Il 2024 di Frosinone con Mastrangeli sulle montagne russe

Il 2024 del sindaco Riccardo Mastrangeli e della sua amministrazione. Dall'assedio alle rotture. I ribaltoni ed i rimpastini. Per un 2025 che si presenta altrettanto complesso

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Zora Neale Hurston la scrittrice e studiosa americana diventata famosa per il suo capolavoro di narrativa “Their Eyes Were Watching God” (I loro occhi guardavano Dio) in uno dei suoi saggi una volta ha scritto: “Ci sono anni che pongono domande e anni che rispondono”. Quello che sta ormai per finire al Comune di Frosinone, dal punto di vista politico ha fornito risposte chiarissime. Che non si prestano ad interpretazioni. Nulla sarà più come prima.

Vediamo quali sono state le risposte e come si sono susseguite nel corso dell’anno.

Tagliaferri ad ALeS, Fanelli in Giunta

Fabio Tagliaferri ed il ministro Alessandro Giuli

Ad inizio di febbraio, l’assessore ai Servizi Sociali Fabio Tagliaferri si dimette: per lui c’è pronto un incarico di caratura nazionale. Farà il presidente e l’amministratore delegato dell’AleS società interamente partecipata dal ministero della Cultura. (Leggi qui: Cosa succede ora che Tagliaferri è andato via).

Un incarico di spessore, visto che la società gestisce il personale in servizio nei più importanti musei nazionali e siti archeologici, tra cui il Colosseo e l’area di Pompei. La nomina a Tagliaferri è stata conferita direttamente dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, prima di essere travolto dall’affaire Maria Lusia Boccia. (Leggi qui: Sesso e samba. Orazione pro Sangiuliano).

Al posto di Fabio Tagliaferri, nella Giunta comunale di Frosinone viene nominato assessore ai Servizi Sociali l’ex sindaco di Frosinone Paolo Fanelli. Proprio Tagliaferri lo ha riportato in Fratelli d’Italia dopo un periodo nel quale la politica era ai margini della sua agenda, piena di impegni professionali e culturali. (Leggi qui: Le firme ci sono, l’assessore è l’ex sindaco Fanelli. E leggi anche Cosa significa la nomina di Fanelli ad assessore).

Forza Italia a Cirillo e fuori giunta

Pasquale Cirillo (Foto © Massimo Scaccia)

A marzo, dopo l’approvazione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria del Comune per gli anni 2024-2026, il Consigliere Pasquale Cirillo capogruppo e leader della civica “Frosinone Capoluogo aderisce a Forza Italia. Alle elezioni Comunali ha concorso con la coalizione di Mastrangeli e per questo in Giunta esprime l’assessore alla Polizia municipale Maria Rosaria Rotondi. (Leggi qui: Perché il rimpasto può attendere ed i segnali di Cirillo). 

Per mesi Cirillo aveva chiesto al sindaco, invano, la sostituzione dell’assessore Rotondi. Che non godeva più della sua fiducia. Non avendo ricevuto risposte da Mastrangeli, Cirillo si è accasato con gli azzurri. (Leggi qui: Forza Italia di lotta e di governo per le esercitazioni balistiche).

L’omicidio alla Shake ed il caso del video

La sparatoria alla Shake

Sempre a marzo scoppia il caso del video “rubato” dal Ced del Comune. Dagli uffici del Municipio, segnatamente dal Centro Elaborazione Dati, sono usciti indebitamente senza alcuna autorizzazione, i filmati della sparatoria del sabato precedente allo Shake Bar di via Aldo Moro. In quella sparatoria ha perso la vita un ragazzo albanese. (Leggi qui: Gli spari allo Shake ed il sepolcro di Frosinone).

Quelle stesse immagini, coperte dal segreto istruttorio, vengono pubblicate per diverse ore sul sito web del Corriere della sera. Giornale con il quale collaborava una persona che da pochi giorni era entrata a far parte dello staff del Sindaco Mastrangeli. Apriti cielo. (Leggi qui: Il video galeotto e l’imbarazzo di Kafka al Comune di Frosinone).

