Frosinone, pari ed orgoglio non bastano per la classifica

I giallazzurri collezionano il quarto risultato utile di fila ma restano ultimi. L'1-1 col Palermo non muove la graduatoria: rinviato l'appuntamento con la vittoria che manca da 6 turni. Siciliani in vantaggio con Insigne e poi raggiunti dal profeta in patria Bracaglia. Greco mastica amaro: "Non sono soddisfatto, meritavamo di più. Potevamo vincere almeno 2 di queste 4 gare"

Alessandro Salines

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TABELLINO

FROSINONE-PALERMO 1-1
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Insigne (P) al 2’, Bracaglia al 17’ p.t.
FROSINONE (3-5-2)
Cerofolini 7; Biraschi 6, Monterisi 6,5, Bracaglia 7; A. Oyono 6, Barcella 6 (dal 44’ s.t. Vural s.v.), Darboe 6, Gelli 6 (dal 36’ s.t. Garritano s.v.), Marchizza 6,5; Kvernadze 6,5 (dal 36’ s.t. Canotto s.v.), Ambrosino 5 (dal 1’ s.t. Sene 5)
PANCHINA Sorrentino, Ghedjemis, Begic, Bettella, J. Oyono, Canotto, Lusuardi, Cichella
ALLENATORE Greco 6

PALERMO (4-3-3)
Desplanches 6; Diakitè 6 (dal 43’ s.t. Pierozzi s.v.), Nedelcerau 6, Nikolaou 6, Ceccaroni 6; Segre 5,5, Gomez 5,5 (dal 19’ s.t. Ranocchia 6), Verre 6 (dal 30’ s.t. Vasic s.v.); Insigne 6,5, Le Douaron 5 (dal 30’ s.t. Henry s.v.), Di Mariano 5,5 (dal 43’ s.t. Di Francesco s.v.)
PANCHINA Nespola, Sirigu, Lund, Brunori, Appuah, Buttaro, Peda
ALLENATORE Dionisi 5,5
ARBITRO Marchetti di Ostia Lido 6
ASSISTENTI Mondin 6-Mokhtar 6
AMMONITI Darboe (F), Verre (P), Biraschi (F) per gioco scorretto; Greco (F), Garritano (F) per proteste
NOTE paganti 10.683, incasso di 109.090,53 euro; abbonati 8.168, quota non comunicata. Tiri in porta 1-8. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 4-0. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’

Meglio due feriti che un morto? Ragionamento che ci può stare in tante occasioni ma stavolta no: nell’anticipo della 13^ giornata Frosinone e Palermo hanno sperato nello scatto in classifica ed invece alla fine la montagna ha partorito un pareggio che non può accontentare più di tanto le 2 squadre. E’ il quarto di fila per i giallazzurri, utile soltanto a tenere sulla linea di galleggiamento l’asticella del morale nel faticoso percorso di crescita dopo l’esonero di Vivarini. Il Frosinone quindi deve rinviare la prima vittoria del nuovo corso targato Leandro Greco. Successo che manca da 6 turni, in casa addirittura dal 26 aprile scorso. Ora la sosta per preparare al meglio la trasferta di Cremona: il Frosinone non potrà più sbagliare per non compromettere una graduatoria già preoccupante e che lo relega all’ultimo posto.

Per il Palermo invece un altro passo indietro dopo il ko interno contro il Cittadella. Il sesto risultato positivo di fila in trasferta (3 vittorie ed altrettanti pareggi) come nel 2018 è una magra consolazione. Due punti nelle ultime 3 partite infatti ridimensionano per ora le ambizioni dei siciliani che domenica sera potrebbero ritrovarsi addirittura fuori dai playoff. Delusione per i tifosi siciliani (presente oltre 600) che in settimana hanno sognato la rivincita della finale playoff persa 6 anni fa. Ed alla fine hanno contestato la squadra.

ANALISI E MOMENTI DECISIVI

Lavagna tattica

Il Frosinone si carica

Greco insiste sul 3-5-2, modulo che ha regalato al Frosinone solidità (1 gol subito nelle ultime 3 gare con 2 clean shhet). Tre cambi rispetto alla partita pareggiata col Catanzaro. Confermata in blocco la difesa con Biraschi, Monterisi e Bracaglia davanti a Cerofolini. Due rotazioni a centrocampo dove il tecnico romano rispolvera Darboe, recupera Gelli e ripresenta il baby Barcella. Turno di riposo per il giovane play Cichella. Attacco leggero con Ambrosino (fresco di convocazione con l’Under 21) e Kvernadze. Oltre ai soliti noti (Tsadjout, Pecorino, Distefano, Partipilo, Kalaj), Greco perde nell’immediata vigilia anche il centravanti Cichero (giovedì sembrava recuperato).

