono quasi 200. L’indice di vecchiaia è in aumento nel 92% dei comuni. Tra le città, a Carbonia l’indice più alto nel 2021: 330,8 anziani ogni 100 bambini. Quello più basso ad Andria (129,9).

Welfare dei nonni: oggi essenziale, fragile nel futuro

Anziani in aumento in Italia (Foto © DepositPhotos.com)

Nonne e nonni sono diventati progressivamente parte del sistema di welfare informale italiano. Sono loro a metterci i soldi quando i figli non ce la fanno. Li mettoino con la scusa che stanno aiutando i nipoti, per la cura familiare verso i bambini, in un contesto dove i servizi per la prima infanzia non sono diffusi in modo omogeneo.

Allo stesso tempo, anche a causa della crescita della povertà assoluta tra i minori e le famiglie con figli, in seguito alla crisi del 2008, il supporto degli anziani è stato in alcuni casi anche di natura economica. Potendo generalmente contare su redditi più stabili di quelli di figli e nipoti.

Alla luce delle tendenze demografiche in corso, si tratta di un equilibrio fragile. La denatalità, in parallelo con il progressivo invecchiamento della popolazione, ha reso nel tempo meno sostenibile il rapporto inter-generazionale.

Più pensionati che occupati: il dato allarmante

Più pensionati che occupati: anche l’INPS ha lanciato l’allarme

Oggi è quasi di 2 a 1 il rapporto tra over 65 e under 14. Un dato che, negli ultimi anni, è aumentato in oltre il 90% dei comuni italiani. Anche da questo deriva l’allarme dell’INPS.  Più pensionati rispetto a chi lavora. Non va bene. Per niente.

Nel 2005 vivevano in Italia 11,3 milioni di persone di almeno 65 anni di età e 8,2 milioni di giovani fino a 14 anni. Vale a dire un rapporto, in demografia noto come indice di vecchiaia, di 138 anziani ogni 100 bambini e ragazzi. Oggi gli over 65 sono 14,3 milioni, a fronte di meno di 7,2 milioni di minori di 14 anni. Un rapporto che – secondo le stime preliminari sul 2024 – per la prima volta arriva a sfiorare i 200 anziani ogni 100 giovani. Una crescita che, negli ultimi anni, ha riguardato tutto il paese.

Tra 2014 e 2021 il rapporto tra numero di residenti di almeno 65 anni e con meno di 15 anni è aumentato nel 92% dei comuni italiani. In alcune regioni questa tendenza riguarda praticamente tutti i territori: l’indice di vecchiaia è aumentato nel 98,8% dei comuni in Puglia, nel 97,5% in Veneto, nel 97,1% in Toscana. In 23 province su 107 tutti i comuni hanno visto una crescita dell’indice di vecchiaia dal 2014.

Il quadro nel Lazio, Frosinone sempre più vecchio

Secondo l’Istat l’indice di vecchiaia è il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e quella di età 0-14 anni, moltiplicato per 100.

CITTA’20142021DIFFERENZA 2014-2021
FROSINONE170.1201.8+31.7
LATINA129.6159.5+29.9
RIETI187.9228.7+40.8
VITERBO171.2193.9+22.7
ROMA160.7178.4+17.7
L’indice di vecchiaia nelle province del Lazio: Frosinone è al secondo posto

Come è agevole rilevare dai dati riportati nello schema, la città di Frosinone ha il secondo indice di vecchiaia più alto del Lazio, solo dopo il Comune di Rieti. Negli altri comuni ciociari più rappresentativi, per estensione e densità della popolazione, la situazione è riportata nella tabella.

CITTA’20142021DIFFERENZA 2014-2021
CASSINO153.2177.7+24.5
SORA165.8196.3+30.5
ALATRI126.2156.1+29.9
ANAGNI142.3175.9+33.6
FERENTINO137.4183.4+46.0
CECCANO149.2175.0+25.8
PONTECORVO146.3183.9+37.6
ISOLA DEL LIRI215.6261.8+46.2
L’indice di vecchiaia nei principa comuni del Lazio

Un dato che testimonia, numeri alla mano, come anche in Ciociaria, come nel resto del paese il numero delle persone anziane cresce in maniera esponenziale negli anni, rispetto alle nascite. Sarà forse per questo che un antico proverbio indiano recita: “Dicono che la vecchiaia è l’età del tramonto, Ma ci sono tramonti che tutti si fermano a guardare.”