Alessandra Sardellitti

Il caso arriva alla ribalta nazionale. In Comune le polemiche per quel video “rubato” diventano roventi. A soffiare sul fuoco non è l’opposizione ma gli attacchi partono dall’interno della stessa maggioranza. Segnatamente  dal Gruppo Consiliare di Forza Italia. Addirittura la stessa FI insieme a FdI e alla lista del vicesindaco Antonio Scaccia, minacciano di sfiduciare l’assessore che gestisce anche la delega al Ced Alessandra Sardellitti. È espressione in Giunta della civica del candidato sindaco Mauro Vicano. Che dopo avere drenato voti al centrosinistra nel Primo Turno ha appoggiato il candidato del centrodestra Riccardo Mastrangeli al ballottaggio.

La Sardellitti non ci pensa su due volte e prima della presentazione di eventuali mozioni di sfiducia contro di lei, pur non avendo alcuna responsabilità diretta sulla vicenda del video pubblicato sul Corriere, rassegna le proprie dimissioni. Denunciando di essere vittima di fatto del fuoco amico. Scoperchiando per questo il vaso di pandora del Comune. Si apre la crisi politica nel capoluogo che andrà avanti per mesi e mesi.

Fuori dai debiti, dentro le Europee

Adriano Piacentini e Riccardo Mastrangeli

Ancora a marzo, la Corte dei Conti certifica che il piano di riequilibrio decennale dei conti del Comune si è concluso positivamente. Tradotto dal linguaggio giuridico: Frosinone ha completato il piano di rientro dai debiti durato dieci anni, nel corso dei quali sono stati spalmati ed onorati attraverso un rigoroso percorso di risparmi. Un traguardo importante e fondamentale per la programmazione degli anni a venire. Finisce la stagione dei debiti passati e comincia quella degli investimenti e della programmazione.

Ad aprile parte la volata per le elezioni Europee. Frosinone non esprime una propria candidatura di territorio: ma al Comune tutti sono comunque impegnati nella campagna elettorale. In senso trasversale.

Mario Abbruzzese

Il sindaco di Frosinone Mastrangeli è impegnato sulla scommessa di Mario Abbruzzese ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio. La Lega è in crisi di consenso, il vento si è voltato ed ora soffia sulle vele di Fratelli d’Italia dove il totem Giorgia Meloni attira consenso come prima accadeva con Matteo Salvini. Le Europee sono una tappa fondamentale nella ridefinizione degli equilibri interni al Centrodestra: per questo viene mobilitato Abbruzzese che insieme all’assessore Regionale Pasquale Ciacciarelli nei mesi precedenti ha mobilitato 14mila preferenze per lo stesso Ciacciarelli.

Alla fine Mario Abbruzzese risulterà il primo dei non eletti nel Centro Italia. Sapeva che sarebbe finita così perché il battistrada era un generale Roberto Vannacci pompato da un anno di campagna mediatica nazionale ed il Partito avrebbe sostenuto la rielezione della toscana Susanna Ceccardi. La corsa di Abbruzzese è tutta sulle sue spalle: porta oltre 24 mila voti. La riconoscenza in Politica non è un obbligo.

Alti e bassi

Gianfranco Pizzutelli

 A maggio, in piena verifica politica nel centrodestra cittadino, il Gruppo consiliare Polo Civico fondato da Gianfranco Pizzutelli si dichiara disponibile a collaborare con il sindaco sui temi di carattere ambientale. Sarà solo l’inizio di un percorso che porterà i consiglieri della civica, direttamente in maggioranza a fine anno. (Leggi qui: Frullatore Frosinone: destra e sinistra si mischiano E leggi anche Frosinone, il significato politico importante del voto di ieri in Consiglio).

Il 9 giugno l’amministrazione Mastrangeli compie due anni di attività. Un arco di tempo caratterizzato da molti alti dal punto di vista amministrativo, ma anche troppi bassi dal punto di vista politico. E si vedono tutti.

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

In 24 mesi la maggioranza si è distinta per prese di distanza polemiche da parte di diversi consiglieri e da troppe fibrillazioni interne. Il 12 giugno Forza Italia chiede ufficialmente al sindaco la verifica di maggioranza e l’azzeramento della Giunta. Un passaggio inevitabile, secondo gli azzurri, alla luce dei continui mal di pancia che si  verificano nella coalizione di governo cittadino. (Leggi qui: Scocca l’ora della verifica di maggioranza).

