I disagi dei pendolari in Regione: tanto pessimismo e poche speranze

Giovedì ennesimo incontro sui cronici problemi della linea ferroviaria Roma-Cassino. In Commissione lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti sono stati convocati l'assessore Ghera, i responsabili di Trenitalia e Ferrovie e i rappresentanti degli utenti. Ma il rischio di un altro flop è forte. La partita del sindaco Mastrangeli

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

L’appuntamento è scritto in agenda per giovedì 27 marzo: alle ore 13:00, presso la sala Latini della Regione Lazio. La seduta della VI Commissione regionale – Lavori Pubblici e Trasporti si terrà lì. All’ordine del giorno c’è l’audizione per discutere dei “Disagi dei pendolari della linea ferroviaria Roma-Cassino”.

Un film che in Regione hanno visto e rivisto centinaia di volte. E tutti conoscono già il finale. Il Presidente della Commissione Cosimo Mitrano di Gaeta ha invitato l’assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Ghera; e con lui anche i responsabili di Trenitalia Spa; delle Ferrovie dello Stato; di Rete ferroviaria italiana SpA; e ovviamente il Comitato pendolari Roma-Cassino.

Si tratta della ennesima audizione che verrà celebrata a Via della Pisana, per affrontare il problema dei pendolari ciociari che devono recarsi a Roma per lavoro o per studio.

Un esercito in viaggio

Un treno in partenza (Foto: Andrea Giannetti © Imagoeconomica)

Di quanti pendolari parliamo? Tanti, anzi tantissimi. Quelli che ogni giorno, dalle prime ore del mattino e con ogni condizione atmosferica arrivano alla stazione di Cassino o quella di Frosinone per raggiungere la Capitale. Ce ne sono di ogni categoria: lavoratori, studenti, pensionati costretti a raggiungere la Capitale per effettuare viste mediche.

È una specie di videogioco, apprezzatissimo dai millenians  “The Last of Us” dove il finale non è mai lo stesso ed è sempre assolutamente imprevedibile. La puntualità dei treni regionali non è in alcun modo garantita, ma le emozioni e la suspense, quelle sono assicurate. Praticamente ogni giorno. Se mancano all’andata, ci sono sicuramente al ritorno. Basta poco. Chi utilizza i treni regionali non sa mai cosa può accadere lungo il viaggio. Se un ritardo, un guasto tecnico, uno sciopero, un calo di corrente, un animale di grossa taglia sui binari, un transito dell’alta velocità. La casistica è infinita.

Il rischio di un altro buco nell’acqua

La Commissione regionale trasporti

L’audizione in Consiglio regionale di giovedi con i vertici di Trenitalia / Ferrovie, con l’assessore ai trasporti e il Comitato Cassino – Roma, pur importante rischia però di essere l’ennesimo tavolo istituzionale che non produce mai alcun risultato tangibile. All’Ikea forse ne fanno di meno: ne sono stati celebrati a decine negli anni e con qualsiasi amministrazione regionale: di destra, di sinistra e di centro. Risultati: zero carbonella.

Il problema dei pendolari di Frosinone che utilizzano la tratta ferrovia FL6 Cassino-Frosinone-Roma è rilevabile consultando il sito di Trenitalia. Basta osservare gli orari dei treni che partono da Frosinone per arrivare a Termini di una qualsiasi giornata lavorativa. Prendiamo ad esempio la mattina, quando bisogna stare a Roma in un tempo ragionevole per timbrare il cartellino di lavoro  o per seguire una lezione universitaria. 

Ipotizzando la fascia oraria dalle 5 alle 8, quella degli studenti e dei lavoratori, dal Capoluogo partono 10 treni:

Vediamo quali:

Orario
Partenza
TipoTempo
Percorrenza
Arrivo
a Termini
5:00Regionale1h 30 min6:30
5:41Regionale1h 18 min6:59
6:00Regionale1h 13 min7:13
6:11Regionale1h 41 min7:41
6:37Frecciarossa38 min7:15
6:46Regionale Veloce1h 02 min7:48
6:51Regionale1h 22 min8:13
7:05Regionale1h 15 min8:20
7:45Regionale1h 03 min8:48
8:00Regionale1h 27 min9:27

Si tratta di un Frecciarossa che ha un costo insostenibile per chi viaggia tutti i giorni, un Regionale Veloce ed otto treni regionali. La ciccia del problema sta tutta qui: nei treni regionali normali e nella infinita serie di ritardi che accumulano. La stragrande maggioranza dei pendolari ciociari utilizza questi tipologia di treni, che impiegano tutti abbandonatamente più di 1 ora per arrivare da Frosinone e Roma.

La partita di Mastrangeli

Il sindaco Riccardo Mastrangeli

In questo perimetro si sta giocando la partita dei trasporti ferroviari il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. Nell’incontro tenutosi alcuni giorni fa con l’assessore regionale Fabrizio Ghera ed i rappresentati di Trenitalia/RFI, Mastrangeli si è fatto interprete delle determinazioni del Consiglio Comunale del Capoluogo. Ha chiesto espressamente di valutare la possibilità di aumentare il numero dei collegamenti ferroviari diretti tra Frosinone e Roma: senza fermate intermedie.

La possibilità di usufruire di più treni per raggiungere la stazione di Roma Termini in poco meno di un’ora, infatti, costituirebbe una risposta concreta alle esigenze dei tanti pendolari che utilizzano la stazione di Frosinone per motivi di studio o lavoro. Come è stato rilevato sopra, al momento per Roma c’è un solo treno regionale veloce (quello delle 6.46)  che impiega all’incirca 1 ora per arrivare a Termini. Salvo complicazioni ovviamente.

Se Mastrangeli dovesse veramente ottenere da Trenitalia/RFI il potenziamento, quindi più treni che arrivano a Termini in meno di 1 ora e, soprattutto, l’efficientamento dei collegamenti con e dalla capitale, impresa oggettivamente assimilabile ad un miracolo, i pendolari non solo lo voterebbero, ma realizzerebbero anche un busto marmoreo del Sindaco con tanto di fascia tricolore da erigere, ad imperitura memoria, all’ingresso della Stazione di Frosinone.