
“Con l'impegno e la collaborazione di tutti, possiamo costruire una Cassino dove ogni persona, indipendentemente dalle sue abilità, possa sentirsi valorizzata e parte integrante della nostra grande famiglia cittadina”
La sola disabilità, quella che passa per le azioni di chi non ha cuore, è il nemico da battere. Ed è un nemico infido, perché parlare di disabilità in campagna elettorale è pericoloso. A meno che a parlarne non siano persone che del dolore conoscono la cifra. E che dello stesso, quello degli altri, hanno non solo idea, ma anche una progettualità sincera per batterlo. Ecco, Anna Rita Terenzio ha deciso di mettersi in gioco proprio su questo “campo minato”. Non è una pivellina della Cosa Pubblica e lo sa benissimo, che ci sono temi che vanno vissuti e non solo toccati.
Perciò se la candidata consigliera comunale per Arturo Buongiovanni sindaco di Cassino in quota Forza Italia sgrana quel rosario a volte mesto vuol dire che sa che il suo è un impegno, non un gargarismo d’urna. Un impegno che la Terenzio ha disegnato su tre punti cardinali. Il claim è “includere per crescere: l’impegno per le persone disabili a Cassino”.
L’impegno: “Includere per crescere”

E c’è un preambolo che fa onore alla candidata, quello per cui la Città Martire non è affatto a secco si certi valori-condotte. Ha solo bisogno di essere equalizzata ancor meglio su quei temi. “La nostra città di Cassino ha sempre rappresentato un luogo di accoglienza e solidarietà. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per garantire che tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro abilità, possano vivere appieno e con dignità la propria vita”.
Terenzio va sul focus di quel che intende fare. “Come candidata consigliere, sento profondamente la responsabilità di promuovere un ambiente inclusivo e accessibile per tutti. Ma soprattutto che tutte le famiglie che hanno episodi di difficoltà vengano prese in considerazione, in modo da avere un aiuto costante, cosicché da agevolarvi nella quotidianità”. Il dato è che non esistono comunità tacciabili come pienamente realizzate che non abbiano nell’inclusione uno dei loro pilastri.
La giustizia sociale come opportunità
E Terenzio lo ha spiegato: “L’inclusione delle persone disabili non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un’opportunità per arricchire la nostra comunità. Le persone con disabilità hanno talenti, idee e prospettive uniche che possono contribuire in modo significativo al benessere collettivo”. Quindi “è fondamentale creare spazi e attività che permettano loro di esprimersi e partecipare pienamente alla vita cittadina”.

Perciò l’impegno concreto dell’aspirante consigliera di Piazza De Gasperi si articola su tre punti cardine. “Mi impegno a lavorare per: spazi dedicati. Creare e migliorare strutture accessibili dove le persone con disabilità possano incontrarsi, socializzare e svolgere attività ricreative. Questi spazi devono essere pensati per rispondere alle diverse esigenze, garantendo un ambiente sicuro e accogliente”.
Tre step per mettersi al passo con il futuro
E poi: “Attività inclusive. Promuovere eventi e programmi che includano persone di tutte le abilità. Questo può includere sport adattati, laboratori creativi, e altre iniziative che favoriscano l’interazione e l’integrazione”. Ancora: “Accessibilità urbana: lavorare per abbattere le barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità dei luoghi pubblici, dei trasporti e delle infrastrutture urbane. Ogni cittadino deve poter muoversi liberamente e senza ostacoli nella nostra città”.

Il target? Un “futuro inclusivo per Cassino”. La chiosa sa poco di propaganda e abbastanza di vissuto vero, quel tanto che consente ad Anna Rita Terenzio di sottoscrivere un impegno. E attenzione: in tema di disabilità chi lo violasse poi non ha scampo, e Terenzio lo sa. “Credo fermamente che una città inclusiva sia una città più forte e più unita. Lavorare per l’inclusione delle persone disabili non è solo un dovere morale, ma anche una scelta che arricchisce tutta la comunità”.

E’ anche una questione di intensità di impegno, perciò “come consigliere, dedicherò tutte le mie energie per assicurarmi che Cassino diventi un esempio di inclusione e accessibilità”.
E il mood? Collegiale, come si fa quando si vuole andare a meta davvero. “Con l’impegno e la collaborazione di tutti, possiamo costruire una Cassino dove ogni persona, indipendentemente dalle sue abilità, possa sentirsi valorizzata e parte integrante della nostra grande famiglia cittadina”.