
Il segretario provinciale della Lega, Nicola Ottaviani, rompe il silenzio e difende il sindaco Mastrangeli dagli assalti interni. “Niente giochi di palazzo: se si vuole cambiare, si coinvolgano gli organi regionali”. Un messaggio chiaro a Fratelli d’Italia: chi vuole sfasciare, lo dica apertamente.
Questione di poco. Giorni, secondo alcuni. Ore secondo altri. La richiesta di azzeramento della Giunta comunale di Frosinone da parte di Fratelli d’Italia al momento non c’è. È in viaggio assicurano alcuni esponenti del Partito. Ma nel frattempo il Segretario Provinciale della Lega Nicola Ottaviani mette i puntini sulle i richiamando alle proprie responsabilità tutta la maggioranza del sindaco Riccardo Mastrangeli.
Lo fa con una nota. Nella quale dice che non c’è spazio per “deroghe o interpretazioni al ribasso. A tale regola, a fortiori, non si sottrae il nostro capoluogo, ove le indicazioni politiche ed amministrative vengono fornite, insieme al sindaco, dagli organi ufficiali dei Partiti e delle liste civiche che hanno stretto un patto elettorale, con il quale si sono presentati nel 2022 davanti al corpo elettorale, che merita rispetto e non certo cadute di attenzione, ovvero, in alcuni casi anche di stile”. La traduzione?
Se qualcuno vuole l’azzeramento o anche un semplice aggiustamento della Giunta oppure del programma ha solo da dirlo. Ma se non lo chiede agli organi Regionali dei Partiti che compongono l’alleanza (visto che Frosinone è un capoluogo e la competenza è del livello Regionale) allora significa che vuole solo avvelenare il clima.
La levata di scudi

Quella del Segretario provinciale della Lega è una levata di scudi in piena regola. In difesa del sindaco Riccardo Mastrangeli. Ed è al tempo stesso un altolà verso chi intende eventualmente logorare il sindaco (civico ma espressione del Carroccio).
“Fino ad ora ho evitato di intervenire nelle dinamiche politiche ed amministrative del capoluogo, sia per il rispetto della massima autonomia che ha il sindaco Riccardo Mastrangeli, eletto con l’apporto dell’intera coalizione, sia perché credo che gli attori ed i protagonisti a livello locale ricordino bene in quali condizioni abbiamo trovato la città nel 2012”. Il che sta a dire: ragazzi io sono andato a Montecitorio e faccio il Segretario della Commissione Bilancio non il passacarte. Ed un occhio a Frosinone – della quale sono stato sindaco dieci anni – ce lo butto sempre. Se vi siete messi in testa di assaltare il fortino che ho costruito in dieci anni dovete fare i conti anche con me. Non solo con il sindaco.

Ottaviani ricorda le condizioni del Capoluogo quando il centrodestra lo strappò al centrosinistra “salvandolo in zona Cesarini dalla dichiarazione di dissesto finanziario. Riuscendo poi ad investire e programmare interventi pubblici per oltre 200 milioni di euro, ancora in atto. Riqualificando completamente la città. Facendole guadagnare posizioni importanti, in alcuni casi anche da primato, nell’ambito della cultura, delle aree verdi, della raccolta differenziata e dei servizi alla persona”.
Questione di buona fede?
E allora? Il fatto di avere salvato dal dissesto la città non autorizza a chiedere una correzione al programma, come sta facendo Fratelli d’Italia attraverso il capogruppo Franco Carfagna? O un aggiustamento della Giunta, come richiede l’area che fa riferimento al deputato Aldo Mattia? Si, ma per Nicola Ottaviani è una questione di buona o mala fede.

“Se si è in buona fede, tutto è sempre migliorabile ed ampliabile. Se poi, invece, ci si dovesse accorgere che qualcuno sia in malafede e continui ad essere animato soltanto da ruggini che denotano evidenti immaturità politiche e di ruolo, allora non indugerei oltre nel chiedere al sindaco Riccardo Mastrangeli e a quanti si riconoscono nella sua azione di governo, di prenderne atto, con ogni conseguente soluzione da rendere pubblica e decisa”. Traduzione: se volete discutere di aggiornamenti la Lega Regionale e Nazionale è pronta. Ma se volete mandare all’aria 13 anni di governo cittadino allora siamo pronti a sparare le nostre cartucce.
Uomo avvisato…

Ottaviani si dice pronto “perché i Partiti ed il centrodestra, con i rispettivi organi ufficiali, ad ogni livello, sono una cosa seria”. Cioè: se volete sfasciare, convoco subito il tavolo Regionale del centrodestra e poi ognuno si assume le sue responsabilità. Come fece un anno fa quando ci fu una manovra simile ad opera di Forza Italia. Allora Matteo Salvini si collegò in diretta con la convention del Partito alla Tenuta Guadicciolo di Castrocielo e diede il suo altolà, assicurando una copertura nazionale.
Uomo avvisato, coalizione mezza salvata.