Il Partito Democratico si ricompatta. A Gaeta unisce tutta l'opposizione e realizza il secondo Gruppo più numeroso in provincia di Latina. La medizione di Scinicariello. E la manovra in atto a Formia. Anche lì qualcosa si sta muovendo
Tempo di Pace per il Partito Democratico di Gaeta: tempo di seppellire l’ascia di guerra. Tempo di dimenticare le follie che alle scorse Comunali di giugno 2022 hanno generato una ulteriore scissione dell’atomo del centrosinistra e consegnato una vittoria facile al centrodestra.
Non sa se ringraziare Babbo Natale, Papà Gelo o Gesù Bambino il Segretario provinciale Pd di Latina Omar Sarubbo di fronte ad un autentico miracolo politico trovato sotto l’albero addobbato nel Circolo di Gaeta. In poco meno di una settimana il Gruppo consiliare Dem ha triplicato la sua composizione numerica monopolizzando, di fatto, quella che è l’opposizione al sindaco Cristian Leccese. Che sempre una maggioranza dalle dimensioni bulgare può schierare: 14 Consiglieri a 3.
L’ora dell’Unità
Il tesseramento in scadenza il 31 dicembre ha suggellato il ricompattamento delle minoranze. Erano uscite con le ossa rotta in occasione del voto amministrativo del 12 e 13 giugno di due anni fa. Si erano divise in tre liste: il sospetto ancora oggi rimane che fossero consapevoli di non poter competere ed allora ognuno abbia giocato a centrare la propria personale elezione al costo di massacrare il concetto di unità.
Il merito indiscutibile del riavvicinamento di Natale è del capogruppo consiliare Pd Emiliano Sciniscariello. È lui ad avere portato avanti per mesi un’opera di mediazione: fino a convincere gli altri due rappresentanti della minoranza ad abbandare le vesti delle rispettive liste civiche per indossare la maglietta del Pd. A raggiungerlo sono stati così il presidente della commissione “Controllo e garanzia” del Comune Franco De Angelis e l’ex candidato a sindaco Sabina Mitrano.
Un risultato per nulla scontato. Perché le divisioni elettorali del 2022 sono figlie di quelle maturate già nel 2012. Ed insieme hanno restituito un Pd letteralmente balcanizzato. (Leggi qui: Gaeta, il Pd schiera il simbolo con Sabina Mitrano).
La strada in discesa
Il tesseramento al Pd del consigliere De Angelis è stato meno complicato del previsto. A favorirlo sono stati due fattori. Il primo: De Angelis è da anni un dirigente nazionale di Demos, il cui leader nazionale Paolo Ciani è il vice capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati. Il secondo: Sciniscariello e De Angelis all’indomani dell’ultimo voto amministrativo hanno avviato una consolidata azione di pressing nei confronti dell’amministrazione Leccese permettendo alla risicata minoranza di vestire i panni di Davide contro il gigante Golia.
Scinicariello ha dovuto sudare invece le proverbiali sette camice per formalizzare il tesseramento di Sabina Mitrano. Era stata l’assoluta sorpresa alle amministrative del giugno 2022 quando conquistò, in qualità di candidata a sindaco, un interessante 18,75% dei voti (2123 preferenze personali). Molti più di quanti ne avevano racimolate le sue liste: Pd ( 5,86% pari a 639 voti), “Gaeta Comunità di valore” (3,52%-384) ed Euroipa Verde (3.31%-368).
I vertici locali e provinciali dei Dem hanno sperato a lungo che la professoressa Mitrano ricambiasse il sostegno garantitole in prima persona dal compianto segretario regionale Bruno Astorre con l’adesione al Pd. L’interessata ha sempre sostenuto come i “tempi non fossero maturi”. Il tesseramento del consigliere De Angelis alla vigilia di Natale ha accelerato i tempi e la docente di lettere per evitare di rimanere vittima di un preoccupante isolamento politico in Consiglio comunale è stata costretta a rompere gli indugi.
