I miei primi 500 giorni: Santovincenzo si dà il pedigree di vero oppositore

L'inaugurazione del nuovo locale cittadino di LiberAnagni come occasione per scoprire tutti i punti dolenti di maggioranza ed opposizione dem

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Non lascia. Al contrario: rilancia e raddoppia. Ribadendo di essere l’unico vero esponente dell’opposizione. Anzi di essere l’unico esponente “vero” del centrosinistra ad Anagni, visto che lui ha conservato lo spirito che aveva spinto ad appoggiarlo, a suo tempo, sia i 5 Stelle che il Partito Democratico. Partiti le cui dirigenze locali invece, attualmente, sembrano essersi allontanate.

Insomma; ad Anagni Luca Santovincenzo va avanti senza macchia e senza paura nel suo ruolo di oppositore (quasi) unico alla giunta Natalia. Anche, ad esempio, creando una nuova sede, in pieno centro cittadino, proprio per ribadire la volontà di continuare ad essere la figura di riferimento dell’anima di centrosinistra cittadina.

Critiche per tutti, da Cardinali al Pd

Il tutto senza evitare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: come ad esempio la critica ad Alessandro Cardinali ed a quanti hanno avversato aspramente il sindaco Daniele Natalia in campagna elettorale. Salvo poi entrare mestamente in maggioranza. O verso il Partito Democratico cittadino, la cui dirigenza è sempre più distante da LiberAnagni, mentre la corrente “Rinnovamento” (che esprime Angela Manunza, rivale interna di Francesco Sordo al Congresso Pd) ha da tempo deciso di appoggiare esplicitamente Santovincenzo.

C’è tutto questo dietro l’incontro pubblico che domenica sera ad Anagni è stato organizzato dal consigliere comunale di LiberAnagni Luca Santovincenzo per fare il punto sui primi 500 giorni della sua attività di opposizione. Una opposizione in solitaria, visto che insieme con Santovincenzo in minoranza sono rimasti solo Danilo Tuffi e Giuseppe De Luca. Per il momento.

Tuffi e De Luca ormai “convertiti”

Giuseppe De Luca (Foto AG IchnusaPapers)

Tutti e due, per un verso o per un altro, vengono dati ormai molto più vicini alla coalizione di maggioranza che non a quella di opposizione. Ed è proprio sul suo essere l’unico esponente reale dell’opposizione che da subito ha insistito Santovincenzo domenica sera. Ringraziando, tra i presenti, tutte le associazioni, come ad esempio il Coordinamento per l’ambiente ed Anagni viva, che gli hanno dato una mano.

Messaggio chiaro; la sinistra della società civile, dei cittadini, sta con me, quella delle istituzioni e dei Partiti ufficiali no. Ed infatti erano presenti in sala Angela Manunza e Baldassarre Sansoni, esponenti di quel Rinnovamentoche di fatto rappresenta l’opposizione interna rispetto al Partito gestito da Francesco Sordo. Non sono mancate, come detto anche le critiche nei confronti di chi, come Cardinali, dopo avere affrontato le Comunali contro il Centrodestra in carica ha deciso di tornare in quello stesso centrodestra. “Noi invece – ha detto Santovincenzo –siamo rimasti coerenti”.

Niente One man show…

Il consigliere ci ha però tenuto a non recitare in un one man show, lasciando spazio ai tanti giovani professionisti che negli ultimi 500 giorni lo hanno accompagnato. Come Valerio Ponza che ha illustrato cosa accade nel Consiglio comunale, tra interrogazioni, mozioni ed attività amministrativa vera e propria. Come Emanuele Richetti, che ha parlato di cultura, intesa soprattutto come attenzione all’ambiente ed alla storia della città.

Criticando aspramente progetti come il Museo Archeologico o l’Ecomuseo “che non si sa che fine abbia fatto”. O come Laura Santovincenzo che ha insistito sul tema della sicurezza, declinata sia nel senso dell’emergenza vera e propria (furti, microcriminalità) che del disagio giovanile. Per cui si è proposta una consulta attualmente ancora non attiva.

Il nervo scoperto della sanità

Forse il punto più importante della serata è stato quello relativo alla Sanità. Un tema vitale, visto che proprio su questo l’amministrazione Natalia ha vinto la propria battaglia elettorale sia nella prima che nella seconda elezione. Non a caso a relazionare sono stati i due elementi più importanti della componente Rinnovamento del Partito Democratico; Angela Manunza e l’ex candidato a sindaco Baldassarre Sansoni.

Renata Polverini (Foto: Valerio De Rose © Imagoeconomica)

Entrambi hanno fatto la storia della Sanità locale, ricordando la famigerata giunta Polverini che chiuse l’ospedale anagnino. E ribadendo che il reparto di Oncologia, sbandierato come novità rivoluzionaria da Rocca in campagna elettorale, di fatto è poco più che un ambulatorio. Ed infatti Sansoni ha ribadito la necessità “di un vero ospedale per il territorio”.

Di ambiente ha parlato Luca Ciocci, che ha ribadito la necessità di avere più spazi verdi, scongiurando la possibilità che alcuni dei parcheggi annunciati possano tagliare i pochi spazi verdi ancora presenti in città.

Legalità e “bullismo istituzionale”

Tra i valori fondanti di LiberAnagni c’è la legalità. Valore di cui ha parlato Alessandro Mari. Che ha stigmatizzato il “bullismo istituzionale” spesso presente in alcuni esponenti della maggioranza, rivendicando il diritto al dissenso, al rispetto delle regole ed alla trasparenza, negli atti e nelle scelte.

Santovincenzo ha infine ribadito che andranno avanti le battaglie fondanti dell’alleanza. Come quella contro il biodigestore (prossima udienza prevista per il 7 marzo); o contro il polo logistico di San Bartolomeo. O per la valorizzazione della ex polveriera, contro ogni rischio di speculazione.

Nuova sede e stessi intenti

Finale con l’inaugurazione della nuova sede in pieno centro storico, curiosamente nello stesso locale fino a qualche tempo fa occupato da CasaPound. Un modo per dire “qui siamo e qui resteremo, nonostante tutto”.

Resta solo da capire, a questo punto, come si evolverà il tema del rapporto con le forze partitiche tradizionali di centro-sinistra. Che continuano comunque a essere, se non altro sul piano numerico, rilevanti.

Un dilemma da cui dipende il futuro di tutta l’attività di opposizione al governo di centrodestra in città.