Per Mastrangeli non ci sono problemi a farla. “Incontrerò tutti i singoli consiglieri comunali di maggioranza per capire se si intende continuare con questa azione amministrativa o meno“. Le clausole portate al tavolo da Forza Italia significano la testa politica dell’assessore alle Finanze Adriano Piacentini servita su un piatto d’argento; vogliono fargli pagare la sua fedeltà che è rivolta prima al sindaco e solo in seconda battuta al Partito. (Leggi qui: La mossa del cavallo di Forza Italia).

Salvini blinda Frosinone

Salvini in collegamento a Castrocielo

Nel frattempo la Lega ci tiene a far sapere che quello che accadrà a Frosinone all’esito della verifica, inevitabilmente avrà effetti anche in altre amministrazioni in Italia. Della serie, “chi rompe paga“. Nicola Ottaviani, che di Frosinone è stato sindaco due volte ed è il principale ispiratore della vittoria di Mastrangeli, porta la questione al livello nazionale del Partito. E scatta subito la blindatura. (Leggi qui: La Lega assegna una tutela nazionale a Mastrangeli). Se ci fossero dubbi li dissipa Matteo Salvini: intervenendo alla convention annuale di Pasquale Ciacciarelli a Castrocielo ribadisce che la Lega non accetta operazioni ostili su Frosinone. (Leggi qui: L’avvertimento di Salvini a Forza Italia).

A fine giugno l’assessore alla polizia municipale Maria Rosaria Rotondi si dimette dall’incarico. Era stata “invitata” a farlo qualche ora prima dal Sindaco per avere una “casella” libera da mettere sul tavolo della trattativa per chiudere la verifica politica. Quella casella non verrà utilizzata per tutto il 2024. (Leggi qui: La Tari aumenta, la verifica si sta per chiudere).

Appoggio esterno e rimpastino

Laura Vicano

Ad inizio luglio Forza Italia, non avendo avuto riscontri positivi da Mastrangeli circa l’azzeramento della Giunta, dichiara ufficialmente l’appoggio esterno all’amministrazione. Quindi senza alcuna rappresentanza di partito nell’esecutivo. L’assessore al bilancio azzurro Adriano Piacentini, è avvisato e ammonito “o con noi in Forza Italia fuori dalla Giunta, o con il Sindaco (della Lega)”. (Leggi qui: Altro che ‘appoggio esterno’: Forza Italia fa opposizione)

Il 10 luglio, inizia il mini rimpastino di Giunta: Mastrangeli nomina assessore al posto della dimissionaria Sardellitti, Laura Vicano. La figlia del Consigliere Comunale Mauro Vicano, che coerentemente si dimette dal Consiglio. Al suo posto entra in Aula il primo dei non eletti della sua lista Marco Sordi. (Leggi qui: La crisi è finita, Mastrangeli inizia il rimpastino: Laura Vicano in giunta).

Dopo Forza Italia a dichiarare l’appoggio esterno a Mastrangeli  sono i 3 Consiglieri malpancisti della prima ora Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella della lista del sindaco e il Capogruppo della Lega Giovanni Bortone. Lo fanno con una nota ufficiale il 12 luglio. (Leggi qui: Quell’appoggio esterno che non cambia le cose. Tranne a Forza Italia).

Piacentini esce e rientra. Arriva FutuRa

Alessandra Sardellitti con il nuovo Gruppo FutuRa

Ai primi di agosto, nella torrida estate del capoluogo, l’assessore al Bilancio Adriano piacentini lascia Forza Italia. Non senza polemiche. Rimane però in Giunta come tecnico esterno di fiducia del Sindaco. Così come Mastrangeli era stato assessore al Bilancio di fiducia del sindaco Ottaviani per ben due consiliature. (Leggi qui: Forza Italia mette Piacentini fuori dal Direttivo. E leggi anche Piacentini come Rocky “Non mi spiezzo in due”).

