
Intanto "Primavera" studentesca piazza un colpo da maestro e torna ad essere la prima associazione dell'ateneo della Città Martire
Una manciata di voti. Tanto è mancato alle associazioni studentesche dell’Università di Cassino per rompere il monopolio romano negli organi centrali della rappresentanza universitaria italiana e regionale.
Ma il solo fatto di essere stati in partita, di aver seminato sulla tortuosa strada del voto intere realtà capitoline e laziali, è di per se già un segno tangibile di come in questi anni Primavera Studentesca e Guardiani University siano stati capaci di proiettarsi al di là dei confini della provincia di Frosinone e sedersi con pari dignità nei tavoli che contano.
Derby cassinate, Cardillo Stagno eletta a DiscoLazio

Nella tornata elettorale dello scorso fine settimana, dove si è votato per il rinnovo degli organi della DiscoLazio (l’ente che si occupa di borse di studio e residenze universitarie) e del Consiglio nazionale degli studenti universitari (il piccolo parlamento studentesco che ha sede nel Ministero dell’Università e si interfaccia direttamente il ministro in persona), è successo di tutto. A cominciare dal derby interno ad Unicas, dove Primavera è riuscita con un colpo da maestro a ribaltare i risultati delle elezioni interne di due mesi fa tornando ad essere la prima associazione universitaria. Il dato parla chiaro: 758 voti contro i 676 dei Guardiani. (Leggi qui: Organi regionali e nazionali: studenti Unicas in partita per tutte le cariche).
Quasi cento voti di differenza, gli stessi che a marzo consentirono proprio a quest’ultimi di vincere le elezioni per il cda e il senato accademico. E che adesso, invece, hanno consentito l’elezione di Michela Cardillo Stagno (Primavera) nella Consulta regionale DiscoLazio.
L’orgoglio di “Primavera”

“Questa vittoria non è solo elettorale, ma è la dimostrazione che Primavera c’è ed è tornata”, afferma Antonio Rossi, presidente di Primavera. “Un risultato importante che arriva dopo la sconfitta alle elezioni interne di marzo – ribadisce – e che adesso siamo riusciti a ribaltare. Gli studenti ci hanno dato fiducia proprio in un organo dobbiamo l’opportunità di fare la differenza, il tutto restando noi stessi e portando avanti un serio programma di idee condiviso dalla comunità studentesca. Adesso ci aspetta un lavoro serio all’interno di questo importante organo, sulla scia di quanto concretizzato in questi sei anni che ci hanno visti protagonisti”.
Il trionfo di Cardillo Stagno, attuale senatrice accademica, nella Consulta regionale compensa in parte l’amarezza per la mancata elezione nel Cda di DiscoLazio, l’organo che presiede e gestisce l’importante ente della Regione Lazio.
La cordata con Roma

Primavera aveva costruito una cordata elettorale insieme ad altre importanti realtà progressiste e universitarie romane, perdendo di corto muso contro la coalizione uscente. Mai nessuno fino ad ora era riuscito a ricucire di così tanto il distacco con il primo degli eletti.
Venendo ai Guardiani, anche loro hanno mancato l’elezione del senatore accademico Luigi Lomastro al Cnsu per poche centinaia di voti, che in un collegio che abbraccia tutta l’Italia centrale si traduce in poca roba. A pesare è stata soprattutto la scarsa affermazione della coalizione nelle realtà romane, che, ancora una volta, si dimostrano enormemente ostative per le piccole realtà universitarie come Cassino.