La Giunta comunale di Frosinone ha avviato l'iter per valorizzare il complesso immobiliare dei Piloni, trasformandolo in spazi per funzioni terziarie
La Giunta comunale di Frosinone ha acceso ufficialmente i riflettori sul complesso immobiliare dei “Piloni”, nel pieno centro storico. Lo ha fatto con la delibera n°322 del 15 ottobre scorso. Parte così l’iter per inserire i Piloni nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (PAV) del triennio 2026-2028.
L’obiettivo è chiaro, cambiare volto all’immobile, trasformandolo da semplice magazzino a spazio destinato a funzioni terziarie: uffici, servizi, attività compatibili con la vocazione urbana dell’area.
Una mossa che si inserisce nella più ampia strategia di rigenerazione del centro storico, con l’intento di riportare vita, servizi e attrattività in una zona che chiede da tempo un nuovo slancio. Un segnale di come l’amministrazione voglia passare dalle parole ai fatti nella partita della riqualificazione urbana.
I Piloni

Il complesso è ubicato sotto Largo Turriziani e si trova in una zona soggetta a vincoli paesaggistici secondo il Piano Territoriale della Regione Lazio.
La delibera non comporta spese immediate né variazioni urbanistiche, è un atto di indirizzo che dà mandato al dirigente del Settore Patrimonio di predisporre la scheda tecnica e avviare le verifiche urbanistiche e paesaggistiche necessarie. Tradotto per i non addetti ai lavori? Il Comune vuole rendere i “Piloni” appetibili per investitori pubblici o privati, magari con una concessione, una locazione o un partenariato.
Ma prima serve capire se si può davvero cambiare la destinazione d’uso, compatibilmente con vincoli e regolamenti. Il tutto sarà poi sottoposto al Consiglio comunale, insieme al Bilancio di Previsione.
Doppia velocità

In una maggioranza che definire “frizzantina” si rischia di fare torto a una bottiglia di Franciacorta, il sindaco Riccardo Mastrangeli si conferma l’uomo delle carte e dei progetti, mentre tra i suoi Consiglieri si registrano le solite polemiche, accuse, grida (manzoniane).
A Palazzo Munari le tensioni politiche ci sono da sempre, praticamente dall’inizio della Consiliatura: ambizioni personali, nuovi equilibri interni (specialmente tra Fratelli d’Italia e il “mondo” della Lega), protagonismi spesso esagerati. Ai quali Mastrangeli ha scelto di non reagire: è troppo “scafato” per farsi dominare dall’impeto, per lui vale il “Primum vivere, deinde philosophari”. Anche perchè, sa perfettamente che a casa prima del tempo non lo vuole mandare nessuno: mancano la forza, la volontà e soprattutto un’alternativa credibile. Tanto in maggioranza che in opposizione.

Lascia fare tutti. Così, mentre altri discutono di equilibri e di candidature alle Provinciali, Mastrangeli è concentrato su quello che in questo momento per lui conta più di tutto: completare il programma amministrativo e trasformare i risultati – come la valorizzazione dei Piloni – in trampolino per la prossima campagna elettorale.
Per il primo cittadino, il governo della città è già il suo volantino elettorale: tutto il resto è “accademia”. E i “Piloni”, in questo senso, sono più che un immobile: sono un simbolo. Di riqualificazione e di visione: della città e del centro storico. A Frosinone, in fondo, le fibrillazioni passano, i Piloni restano.