A settembre alla ripresa delle attività amministrative, dopo l’estate, scoppia il caso (l’ennesimo) del Gruppo FutuRa. I consiglieri Petricca e Martino (ex lista Ottaviani) e Pallone (ex lista Mastrangeli) attaccano a testa bassa l’amministrazione Mastrangeli sui ritardi dei lavori nella palestra della scuola Maiuri. E’ un pretesto amministrativo, per una presa di posizione, di distanza. Che ha valenza soprattutto politica. E siamo a otto Consiglieri tra “dissidenti” e malpancisti. (Leggi qui: FutuRa e “il suo nome detto questa notte mette già paura”).

L’11 ottobre, un altro “botto” scuote la maggioranza. Questa volta in positivo. La consigliera di opposizione della Lista “Polo Civico” di Gianfranco Pizzutelli, passa con Fratelli d’Italia e quindi in maggioranza. I numeri in aula, per Mastrangeli ed i suoi sono un po’ più al sicuro, adesso. (Leggi qui: Cosa significa il salto di Campagiorni dall’opposizione alla maggioranza).

La stampella di Marzi

Domenico Marzi (Foto © Massimo Scaccia)

A fine ottobre quello che non ti aspetti. L’ex sindaco di Frosinone Domenico Marzi, nonché attuale consigliere di opposizione, tende la mano a Mastrangeli: sui grandi temi di interesse per la città e sulla battaglia per la TAV a Frosinone io ed il mio gruppo siamo con te, pronti a sostenerti“. (Leggi qui: Alta Velocità, la sottile strategia di Marzi e Mastrangeli. E leggi anche Tav, le convergenze parallele di Mastrangeli e Marzi).

Il primo cittadino di Frosinone non se lo fa ripetere due volte e rilancia, convocando per il 22 novembre un consiglio comunale straordinario ad adunanza pubblica aperta, per affrontare il tema dell’alta velocità e per fare fronte comune nella richiesta per la fermata nel capoluogo. Sarà un successo di partecipazione, popolare e non. Assist di Marzi, goal di Mastrangeli. (Leggi qui: Tutti a bordo della stazione Tav di Frosinone).

Nel frattempo accadono due circostanze di straordinaria valenza politica. A metà mese il Consigliere Francesco Pallone restituisce al sindaco la delega allo Sport. Lo fa in maniera molto polemica, con uno sfogo sui social, dopo che la Giunta aveva bocciato un importante evento di pugilato alla cui preparazione pallone aveva lavorato molto. E’ l’anticamera del passaggio, all’opposizione di fatto, del Gruppo FutuRa. (Leggi qui: Perché Pallone ha riconsegnato la delega a Mastrangeli)

Le tensioni con Max

Riccardoi Mastrangeli e Max Tagliaferri (Foto © Massimo Scaccia)

Nelle stesse ore, prima e durante una riunione di Giunta volano parole grosse, anzi grossissime, tra il sindaco Mastrangeli e il presidente del Consiglio Comunale Max Tagliaferri. Al “pacato” scambio di vedute partecipa anche qualche assessore. Il motivo del contendere “ufficiale” sarebbe il criterio usato per l’allestimento delle luminarie natalizie in alcune strade del capoluogo. A Tagliaferri  quel criterio non è proprio piaciuto. (Leggi qui: In Giunta a Frosinone scoppia il finimondo “natalizio”, ma c’è altro)

Per il sindaco del Capoluogo, oltre alla brutte arrivano anche le belle notizie. A fine novembre Mastrangeli riscuote l’ingresso ufficiale della lista Polo Civico in maggioranza. Anche il Consigliere ex opposizione Claudio Capparelli, dopo  la Campagiorni, passa con lui. Per blindare i numeri in aula. (Leggi qui: Frosinone, il Polo Civico è pronto a puntellare Mastrangeli).

Marco Ferrara (Foto © Massimo Scaccia)

Che risultano fondamentali il 30 novembre in occasione del consiglio Comunale dedicato tra gli altri alle votazioni per il rinnovo dell’ufficio di Presidenza. Bisogna sostituire il Vice Presidente Alessia Savo che si è dimessa dopo essere stata eletta in Regione Lazio. Alla fine verrà eletto Vice Presidente dell’Aula il consigliere di FdI Marco Ferrara. Per lui 17 voti di maggioranza, saranno fondamentali i 2 della lista Polo Civico, più quello del Consigliere Andrea Turriziani, sempre in opposizione molto border line durante tutto il 2024. Da questo momento Mastrangeli ha ufficialmente una nuova maggioranza a 17 consiglieri. Completamente diversa da quella che è uscita dalle urne nel 2022. (Leggi qui: Frullatore Frosinone: destra e sinistra si mischiano. E poi Frosinone, il significato politico importante del voto di ieri in Consiglio).