Il Palermo

Due novità nel Palermo: il terzino destro Diakité al posto di Pierozzi e l’esterno d’attacco Di Mariano per Di Francesco (figlio dell’ex tecnico giallazzurro). Nel suo 4-3-3 Dionisi rinuncia ancora una volta ai pezzi da novanta come i centravanti Brunori ed Henry e la mezzala Ranocchia. Scelte che stanno facendo discutere nel capoluogo siciliano. Il tecnico rosanero conferma Le Douaron al centro dell’attacco con l’ex Insigne sulla fascia destra. In mezzo al campo spazio ancora una volta al trio Segre-Gomez-Verre. In difesa Nedelcearu e Nicolaou sono i centrali con Ceccaroni confermato a sinistra. Out l’altro ex Lucioni (capitano della squadra di Grosso promossa del 2023), Baniya e Saric.

Botta e risposta nel giro di 14′

Un duello Segre-Darboe

Pronti, via e la la partita si stappa come una bottiglia di champagne. E sono bollicine. Al 2′ infatti l’ex Insigne, sugli sviluppi di un corner di Verre, calcia di sinistro da fuori area e spiazza Cerofolini ma è decisiva la deviazione di Darboe. L’attaccante campano per rispetto dei tifosi ciociari non esulta. Incubi e gara in salita per il Frosinone? Nient’affatto. I giallazzurri non si disuniscono. Con personalità, lucidità e furore agonistico reagiscono. Una reazione che probabilmente sorprende i siciliani.

E così dopo appena 2′ Ambrosino va vicino al pari dopo un’incursione in area sulla destra. Il Frosinone spinge mettendo in difficoltà gli avversari sul piano del dinamismo con Kvernadze molto attivo. Come anche Darboe e Gelli. Al 16′ l’episodio decisivo: sbracciata di Diakitè a Marchizza sulla fascia sinistra, punizione che il terzino batte in area dove svetta il giovane Bracaglia che firma l’1-1. Primo gol tra i professionisti per il difensore nato a Frosinone.

La gioia di Bracaglia dopo l’1-1

Il Frosinone risponde colpo su colpo ad un Palermo che prova a far valere la sua cifra tecnica costruendo dal basso con 3 difensori (Nedelcerau, Nicolaou e Ceccaroni) e avanzando Diakitè. La squadra di Greco spezza comunque le linee di passaggio e quando può riparte con l’intraprendente Marchizza sulla corsia sinistra e Kvernadze che svaria su tutto il fronte offensivo. Al 22′ Gelli è pericoloso con una girata al volo in piena area. Dietro Biraschi, Monterisi e Bracaglia concedono poco al tridente avversario. Poche emozioni fino all’intervallo a parte la zuccata di Le Douaron e la conclusione centrale di Di Mariano entrambe controllate da Cerofolini.

Marchizza ed Henry vicini al gol nel finale

Il colpo di testa di Bracaglia

Nella ripresa il Frosinone riparte con Sene al posto di Ambrosino. Poco dopo il Palermo risponde con Ranocchia per Gomez per alzare la pericolosità della squadra. Il Palermo alza i giri del motore approfittando di un po’ di stanchezza affiorata nella squadra ciociara. I rosanero sono più coraggiosi rispetto al primo tempo e concludono diverse volte in porta (1-8 il computo generale delle conclusioni). Il Frosinone è compatto ma fatica a ripartire. Ci prova solo al 19′ Kvernadze: percussione centrale e tiro a lato.

Poi il Palermo impegna Cerofolini con Ranocchia, Insigne due volte (sulla seconda paratona del portiere ciociaro) ed Henry entrato al posto dell’evanescente Le Douaron. Nel Frosinone dentro anche Canotto e Garritano. Sui titoli di coda le 2 squadre avrebbero potuto vincere: prima ci prova Marchizza con un tiro al volo in diagonale, poi Henry sfiora il palo con un destro a giro.

Monterii francobolla Le Douaron

“Non sono soddisfatto del risultato perché volevamo vincere – ha commentato GrecoPeccato perché la squadra in queste 4 partite ha creato qualcosa che ci avrebbe consentito di vincerne almeno due. La squadra ha lavorato con una disponibilità incredibile e ha dato delle risposte importanti. Gli errori ci sono stati, ma il Frosinone mi è piaciuto molto come aggressività, abbiamo recuperato tanti palloni. Dobbiamo migliorare in fase d’attacco, trovare delle soluzione per far rendere di più i nostri attaccanti che non caratteristire da attaccanti veri”.