
L'operazione Querqui rivela tante tracce di vernice ancora fresca. L'area Schlein aveva sconsigliato la fuga in avanti. A spingere Conti sono state le dinamiche di Frosinone. A Roma c'è irritazione. Grossi tiene aperta l'opzione Piroli. Loffredi sconfessa la fretta e dà lezioni sui programmi. AVS non sta con Querqui ma solo Europa Verde.
Rischio e vantaggio. Quando si mette la testa fuori dal nascondiglio si ha il vantaggio di essere il primo a partire ma si corre il rischio di finire impallinato dopo i primi metri. È per questo che la scelta del momento in cui tirare fuori la propria candidatura va ponderato con molta cura. Lo sta scoprendo a sue spese Andrea Querqui, candidato sindaco di Ceccano nello scorso fine settimana ed impallinato da tre parti diverse prima di raggiungere la curva subito dopo il rettilineo iniziale.
Fuoco amico. Quello che gli sono arrivate addosso sono tutte raffiche partite da ambienti che invece calcolava potessere essere suoi fedeli alleati.
La freddezza dell’area Schlein

In teoria Andrea Querqui verrà sostenuto da Partito Democratico, Socialisti, Alleanza Verdi – Sinistra, civici di “Progresso Fabraterno” più la civica del sindaco. Ma a questo punto è più corretto dire che ci sono le firme dei rappresentanti di quelle quattro sigle sotto al documento per la candidatura. Il che è cosa ben diversa. (Leggi qui: Querqui va avanti, Piroli non lo segue. Per ora).
Tanto per stare sul concreto: sotto al documento della candidatura c’è la firma del Segretario cittadino Pd Giulio Conti ma il Partito Democratico non ha deciso di appoggiare Querqui. Anzi. L’area che fa riferimento al Segretario nazionale Elly Schlein aveva sconsigliato in ogni modo la fuga in avanti compiuta da Querqui lo scorso fine settimana. La freddezza manifestata sin da subito dall’area si è trasformata con il passare delle ore in gelo.
Tutte le manovre sull’asse Ceccano – Frosinone

Tutto ruota intorno al nome di Emanuela Piroli e poi quello di Danilo Grossi. Lei è stata Segretario Pd di Ceccano ai tempi di Matteo Renzi, rottamata da quelli che voleva rottamare: la sua gestione finì con un commissriamento. Cinque anni fa si è candidata sindaco: ha aggregato tutto quello che il Pd non è stato capace di attrarre e soprattutto ha ottenuto un migliaio di voti personali in più delle liste che la sostenevano: significa che la candidata è forte ma la squadra era debole.
Sta con Elly Schlein da ben prima che diventasse Segretaria nazionale del Partito ed insieme all’ex consigliere comunale di Frosinone Stefano Pizzutelli è l’elemento di punta dello schieramento in provincia. Una candidatura identitaria della componente può uscire da Ceccano o da Frosinone: per questo il dirigente nazionale Danilo Grossi di Cassino aveva chiesto prudenza a Giulio Conti e di evitare fughe in avanti.

Conti non è di primo pelo. Ha capito di dover agire dopo la levata di scudi avvenuta nei giorni scorsi a Frosinone con le dimissioni di Angelo Pizzutelli da Capogruppo Pd in Consiglio comunale (per dire subito il suo No ad uneventuale operazione su Stefano Pizzutelli). Perchè se l’area Schlein non ottiene la candidatura a Frosinone è chiaro che la reclamerà a Ceccano. Da qui la fuga in avanti.
Ma è stata una rottura. Che già questa mattina era al tavolo regionale dell’area Schlein. Danilo Grossi non ha apprezzato la mossa del Segretario Pd di Ceccano e lo ha fatto presente. Da Roma traspare una certa irritazione: per quanto sta avvenendo per il Congresso provinciale e per le elezioni di Ceccano. La linea tra Marta Bonafoni (Segreteria Schlein) e Daniele Leodori (Area Dem) è trafficata: il dialogo rischia di saltare.
L’artiglieria pesante di Angelino

