Gaeta, Leccese punta sull’usato sicuro tra critiche trasversali e malumori

Con la "benedizione politica" del consigliere regionale Cosimo Mitrano, il sindaco richiama Felice D'Argenzio e gli affida le deleghe al ciclo dei rifiuti e al verde pubblico lasciate da Luca Gallinaro. Non mancano le polemiche sul metodo di scelta e sulla gestione del caso esploso dopo il congresso di Forza Italia

La sua mission ideologica l’ha portato ad essere, da sempre, l’ambientalista per antonomasia del centrodestra di Gaeta: perché “non è vero che l’ambientalismo è una proprietà privata della Sinistra. Storico dirigente 66enne della Camera di Commercio di Latina Frosinone e responsabile dei settori Turismo ed Economia del mare dell’azienda speciale “InforMare”, Felice D’Argenzio venerdì mattina prima di salire al primo piano del comune di Gaeta per firmare l’accettazione delle deleghe al Ciclo dei Rifiuti e alla Gestione del Verde Pubblico, è stato invitato dal consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco Cosimino Mitrano a consumare “l’ennesimo caffè della mattina” nella zona più blindata di Gaeta, il retro del Bar Platani.

Lì, alla presenza del sindaco Cristian Leccese, D’Argenzio è stato sollecitato a mettere una toppa dopo la restituzione delle due deleghe (strategiche per una città turistica come Gaeta) da parte dell’assessore Luca Gallinaro. Ufficialmente per motivi professionali ma probabilmente conseguenza del congresso comunale di Forza Italia che non ha nominato il fratello Giuseppe come coordinatore. (Leggi qui: Gaeta, troppi… Gallinaro a cantare: Luca fa un mezzo passo indietro).

La terza volta di D’Argenzio

Felice D’Argenzio

“Come facevo a dire di no? – si è interrogato D’Argenzio – mi è stato chiesto questo sacrificio e, nei limiti dei miei già gravosi impegni professionali, farà il massimo nell’interesse della città”. Al neo delegato non va giù l’etichetta di essere un rincalzo. Ma i fatti, politico-amministrativi, dicono leggermente il contrario. Tutti si ricordano di lui quando vanno effettuate in corsa delle sostituzioni o vanno esperiti necessari accorgimenti per un miglior funzionamento della squadra di governo. E’ la terza volta infatti che D’Argenzio è stato investito dello spinosissimo ciclo dei rifiuti: una sorta di riserva della Repubblica. Al comune di Gaeta già si occupava delle deleghe alla Transizione Ecologica, all’Economia del Mare ed ai Rapporti con l’Associazione “Borghi più belli d’Italia”

Luca Gallinaro

Era stato assessore al ramo nel 2002 e nel giugno 2019 quando venne nominato rispettivamente dai sindaci Massimo Magliozzi e Cosimo Mitrano.

Se potesse tornare indietro D’Argenzio declinerebbe la proposta fattagli sei anni fa: un mese dopo l’ingresso nella seconda amministrazione Mitrano approvò in Giunta la variante al Prg per la nuova destinazione urbanistica del piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta. Che, venduto nel frattempo dall’ex Consorzio Industriale del sud pontino alla neonata società “Cavour Immobiliare”, fu trasformato da zona “S” (scuola e servizi) ad area di sosta a 300 metri in linea d’aria dalla spiaggia di Serapo. Per quel voto D’Argenzio finì indagato ed ora si sta difendendo come imputato davanti il Tribunale di Cassino.