La rottura via Pec e via giornale

Anselmo Pizzutelli

L’8 dicembre, il giorno dell’immacolata, i consiglieri malpancisti Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella più i consiglieri Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia del Gruppo Forza Italia scrivono al Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, per denunciare il fatto che non vengono messi in condizione, dall’amministrazione,  di esercitare il ruolo di Consigliere comunale. L’esposto costituisce la pietra tombale sulla coalizione di centrodestra al comune capoluogo, tra Lega, Fdi e FI.  Non solo per questa consiliatura, ma molto probabilmente anche nel 2027. (Leggi qui: Frosinone, il sindaco Mastrangeli sotto l’assedio di Forza Italia).

Per aver firmato quell’esposto il Consigliere Bortone verrà cacciato dalla Lega, dopo qualche giorno. (Leggi qui: Mastrangeli, senza un attimo di pace).

Per non farsi mancare proprio nulla, Il 10 dicembre dalle pagine del quotidiano Ciociaria Oggi, Il Presidente del Consiglio Comunale Max Tagliaferri, attracca molto duramente il Sindaco e la sua politica di governo. Con queste parole: ” Ho sostenuto Mastrangeli con tutte le mie forze e ho continuato a farlo nonostante molte decisioni e tante iniziative che non ho condiviso. Adesso è il momento di dire basta. La misura è colma. Il sottoscritto non rimarrà parte di questo progetto a dispetto dei santi. Sono pronto a dimettermi sia dalla carica alla quale con grande onore sono stato eletto dal Consiglio comunale sia da consigliere di questo Comune. Ormai non mi riconosco più in questo modo di fare le cose“. (Leggi qui: Chiamatelo Riccardo il “temporeggiatore”).

Si apre l’ennesimo fronte politico in maggioranza. La frattura tra i due è profonda e molto difficile da ricomporre.

I numeri ci sono

(Foto © Massimo Scaccia)

Si arriva quindi a celebrare l’ultimo Consiglio Comunale dell’anno a Frosinone. Quello del 19 dicembre, chiamato in Prima Convocazione. Quello che poteva anche saltare per mancanza del numero legale. Non è andata così. La maggioranza ha approvato tutti i 13 punti all’ordine del giorno, autonomamente. (Leggi qui: La maggioranza tiene ma Max ora è un problema. E fuori…)

Una parte dell’opposizione ha comunque contribuito a  garantire il numero legale. A Casa prima del tempo non ci vuole proprio andare nessuno, Il Presidente del Consiglio Comunale Tagliaferri, in aperta polemica con il Sindaco, ha votato in maniera diversa, rispetto alla maggioranza. Si è astenuto. Alĕa iacta est (Il dado è tratto) come ebbe a dire Cesare nel momento di varcare il Rubicone: tornare indietro sarà impossibile. (Leggi qui: Mastrangeli mangia il panettone ma Max Tagliaferri è un caso spinoso).

Angelo Pizzutelli ed Antonio Scaccia (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

Se il 2024 è stato un anno ad alta tensione per Mastrangeli e la maggioranza, il 2025 rischia di essere straordinariamente elettrizzante. Come lascia presagire la scelta del vicesindaco Antonio Scaccia di aderire al movimento del generale Vannacci: che è un modo per ribadire la sua lealtà al sindaco ma al tempo stesso è un tenersi libere le mani in caso sia necessario andare oltre. (Leggi qui: Scaccia con Vannacci per coprire il fianco di Mastrangeli).

E come lascia presagire anche l’attivismo del capogruppo Pd Angelo Pizzutelli. Che sta cercando di serrare i ranghi e costruire un dialogo con tutte le forze di opposizione, soprattutto quelle civiche. Per iniziare la scalata con cui riportare la bandiera del centrosinistra nel municipio di Frosinone.

Già ordinati pop corn e patatine. Lo spettacolo è assicurato.