Gaeta, congresso ad alta tensione: volano gli stracci tra FdI e Forza Italia

L'assemblea di Fratelli d'Italia ha riconfermato portavoce Marco Di Vasta che senza peli sulla lingua ha messo in discussione la possibile alleanza con gli azzurri in vista delle prossime elezioni a Gaeta

“Non è possibile invocare il ricompattamento del centrodestra e si privilegiano contestualmente geometrie variabili”: Marco Di Vasta, capogruppo di Fratelli d’Italia al comune di Gaeta, ha atteso due anni per togliersi un fastidioso sassolino che aveva nelle scarpe. L’occasione gliela ha fornita lo svolgimento del Congresso del suo Partito. Che nello scenario di Villa Irlanda l’ha visto confermare coordinatore per acclamazione.

Il pubblico era quello più adatto. Ad ascoltare c’erano il senatore Nicola Calandrini nella veste di Coordinatore provinciale di FdI ed il consigliere regionale Enrico Tiero presidente della commissione Sviluppo Economico. Sono titolari di buona parte delle tessere FdI sul territorio.

Di Vasta ha messo il dito nella piaga. Al comune di Gaeta FdI dal gennaio 2023 è fuori dalla Giunta del sindaco Christian Leccese e dopo due anni di amministrazione “non conosciamo ancora le ragioni” ha detto rivolgendosi a Calandrini e Tiero.

Il caso-Paone

Mario Paone con il sindaco Leccese

“Eppure dall’avvicendamento dell’avvocato Mario Paone (assessore alla Polizia Locale nei primi sei mesi della giunta Leccese ndr) il sindaco ha operato altri sette cambi nell’esecutivo. E FdI, nonostante tutto, è rimasta fuori senza una plausibile motivazione politica”, ha aggiunto Di Vasta. Che forse c’è. O almeno. L’avvocato Paone ricevette la revoca dell’incarico ad un mese dalle elezioni Regionali. Secondo voci, mai smentite, quell’ordine di mettere fuori l’assessore di FdI sarebbe partito direttamente dall’ex sindaco Cosimino Mitrano per lanciare un segnale politico al candidato al Consiglio Regionale Enrico Tiero di FdI.

Il motivo? Aveva aperto con l’aiuto della famiglia Di Vasta, nel cuore del quartiere medioevale di una Gaeta completamente azzurra berlusconiana, un point elettorale. Logico che il candidato dei Fratelli d’Italia cercasse preferenze e consensi anche a Gaeta nonostante fosse un feudo di Forza Italia. Altrettanto logico che per evitare di lasciare uno strumento di consenso in mano ad un avversario, sia stata ritirata la delega. O almeno questa è stata la vulgata più accreditata in questi anni.

Di Vasta senza peli sulla lingua

Marco Di Vasta ha messo al centro del dibattito politico quella controversia. Che, se non troverà una soluzione nell’immediato, potrebbe mettere in discussione la forzata alleanza Forza Italia – FdI alle amministrative della primavera 2027.

Nei giorni successivi l’avvicendamento dell’avvocato Paone – ricorda Di Vasta si mobilitarono un po’ tutti. Tant’è che qualcuno, scherzando, mi promise che sarebbero intervenute anche Arianna e Giorgia Meloni. Il Partito è rimasto fuori dalla giunta e non riusciamo sapere il perché. Eppure il futuro sindaco Leccese venne a casa mia, prima delle amministrative 2022, a convincermi di non dar vita allo schieramento autonomo con la Lega. Ora vedo nella sua Segreteria particolare quei candidati che sarebbero dovuti stare in lista. Che dire? Se fossimo andati da soli, il sindaco Leccese non avrebbe vinto le elezioni al primo turno e, chissà, staremmo a raccontare un’altra storia”.

Avviso ai naviganti

Se è vero che con i ‘se’ ed i ma’ non si fa la storia, Di Vasta da tempo è un separato in casa. Non ha approvato gli ultimi Bilanci di previsione del Comune di Gaeta, abbandona le sedute consiliari quando si tratta di approvare gli insidiosissimi progetti di finanza per il rinnovo delle concessioni demaniali marittime agli stabilimenti balneari e, quando può, piazza anche qualche interrogazione a risposta sulla situazione di degrado e di abbandono in cui versano gli alloggi popolari in località “Mazzamareglie”.

“Dobbiamo prendere atto che il centrodestra a Gaeta non esiste – ha aggiunto il riconfermato portavoce cittadino di FdI – E il mio Partito deve capire, alla luce di questo perdurante atteggiamento ostile, che è necessario verificare la possibilità di percorrere altre strade in futuro. Anche dando vita ad uno schieramento civico di centro destra. Non vedo perché non dovremmo verificare altre opzioni”. Della serie: voi non ci avete voluto, noi ci organizziamo in modo diverso.

Il messaggio di Tiero

Enrico Tiero

Il consigliere regionale Enrico Tiero ha tentato di perorare la causa del possibile ritorno nella giunta Leccese dell’avvocato Mario Paone. Ma ha dovuto prendere atto della ferma chiusura di Forza Italia. Niente da fare.

Sulla questione incidono anche gli equilibri interni tra le diverse componenti FdI. Un esempio spiega meglio di mille parole: al Congresso non si sono visti gli assessori regionali al Bilancio Giancarlo Righini ed al Turismo Elena Palazzo. Qualcuno li attendeva a Villa Irlanda ma hanno “preferito” essere ospiti del consigliere regionale di Forza Italia Cosimino Mitrano e del sindaco Christian Leccese partecipando presso il Palazzo Cardinal de Vio ad una tavola rotonda sui percorsi gastronomici dedicati al Giubileo.

Enrico Tiero ha sintetizzato dicendo che “Nel corso dell’assemblea, gli invitati hanno evidenziato la situazione di incertezze e divisioni che ha caratterizzato il centrodestra in città negli ultimi mesi, sottolineando le difficoltà politiche locali. Fratelli d’Italia, ancora estromessa dalla giunta dopo le recenti elezioni regionali, ha comunque mantenuto fede all’impegno preso con gli elettori di centrodestra”.

Ha detto Tiero che “Nonostante l’estromissione del proprio assessore della giunta, il Partito è rimasto per due anni in maggioranza con gli alleati, continuando a lavorare nell’interesse della città e dei suoi cittadini. Tuttavia, durante il Congresso, il Partito ha preso atto delle crescenti preoccupazioni espresse dai suoi iscritti, simpatizzanti e sostenitori, che hanno chiesto chiarimenti sul futuro del Partito a livello locale“.

Il nuovo coordinamento

Nicola Calandrini

L’elezione di Di Vasta a portavoce di Fdi è stata seguita dal rinnovo del coordinamento comunale del partito. Vi fanno parte Mario e Gabriele Paone, Damiano Spinosa e Davide Tomei. Il riconfermato coordinamento si è riservato di eleggere in maniera fiduciaria altri due componenti. Uno dei quali sarà senz’altro Antonio Strozza, ex consigliere comunale di aria socialista e futuro protagonista della prossima campagna elettorale al comune di Gaeta