
Quasi tutti i partiti e le liste civiche già pensano al 2027: il che spiega che questa consiliatura ormai non ha più nulla da dire
Il fatto che quasi tutti i partiti e le liste civiche a Frosinone stiano già pensando alla prossima campagna elettorale del 2027, significa che questa consiliatura ormai non ha più nulla da dire. Almeno dal punto di vista politico. Diverso è il discorso per gli aspetti squisitamente amministrativi.
Il sindaco del Capoluogo Riccardo Mastrangeli per arrivare in tutta serenità alla fine naturale del mandato, deve solo superare indenne lo scoglio delle elezioni Provinciali del prossimo dicembre. L’ultimo anno di consiliatura poi è in cassaforte da solo: perché nessuno ha più interesse a creare problemi.

Dovrà essere abile a non scontentare nessuno dal punto di vista dell’orientamento dei voti dei Consiglieri della sua maggioranza. Attualmente è attestata a 16 o 17 Consiglieri, più la variabile legata all’ex sindaco Domenico Marzi che ha garantito la sua desistenza su quelle incursioni che puntano a far cadere Mastrangeli e chiudere prima questa esperienza amministrativa. In particolar modo dovrà gestire il voto ponderato dei suoi Consiglieri che almeno in teoria sono “in libertà”.
Centralità come accademia
Quelli dei Partiti, FdI e Lega, invece sono già ampiamente indirizzati sui candidati di bandiera. Certo è che sarebbe surreale se ancora una volta il Consiglio Comunale del Capoluogo, per precise strategie politiche non eleggesse un proprio rappresentante alle Provinciali di dicembre. Né di destra né di sinistra. La tanto decantata centralità del Capoluogo, in quel caso sarebbe solo un esercizio dialettico fine a se stesso. Pura accademia, non supportata da fatti concreti.

Superata le elezioni Provinciali poi, la strada per Mastrangeli per arrivare al 2027 sarà tutta in discesa. Nel frattempo però, nonostante manchino due anni alle prossime elezioni, in politica il concetto di tempo è certamente relativo. Tutti: partiti, liste civiche e consiglieri, si stanno guardando intorno. Elaborano strategie, fanno incontri, ipotizzano alleanze, tastano il terreno. Per capire con quale coalizione conviene “buttarsi” nel 2027 e con quale candidato sindaco.
Per come si stanno mettendo le cose a Frosinone è lecito ipotizzare una pluralità di candidature a primo cittadino tra 24 mesi. Tutte, o quasi, marcatamente di respiro civico e poco politico. E probabilmente di taglio trasversale, con dentro mondi e provenienze diverse. Di destra e di sinistra. Di fatto quello che si è già sperimentato nelle elezioni di Ferentino, Sora e Veroli. Nel Capoluogo un simile test politico non è stato ancora mai tentato.
I dem immobili

Quello che sorprende di contro, di fronte a tanto attivismo, è l’immobilismo del Partito Democratico. Non si intravede uno straccio di strategia, di ipotesi di alleanze, di confronto su eventuali candidati Dem. Tutti sono in attesa della fase Congressuale, come il passaggio della Cometa di Halley. Come se vincere a Frosinone fosse un obiettivo secondario: ed il principale da raggiungere fosse l’egemonia interna al Partito, averne il controllo, condizionarne le dinamiche.
Il resto del mondo Progressista si è attivato. I Socialisti, ad esempio, hanno già iniziato una operazione di “dialogo” con la città per costruire un programma di governo attorno al loro candidato sindaco: il Consigliere Vincenzo Iacovissi.

Anche l’ex Capo Gruppo del PD Angelo Pizzutelli da qualche settimana ha mollato gli ormeggi. Considerato anche che il suo Partito è incomprensibilmente all’ancora. Ha iniziato a tessere la tela delle alleanze trasversali: sintomatico, a tal fine, il pranzo di Pasqua abilmente veicolato sui social, con l’altro Pizzutelli, il Capogruppo “malpancista” della lista del Sindaco Anselmo. Della serie “attenti a quei due”. A futura memoria. L’impressione è che entrambi i Pizzutelli, la prossima volta, vorranno recitare un ruolo da protagonista. Non da “semplice” Consigliere Comunale. Ma da candidato sindaco, o da spin doctor di una coalizione.
Attenti a quei due

O magari entrambe le cose insieme dalla stessa parte, ma con ruoli distinti. Specialmente se dal PD non dovessero arrivare (come da prassi consolidata) per Angelo, precise e circostanziate garanzie.
Se si legge lo scenario alla luce dell’eterno gioco delle correnti, all’Area Schlein tocca una candidatura a sindaco. E siccome a Ceccano è andata da un esponente di Area Dem come Andrea Querqui (che l’ha spuntata su Emanuela Piroli del Collettivo Schlein), la corsia preferenziale resta Frosinone dove l’rea del Segretario nazionale esprime Stefano Pizzutelli.
Arruolare di nuovo gli azzurri?
Ovviamente anche Mastrangeli ed i Partiti del centrodestra, o di quello che fu nel 2022, stanno studiando la situazione. Il sindaco sta ragionando sulla possibilità di riproporre tra 2 anni, la stessa coalizione che lo ha sostenuto e fatto eleggere: Fratelli d’Italia – Forza Italia – Lega e Civici. Ovviamente facendo analisi del sangue e urine, questa volta, ad ogni lista (a cominciare dalla sua): considerato che buona parte dei problemi di questi anni gli sono arrivati dall’interno e non dalle opposizioni.

Anche il “recupero” di Forza Italia sembra una impresa ormai quasi impossibile. E non è neanche detto che gli azzurri abbiano veramente tutta questa voglia e interesse a farsi “recuperare” da Mastrangeli e rientrare quindi in maggioranza.
In prospettiva 2027, potrebbe essere meglio avere le mani libere e presentarsi alla città con una coalizione diversa e orientata al civismo. E magari con un proprio candidato sindaco.
E’ vero che Frosinone è un Capoluogo e dovrebbe rispondere politicamente alle logiche del centrodestra di governo, nazionale e regionale. Ma è altrettanto vero che nessuno dei 3 leader nazionali Meloni – Salvini e Tajani rischierà mai di compromettere la storica alleanza di Governo se a Frosinone il centrodestra andrà diviso.
Meloniani resilienti
Frosinone non è Camp David. Fratelli d’Italia ha posto delle precise condizioni al sindaco per i prossimi 24 mesi di governo cittadino, in ordine alla revisione delle politiche green e alla mobilità sostenibile. Non ha avuto risposte.

I Meloniani potrebbero comunque fare buon viso a cattivo gioco fino al termine della consiliatura continuando a garantire il sostegno a Mastrangeli, facendo però anche un grosso nodo al fazzoletto. Da ricordare a maggio 2027, quando bisognerà individuare il candidato Sindaco.
E Fratelli d’Italia vorrà giocarsi tutte le sue carte ed i suoi potenziali candidati. Non c’è alcun dubbio su questo. Quanto alla Lega, esprime il Sindaco uscente. Lavorerà per la conferma di Mastrangeli. Per tutto il resto c’è Mastercard.