Tre segnali politici da Ferentino in occasione della presentazione del nuovo responsabile del Giovanile. Uno per i giovani, uno ad uso comunale ed uno di respiro provinciale
I segnali sono tre. Sono ad uso interno di Ferentino ma anche di portata provinciale. Li lancia il deputato Massimo Ruspandini, coordinatore di Fratelli d’Italia: lo fa da Ferentino in occasione del rinnovo del Giovanile. Traccia la rotta, conferma la linea del rinnovamento del Partito impostata dal commissario cittadino Giuseppe Virgili, individua per lui un respiro provinciale, difende l’amministrazione cittadina ma chiede di valutare se una volta conclusa questa esperienza civica esistano le condizioni per imbastirne una più politica.
L’ora di D’Aguanno
La prima notizia. Angelo D’Aguanno, 22 anni, è il nuovo presidente di Gioventù Nazionale di Ferentino il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Prende il posto della dimissionaria Claudia Angelisanti che aveva guidato il gruppo giovanile di Fratelli D’Italia negli ultimi sei anni. Vicino politicamente al consigliere Virgili, Angelo D’Aguanno ha iniziato a fare politica nel 2022 proprio accanto all’esponente di FdI che ora lo ha voluto con convinzione alla presidenza.
La nomina è stata ratificata sabato mattina nella sede FdI di via XX settembre alla presenza del presidente provinciale Armando Conte, dell’onorevole Massimo Ruspandini e del consigliere regionale Daniele Maura.
Al neo dirigente cittadino del Giovanile, il Partito ha chiesto di dare impulso al rinnovamento dal basso. Cioè, allargare Fratelli d’Italia ad una generazione di destra europea che abbia una visione moderna e proiettata al futuro, sganciata da facili nostalgie. È la rotta impostata da Virgili che punta ad un rinnovamento generazionale, creando un’intera nuova leva di potenziali militanti, attivisti, candidati. “I giovani – ha esortato il coordinatore Massimo Ruspandini – debbono impegnarsi e risolvere i problemi della gente facendo politica nelle Sezioni e non nei social”.
E quella di Virgili
Su questo aspetto, sia Ruspandini che Maura hanno tirato fuori i numeri. Il circolo di Ferentino è stato commissariato nei mesi scorsi e da allora il passo è mutato. Lo dicono le cifre: il tesseramento ha raggiunto la quota record di 250 iscritti, a loro vanno aggiunti i 60 neo tesserati del Giovanile. Inoltre, alle scorse Europee FdI è stato il primo partito in città. Il coordinatore provinciale ne assegna il merito al commissario cittadino Giuseppe Virgili.
“Ha i numeri a suo favore – ha sottolineato Ruspandini – Quando è entrato nel Partito molti hanno criticato la scelta sostenendo che fosse un tipo litigioso ed avrebbe fatto confusione. I fatti hanno detto altro: Giuseppe ha solo dato al Partito senza chiedere nulla. Un generoso che ha messo gli altri prima di sé stesso”.
Non è un caso che Ruspandini a questo punto faccia un passaggio. Nel quale dice che Giuseppe Virgili ha un respiro provinciale. Il che potrebbe fare riferimento al recente incarico avuto dal Consigliere in Confimprese Italia, ma potrebbe anche voler dire un maggiore coinvolgimento nelle dinamiche politiche di Federazione. Oppure che verrà tenuto in considerazione per le prossime elezioni Provinciali di Frosinone.
Fratelli d’Italia punto di riferimento
Il fatto è che Ferentino è storicamente un laboratorio politico. Qui vennero fatti i primi esperimenti di dialogo che portarono poi alla nascita del Partito Democratico. Lo è ancora oggi: la città è amministrata da un sindaco che fu tra i fondatori del Pd ma è sostenuto da centrosinistra e centrodestra, compreso Virgili che è di FdI.
Sul punto, Massimo Ruspandini è stato chiaro: “Quella in atto a Ferentino è un’operazione di chiarissima impronta civica. È nata dall’incontro di una serie di coincidenze politiche che con ogni probabilità sono state uniche e difficilmente ripetibili. A dirlo sarà solo il tempo. Sia chiaro: concluderemo la consiliatura in modo leale”.
Niente bis? Fine del modello interamente civico costruito intorno ad un progetto amministrativo? “Ferentino, come Veroli, sono città di centrodestra molto di più di altri centri italiani con più storia di destra. Poi però quando si va a declinare questa visione politica su scala locale gli elettori scelgono sindaci di centrosinistra. Questo deve imporci una riflessione. Deve farci domandare se in prospettiva sia possibile immaginare uno schema di centrodestra anche alle Comunali. Come dirigente politico è quello che mi auguro. Realisticamente dico che gli elettori spesso ci mettono di fronte a visioni non convenzionali”.
Un sindaco di FdI nel futuro di Ferentino? “I candidati sindaco non li sceglie Massimo Ruspandini e non li impone Fratelli d’Italia. C’è un Partito che presto avrà i suoi quadri dirigenti e saranno loro a sviluppare il dibattito. Che poi dovrà approdare ad un tavolo di coalizione: l’unico competente a parlare di candidati sindaco. Personalmente mi limito a dire che Fratelli d’Italia a Ferentino ha i numeri per esprimere un candidato sindaco. E che Giuseppe Virgili ha la maturità per governare questo dibattito”.
La stazione Tav si deve fare
Il leader provinciale di FdI vuole un partito punto di riferimento della città. Per affrontare i problemi che poco alla volta stanno diventando emergenze. “La città in pochi anni ha perso 1300 abitanti e, pur reggendo rispetto ad altri centri, è chiaro che ha un problema. No all’ Area Vasta e soprattutto basta con i campanilismi sulla TAV: la nuova stazione si deve fare e basta”.
Ma prima, come sottolinea l’onorevole Daniele Maura “Basta con il fatto che FdI sia il male assoluto. Bisogna creare una nuova classe dirigente dove ci candidiamo ad essere una guida. Serve un progetto di centrodestra”.