
Il flash mob in via Fontana Unica contro l'inquinamento e la nuova viabilità ha riunito sotto un'unica bandiera le minoranze e i "malpancisti". Un fatto politico molto rilevante con alcuni distinguo e da non sottovalutare da parte del sindaco Mastrangeli
Un primo timido segnale di unità e condivisione di iniziative. L’opposizione ufficiale ed il gruppo dei “dissidenti” al Comune di Frosinone per la prima volta hanno combattuto insieme sullo stesso fronte. È accaduto ieri in via Fontana Unica: nella parte bassa della città.
Lì il Comitato Fontana Unica insieme ai residenti ha organizzato un flash mob: partecipato, molto, con la presenza di diversi cittadini e comitati, arrivati anche dallo Scalo. Una manifestazione per protestare contro le decisioni sulla viabilità nella zona, adottate dall’amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli.
Inquinamento, viabilità e nessuna concertazione

Denunciano il rischio di soffocare per l’elevata presenza di polveri sottili prodotte dalle tante auto che adesso si incolonnano nelle ore di punta lungo tutta via Fontana Unica. I residenti ed il Comitato contestano anche la regolarità della pista ciclabile che è stata realizzata sulla stessa strada. Ne mettono in discussione l’utilità, in una strada così trafficata: maggiore senso avrebbe – dicono – se fosse realizzata lungo le sponde del fiume Cosa.
Da ultimo, ma non per questo meno importante: residenti, cittadini e comitato della zona denunciano di non essere riusciti mai ad ottenere un confronto con l’amministrazione Mastrangeli sugli interventi realizzati. Dicono che i provvedimenti del Comune in termini di viabilità sono stati letteralmente calati dall’alto, senza alcuna possibilità di contraddittorio circa l’efficacia.
Se il confronto con l’amministrazione Capoluogo non c’è stato, c’erano però ieri diversi Consiglieri comunali e rappresentati di Partito. E qui si manifesta l’aspetto politico della vicenda. Per nulla irrilevante: sia per gli amministratori presenti che per il sindaco e la maggioranza.
Il segnale politico dei “dissidenti”

Via Fontana Unica è allo Scalo, inevitabile quindi la presenza del Consigliere Anselmo Pizzutelli (uno degli 8 dissidenti della maggioranza di centrodestra. Nella zona ha il suo bacino elettorale di riferimento, non si perde una sola manifestazione di protesta organizzata nel quartiere. Allo Scalo, voci ricorrenti, ma non confermate, dicono stia frequentando l’università (immaginaria) per studiare da Sindaco del Capoluogo. Tesi di “laurea” nel 2027.
Insieme a Pizzutelli c’erano anche i Consiglieri Giovanni Bortone e Maria Antonietta Mirabella (anche loro Consiglieri dissidenti) con i quali ormai ha un rapporto politico consolidato da più di un anno.

Erano presenti poi i consiglieri della Lista Futura Teresa Petricca e Giovanbattista Martino che sono anche i riferimenti dell’associazione Medici per l’Ambiente che proprio su via Fontana Unica hanno effettuato recentemente una interessante indagine epidemiologica.
Insieme a loro a manifestare c’era l’ex assessore del Comune Alessandra Sardellitti, che della lista è la madre putativa. E quando bisogna contestare qualcosa all’amministrazione Mastrangeli, sia sui social che in presenza, non si fa certo pregare.
Degli 8 consiglieri in appoggio esterno al Sindaco (l’anticamera dell’opposizione vera) ieri erano alla manifestazione in 5. Oltre il 60%. Mancavano i 2 Consiglieri di Forza Italia Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo oltre a Francesco Pallone della lista Futura.
In campo anche l’opposizione ufficiale

Ma al flash mob erano presenti anche rappresentati dell’opposizione ufficiale, come il capogruppo del PD Angelo Pizzutelli, il consigliere della Lista Marzi Armando Papetti. Il PSI era rappresentato dalla ex consigliera Gerardina Morelli. Mentre c’era anche il segretario del circolo cittadino del Pd Marco Tallini: è la conferma che da un po’ di tempo Gruppo consiliare del Pd e Segreteria cittadina viaggiano insieme nel contestare l’amministrazione Mastrangeli. Ed anche questo è un fatto importante. nuovo.
Di fatto, l’intera opposizione ufficiale e le varie sensibilità dei dissidenti erano quasi tutte rappresentate: il dato politico principale è questo. Da rilevare che, anche dal punto di vista formale, dissidenti e opposizione cominciano a firmare insieme documenti politici. Come ad esempio quelli di convocazione di Consigli comunali straordinari.

Non è ovviamente la saldatura di una comune azione politica di opposizione a Mastrangeli tra gli 8+8 consiglieri, ma una bozza di dialogo si comincia comunque a intravedere. Non è cosa da poco. Né era scontato viste anche le dinamiche d’aula fino ad oggi.
L’ostacolo-Marzi, la variabile del numero-legale

Sul percorso che nel medio periodo dovrebbe portare ad una totale saldatura tra le due realtà di Consiglieri restano però due ostacoli pressoché insuperabili ad oggi.
Uno. L’impossibilità di coinvolgere nel progetto “opposizione unitaria” anche l’ex sindaco Domenico Marzi e tutto il suo Gruppo consiliare. E’ evidente che Papetti ha una posizione diversa dagli altri, per nulla filo Mastrangeli: lo ha anche detto ufficialmente.
Due. L‘utopica prospettiva di arrivare a 17 voti contrari verso qualche delibera.
Se però gli 8+8 Consiglieri decidono di far saltare il consiglio Comunale per mancanza del numero legale, – a quanto pare convocato sempre esclusivamente in prima convocazione dal presidente Massimiliano Tagliaferri, quando servono quindi 17 presenti per poterlo celebrare, – su questo potrebbero avere gioco facile. Confidando sull’assenza di qualche consigliere di maggioranza. In quel caso sarebbero dolori per il Sindaco Mastrangeli.

Il consiglio in prima convocazione, almeno in linea teorica, potrebbe non tenersi mai. Fatta eccezione ovviamente per le sessioni di bilancio. Come la prossima di fine febbraio.
Ulteriore evidenza politica emersa ieri dal flash mob. I cittadini di Frosinone, storicamente, difficilmente scendono in piazza per protestare. E’ accaduto pochissime volte in passato. Osservano le dinamiche locali con attenzione, ma dall’alto. La “battaglia” dello Scalo, invece, registra sempre una grande partecipazione popolare. Il tema è sentito. Parecchio. Una circostanza per nulla da sottovalutare, per chiunque aspiri ad essere eletto sindaco del capoluogo nel 2027. Lasciare “la piazza” sempre in mano all’opposizione, senza alcun confronto, potrebbe essere un errore strategico. A buon intenditor.