Angelino Loffredi è un pezzo della storia della Sinistra ciociara. Viene dal glorioso Partito Comunista, quello che formava i suoi quadri facendoli studiare. È stato dirigente del Pci fino al suo scioglimento: per il Partito guidato da Luigi Longo e poi Enrico Berlinguer è stato Consigliere Provinciale di Frosinone nei dieci anni dal 1970 al 1981, consigliere comunale a Ceccano dal 1970 al 1993, ha indossato la fascia di sindaco di Ceccano dal 1981 al 1985. Soprattutto: non è un nostalgico, ha una visione moderna delle cose, possiede una capacità di analisi di rara lucidità.
Oggi sulla testata Uno e Tre ha scritto che
La candidatura a sindaco da parte di Andrea Querqui, sebbene sia accompagnata da tanto clamore mediatico, mi sembra essere stata accolta dai Ceccanesi con indifferenza. Il fatto non mi stupisce!
Non tanto per avere bruciato le tappe o per voler mettere fuori gioco le altre “competitrici” o di essersi auto isolato ma perché la candidatura non è mai stata sostenuta da un confronto diretto e continuo con i cittadini. E nemmeno con le altre forze che si sono battute con determinazione contro la passata amministrazione.
Poche idee e pure confuse

Soprattutto ha messo il dito nella piaga. Da subito, le due paginette con il programma di Andrea Querqui diffuse sabato sono apparse meno di uno svogliato compitino fatto alle Elementari con la fretta di raggiungere gli amici che stanno fuori a giocare con il pallone. Cose concrete da fare? Zero. Angelino Loffredi è stato molto più efficace con una paginetta.
Propone di
- Aprire gli uffici anche il sabato.
- Amministratori che ascoltano direttamente i cittadini in ogni momento, eliminando le liste d’attesa.
- Impegno verso Acea a far rispettare la Convenzione a suo tempo sottoscritta.
- Designazione di un assessore alla trasparenza, in grado di spiegare e commentare quotidianamente a stampa e cittadini quanto avviene: bandi, esiti di gare, concorsi, assunzioni, determinazioni, deliberazioni, progetti e programmi futuri ed altro.
Insomma sapere e vigilare per prevenire, per evitare che sia l’occasione a far diventare l’uomo ladro. Sono gli ultimi fatti accaduti proprio nel Palazzo a ricordarcelo. Non abbassiamo dunque la guardia.
AVS non sta con Querqui

A leggere bene il documento a sostegno di Andrea Querqui si scopre che non c’è la firma di Alleanza Verdi Sinistra. L’autografo messo in calce al documento è solo quello di Europa Verde.
Sinistra Italiana infatti ha messo in chiaro in queste ore di essere ancora impegnata a valutare l’adesione ad una delle coalizioni progressiste che si presenteranno agli elettori la prossima primavera. “Sinistra Italiana sta ancora considerando in maniera autonoma e libera da condizionamenti l’opportunità di partecipare e dare il proprio contributo”.
Un momento. Com’è possibile che tutti gli organi d’informazione abbiano confuso AVS con Europa Verde? Perché nel primo capoverso del documento viene citata Alleanza Verdi Sinistra ma sotto tra le fime c’è solo quella di Europa Verde. Segno anche questo di un’operazione fatta in fretta e senza l’appoggio di tutti.
Dagli altri fronti

Se Sparta piange Atene non ride: anche a destra c’è la concreta possibilità di andare divisi. Stefano Gizzi non ha mai metabolizzato il suo defenestramento da assessore dopo avere espresso le sue opinioni pubblicamente a favore di Vladimir Putin e dell’invasione dell’Ucraina. Sta prendendo le misure ad un progetto che vada a spaccare l’asse di centrodestra e per questo ha incontrato l’avvocato Filippo Misseville, il farmacista Fabrizio Tambucci (nei giorni scorsi a pranzo con l’assessore regionale della Lega Pasquale Ciacciarelli) il professor Mario Sodani (considerato vicino all’operazione centrista che sta costruendo l’ex sindaca Manuela Maliziola). Resta confermata l’indiscrezione dei giorni scorsi sul punto di approdo nel nome di Fabio Giovannone, ex Presidente del Consiglio comunale ed ex delegato al Commercio ed ai Grandi Eventi. (Leggi qui: Querqui va avanti, Piroli non lo segue. Per ora).
Prova a semplificare il quadro il Collettivo 2030, guidato da Filippo Cannizzo con l’ex sindaco Ds Maurizio Cerroni. Hanno avuto una serie di confronti con le consigliere uscenti Emanuela Piroli e Mariangela De Santis.
Proseguono intanto gli incontri di Fratelli d’Italia per fare il punto e cominciare a costruire le liste intorno all’imprenditore Ugo Di Pofi. Perché l’elemento che molti sembrano avere dimenticato è proprio questo: oltre ad un programma ed un candidato sindaco servono le liste ed i candidati Consigliere. Il che non è scontato.