Il cambio di rotta

Cristian Leccese e Cosimo Mitrano

Il ritorno di D’Argenzio rappresenta, dopo quasi tre anni di mandato della Giunta Leccese, un cambio di rotta nella scelta degli assessori. Sinora ci sono stati ben otto avvicendamenti nell’esecutivo monocolore di Forza Italia. E per volere del consigliere regionale Cosimino Mitrano, i neo assessori sono stati “pescati“ nella robusta coalizione che ha consentito di vincere le amministrative del giugno 2022. Ora il principio della rotazione e della compartecipazione all’azione amministrativa anche dei candidati non eletti al consiglio comunale ma trasformati in assessori vive una fase di pausa. Ma D’Argenzio è D’Argenzio

Il senatore Claudio Fazzone

Chi invece rischia di non rispondere a pieno alle aspettative è il sindaco Cristian Leccese. Al punto che lo stesso coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Claudio Fazzone, lo ha platealmente rimbrottato. Lo ha fatto sabato scorso in occasione del congresso comunale di Forza Italia. A fare il resto, dopo il quasi abbandono dell’assessore Gallinaro (potrebbe restituire le deleghe al bilancio e alla programmazione economico finanziaria tra meno di un mese dopo l’approvazione del conto consuntivo 2024), è stato l’ex sindaco Mitrano. Avendo in mano il termometro e potendo verificare lo stato di salute della coalizione Leccese, ha optato per l’”usato sicuro” sulla gestione futura di un servizio, quello dei rifiuti, che per una città che vive di turismo è fondamentale.

Critiche al sindaco Leccese

Si cambia registro, dunque, nella scelta degli assessori al comune di Gaeta. Dove la gestione delle parziali dimissioni dell’assessore Gallinaro è stata criticata da diversi esponenti della maggioranza. Il sindaco Leccese è stato tacciato di debolezza nei confronti del secondo dei tre fratelli Gallinaro. Per la sua maggioranza avrebbe dovuto chiedere a Luca di restare al suo posto conservando le deleghe conferitegli qualche mese fa piuttosto che restituire solo quelle diventate, in prossimità dell’inizio della stagione turistica “un problema” con i risvolti di natura elettorale

Franco De Angelis

E così che è arrivato sui social il commento velenoso del consigliere comunale di opposizione e presidente della commissione “Controllo e Garanzia” del comune di Gaeta. “Nel 2022 Cristian Leccese, appoggiato da otto liste, vinse le elezioni con il 65% dei voti” ha commentato il consigliere Franco De Angelis. “A distanza di tre anni, in seguito alla restituzione da parte dell’assessore Luca Gallinaro della sola scomoda delega all’Ambiente, è ricorso ad un delegato esterno alla maggioranza. L’ha cercato al di fuori dei 128 candidati che l’hanno sostenuto nel 2022 (nessuno di loro era all’altezza dell’incarico?). E trovandolo tra gli esperti della Prima Repubblica, possiamo dire che politicamente Leccese è arrivato alla canna del gas”.

D’Argenzio tira dritto: potenziare la differenziata

Il neo delegato D’Argenzio vuole tirare dritto pensando di dare una continuità all’azione amministrativa dei suoi due predecessori, Diego Santoro e Luca Gallinaro.
Come? Diversificando la gestione della raccolta differenziata che intende rendere più funzionale, migliorandola, attraverso immediate campagne di sensibilizzazione. D’Argenzio al ciclo dei rifiuti intende apportare l’istituto della premialità: paghi in base a quanto butti, una sorta di tariffa puntuale. E in quest’ottica ha annunciato il via ad una serie di incontri con i cittadini, i condomini e le principali associazioni dei consumatori.

La raccolta differenziata

“La raccolta differenziata a Gaeta è un dovere, impone un maggiore senso di responsabilità. E – secondo D’Argenzio va accompagnata da una premialità in termini di una defiscalizzazione circa il costo del servizio. Ho consapevolezza del carico che questa nomina comporta. Mi metterò a disposizione di quanti vorranno collaborare, per raggiungere gli obiettivi di mandato nell’esclusivo interesse della nostra città”.

Il sindaco Leccese ha augurato buon lavoro a D’Argenzio: “Certo che svolgerà il suo incarico con impegno e grande professionalità. Forte di una notevole esperienza assunta nel settore”.