Gaeta, la maggioranza scricchiola sugli stabilimenti balnerari

Il consiglio comunale ha approvato 8 progetti di finanza relativi alle concessioni delle spiagge ma non sono mancate polemiche e fibrillazioni. Quattro esponenti della coalizione del sindaco Leccese hanno disertato la seduta. Opposizioni all'attacco

Gli stabilimenti balneari rappresentano da sempre il principale asset economico di Gaeta. Il rinnovo delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative sta cominciando ad incrinare la coalizione costruita intorno al sindaco Cristian Leccese dal suo predecessore ora consigliere regionale Cosimo Mitrano.

La conferma è arrivata dal Consiglio comunale che l’altra sera ha approvato con i soli voti della maggioranza di centrodestra 8 progetti di finanza. Sono previsti dal nuovo codice degli appalti: permettono ai proponenti di lanciare una sorta di “Opa” per diventare concessionari nei prossimi vent’anni. A condizione che il promotore del project financing realizzi opere compensative per la città.

Si tratta di interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana e finanche nel welfare e nell’edilizia scolastica,

La maggioranza perde pezzi

Pina Rosato

In quello che doveva essere l’appuntamento consiliare più importante dall’inizio del suo primo mandato (iniziato a giugno 2022), il sindaco Cristian Leccese non è riuscito a serrate le fila della maggioranza. La coalizione non ha brillato per compattezza. Cosimo Mitrano in dieci anni di mandato non ha mai avuto mai problemi di numeri: fondamentalmente ora non li ha neppure Leccese perché può contare su una maggioranza di 14 consiglieri su 17. Ma qualcosa di rilevante è avvenuto nella seduta consiliare di mercoledì

Lo ha capito lo stesso sindaco: sulle delibere più importanti giunte in Consiglio dopo due anni e mezzo di mandato quattro Consiglieri di maggioranza hanno deciso di stare lontani dal palazzo di piazza XIX Maggio. Assenti politicamente ingiustificati. E non si tratta di esponenti di seconda o di terza fascia ma di Consiglieri che contano tanto nella coalizione.

Non c’era l’ex presidente del consiglio comunale, l’ex Pd Pina Rosato. Eppure venerdì scorso aveva convocato e presieduto la commissione Urbanistica sui progetti di finanza. “Non ero l’unica assente – ha ribadito nel pomeriggio la Rosato. – So bene che alcuni preferiscono nascondersi dietro le assenze dei vari componenti della maggioranza — la mia, tra l’altro, dovuta a motivi di salute — per paura o incapacità di esporre le proprie idee e osservazioni critiche. Personalmente preferisco argomentare le mie dichiarazioni di voto con osservazioni e spunti di riflessione, diversamente da chi tace e poi spettegola in altre sedi”.

A destra Marco Di Vasta

Mancava anche il capogruppo di “Gaeta Tricolore – Fratelli d’ItaliaMarco Di Vasta, orgoglioso da tempo di essere un separato in casa nella maggioranza di centrodestra. Le sue apparizioni in Aula consiliare sono fugaci e dipendono dagli argomenti all’ordine del giorno.

Le assenze che hanno destato sorpresa hanno riguardato due fedelissimi del sindaco Leccese. La prima è stata la consigliera Paola Guglietta, la seconda Pompeo Constabile, unico eletto nella lista “Lab32” .

Materia spinosa

Che succede allora? L’importanza dell’argomento non ha aiutato. Tra diffide, ricorsi al Tar, richieste di risarcimento danni ed il perdurante interessamento dell’Agcm (Autorità nazionale di garanzia sul mercato) che da mesi contesta la procedura seguita dall’amministrazione comunale di Gaeta sulla futura gestione degli stabilimenti balneari.