Il ruolo di Conte ed il valore di Sabina
A fare il resto è stato sabato il segretario del Pd di Gaeta Gianluca Conte. Lo ha fatto con un post pubblicato sui social che ha avuto un solo vero destinatario, l’ex candidata a sindaco dei Dem. Le ha scritto: ”Ricordiamo a tutte e a tutti che è possibile tesserarsi al Partito Democratico sino al 31 dicembre. Dalle ore 11 alle 13 di domani 29 dicembre sarà possibile iscriversi o rinnovare la tessera presso la sede dell’associazione “La piazza” in ville delle Sirene. In alternativa ci si può tesserare on line seguendo il link inserito tra i commenti”.
Sabina Mitrano domenica mattina ha risposto all’appello preferendo togliersi da una situazione di potenziale imbarazzo. Una mossa con cui consolidare oltremodo l’asse venutosi iniziato a creare dal capogruppo Scinicariello e dal consigliere De Angelis.
“Sabina fu nominata 14 anni fa assessore in un’amministrazione di centrodestra. E come assessore, a distanza di 14 anni, ancora stanno cercando qualcuno che valga almeno la sua metà. Appena 2 anni e mezzo fa – ha commentato Scinicariello – è stata candidata Sindaco per una coalizione che aveva anche le liste del Partito Democratico e di Europa Verde. Insomma… anche in questo caso non lo vedrei un atto di incoerenza, quanto piuttosto di logica conseguenza”.
Però Sabina Mitrano un’anomalia la rappresenta, in questo marasma politico gaetano “poiché a differenza di chi ha preferito cambiare opinione e bandiera, gettandosi tra le braccia dei vincenti, ha preferito accettare sfide più impegnative. E con minori possibilità di successo. Una bella differenza direi”.
La pietra sul passato
È un attacco a tre punte quello che Scinicariello punta ad allestire nelle file del Pd di Gaeta, Franco De Angelis in questi anni di opposizione è stato minuzioso, costante e senza sconti. La sua decisone di tesserarsi al Pd mette una pietra sopra alla rotturaa avvenuta con il Partito in occasione delle scorse Comunali. Quella volta la Segreteria provinciale aveva detto No a De Angelis preferendo affidare il simbolo alla professoressa Mitrano. L’esponente di Demos invece stava con il candidato a sindaco Silvio D’Amante, l’ultimo di centrosinistra a Gaeta: venne eletto oltre 20 anni fa. A causa di quel grande rifiuto, D’Amante non ha voluto più saperne del Pd.
Ora a tentare di ricucire anchr questo rapporto è lo stesso Scinicariello. L’occasione ufficiale potrebbe essere la conferenza stampa che, subito dopo le festività Natalizie, terrà a Gaeta il segretario provinciale uscente Dem Omar Sarubbo per presentare gli “acquisti” De Angelis e Mitrano. Per comprenderne la portata: Gaeta è una città strategica sul piano politico provinciale, con questa operazione schiera il secondo Gruppo consiliare più numeroso in provincia di Latina, superato solo da quello del Capoluogo.
“Spero che si tesseri anche Silvio – ha commentato il capogruppo Scinicariello – Sarebbe fondamentale la sua presenza”. Con una gratificazione all’orizzonte: la Presidenza del Partito per svolgere simbolicamente il compito di “padre nobile” di una forza politica che in vista delle elezioni amministrative del 2027 non vuole recitare un ruolo di secondo piano.
Tris anche a Formia?
Diplomazie al lavoro anche per ricucire un’altra diaspora esistente nel Partito Democratico: nel vicino comune di Formia. Il capogruppo della lista “Guardare Oltre” (e moglie del quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo) Imma Arnone alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 sostenne la candidatura a primo cittadino dell’infettivologo Amato La Mura. Il Pd ufficiale fece altre scelte puntando sul giovane farmacista Luca Magliozzi, poi eletto in consiglio comunale insieme al figlio d’arte Alessandro Carta.
Imma Arnone domenica ha annunciato che formalizzerà, dopo alcuni anni, la sua iscrizione al Partito Democratico. Non ha voluto aggiungere altro sulle garanzie che avrebbe chiesto (o almeno) per formalizzare la nascita di un gruppo consiliare unico del Pd nel consiglio comunale di Formia.
“Mettere il carro davanti a buoi – si è limitata a dire la dottoressa Arnone – diventerebbe un tentativo maldestro che il centro sinistra non può compiere al cospetto della disastrosa amministrazione del sindaco Taddeo”.