Il Consiglio mercoledì ha preso atto della ‘scalata’ agli stabilimenti balneari Oriente, La Perla, Sirio, Viareggio, Luna Rossa, Serapide, Lido Lido per quanto riguarda il litorale di Serapo. Ed al lido Ariana nell’omonima spiaggia. La lista iniziale comprendeva anche un nono stabilimento balneare di Serapo, il Cab ma al termine di una delle tante sospensioni chieste dal sindaco, il punto che lo riguardava è stato ritirato in attesa dell’esito di un ricorso al Tar che sarà discusso l’11 marzo.

Davide Speringo, presidente del consiglio comunale di Gaeta

Che la situazione fosse divenuta pesante nella maggioranza consiliare lo ha capito lo stesso sindaco Leccese che ha dovuto chiedere diverse sospensioni. Sarebbero dovute durare – come sollecitato – mezz’ora. Invece si sono protratte per l’intero pomeriggio. Con un altro elemento politicamente di insofferenza: i Progetti di Finanza, ritenuti validi dalla ripartizione Urbanistica del Comune, sono stati approvati con soli 8 voti della maggioranza. Sarebbero potuti essere nove ma il presidente d’aula Davide Speringo si è astenuto esattamente come fece il 24 agosto quando il Consiglio aveva approvato i primi project financing.

La difesa di Leccese

Cristian Leccese

Il sindaco giustifica i timori dei suoi. Lo fa ricordando che “Purtroppo in Italia sul problema perdura una confusione giurisprudenziale e normativa”. Effettivamente il Tar della Liguria recentemente ha detto no alla proroga fino al 2027 delle deroghe delle concessioni balneari decisa dal governo Meloni. Bocciata perché “non c’è niente di scritto tra l’Italia e l’Ue” che preveda sulla proroga.

Per Leccese “Un’amministrazione pubblica deve sempre pronunciarsi sull’interesse pubblico e, convinti dell’applicazione del partneriato privato, devo sottolineare come l’Agcm, checché se ne dica, nelle varie interlocuzioni istituzionali ci ha fatto i complimenti perché le soluzioni presentate e vagliate dagli uffici garantiscono sia il Comune che la tradizione e la storicità dell’imprenditoria del settore”.

Le critiche dell’opposizione

Emiliano Scinicariello

La maggioranza gaetana ha avuto una crisi di nervi quando il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello ha letto e commentato un documento di otto cartelle. Ha elencato una serie di criticità procedurali sull’approvazione dei Progetti di Finanza. In primis sostiene che il rilancio delle concessioni deve caratterizzarsi attraverso lo svolgimento di una vera e propria gara d’appalto. Ha eccepito sulla competenza (la Giunta e non il consiglio) e “l’eccessivo potere decisionale assegnato al dirigente del settore che alla fine ha assunto decisioni politiche”.

Anche per gli altri due consiglieri comunali di opposizione Franco De Angelis e Sabina Mitrano la scelta dei project financing rappresenta una pietra tombale sul futuro economico-occupazionale dell’imprenditoria locale che opera nel settore balneare. “Una parte di essa rischia seriamente di sparire, al di là dei propri meriti o demeriti in un meccanismo selettivo che nulla ha di concorrenziale. Forse il dialogo con le minoranze consiliari ed un dibattito aperto in città, nell’interesse di tutti, cittadini ed imprenditori, avrebbe aiutato ad evitare tutto ciò”.

Le minoranze hanno lanciato sospetti sulla effettiva concorrenza. Le sue perplessità si basano su una serie di punti in comune nei vari progetti.

Comunisti, comunisti, comunisti

Massimo Magliozzi

A stemperare i toni è stato l’ex sindaco Massimo Magliozzi che ha richiamato in Aula consiliare un cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi. Rivolgendosi ai consiglieri De Angelis e Scinicariello ha tuonato “Voi siete i soliti comunisti, comunisti, comunisti…”.

De Angelis ha risposto grazie “per il complimento”.

Il capogruppo Dem Scinicariello ha fatto ricorso all’autoironia: “Caro Massimo, vedi che si è fatto tardi. Siamo qui da questa mattina. I miei bambini, ora un po’ cresciutelli, attendono il loro papà bolscevico e affamato”. Risate. Almeno un po’ di leggerezza su un Consiglio così serioso.