Il blitz di Cardillo Cupo accende lo scontro: opposizioni spiazzate sul Consiglio

Il presidente inserisce in agenda i punti della maggioranza e ribalta la richiesta delle minoranze. Polemiche, accuse di “golpe” e nuove fratture nell’opposizione.

Scaltro il presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo o troppo timidi i capigruppo presenti delle minoranze consiliari? Il ritorno in aula dopo la pausa estiva si preannuncia tutt’altro che tranquillo a Formia. La conferenza dei capigruppo ha fissato per lunedì 6 ottobre alle 15 la seduta del Consiglio comunale ma a tenere banco è stata la mossa del presidente Pasquale Cardillo Cupo, accusato dalle minoranze di aver messo in atto un vero e proprio “golpe istituzionale”.

Il presidente ha infatti preso atto della richiesta di convocare una seduta straordinaria avanzata a termini di Regolamento dalle opposizioni. Ha inserito i punti chiesti con quella istanza. Ed al tempo stesso però ha deciso di inserire all’Ordine del Giorno anche una lunga serie di punti proposti dalla maggioranza di centrodestra. Si va dal Bilancio consolidato 2024 alla ratifica delle Variazioni di Bilancio, dal riconoscimento dei Debiti Fuori Bilancio fino alle approvazioni urbanistiche per l’ampliamento del pronto soccorso del Dono Svizzero e per la sistemazione idraulica del torrente Pontone.

Le opposizioni protestano: è un golpe

Pasquale Cardillo Cupo

A protestare sono stati i capigruppo di minoranza Luca Magliozzi (Pd), Amato La Mura (Lega) e Paola Villa (Un’Altra Città – M5S). I tre avevano chiesto la convocazione di una seduta straordinaria per discutere temi di interesse cittadino — dalla società pubblica per la raccolta dei rifiuti Futuro Rifiuti Zero al progetto della via Pedemontana, fino alle criticità del Consorzio Coises e di Acqualatina. Cardillo Cupo ha inserito tutti i punti ma relegandoli dal 14° al 17° posto dell’Ordine del Giorno, dopo le questioni economiche. Che richiederanno un lungo dibattito.

Un dettaglio tutt’altro che secondario: secondo le minoranze, in quella fase della seduta potrebbe mancare il numero legale. Perché i Consiglieri sarebbero sfiancati dalla discussione precedente. Non vogliono un contentino: vogliono mettere la maggioranza del sindaco Gianluca Taddeo con le spalle al muro. Perché?

Futuro Rifiuti Zero ha cambiato assetto dopo la recente modifica dello Statuto e con l’ingresso nell’assemblea dei soci del Comune di Santi Cosma e Damiano. Invece l’iter del nuovo progetto della Strada Pedemontana sta creando non poche difficoltà sia sul piano amministrativo che politico. E poi l’attività del Consorzio Coises che gestisce le politiche sociali sul territorio del Golfo, per l’opposizione è di fatto paralizzata. Mentre rischia di incidere in modo pesante sulle tasche dei cittadini il richiesto aumento della capitalizzazione di Acqualatina.

La posizione di Cardillo Cupo

Pasquale Cardillo Cupo

l presidente ha replicato secco: “I colleghi delle minoranze a volte non li capisco. Hanno chiesto un Consiglio urgente e io ho accolto la richiesta. Di cosa si lamentano?”. Con questa mossa, Cardillo Cupo è riuscito a dividere le opposizioni, già provate da mesi di tensioni interne. Infatti, alla richiesta di convocazione, avevano aderito solo dopo mesi di insistenze anche i tre consiglieri della Lega — Antonio Di Rocco, Amato La Mura e Nicola Riccardelli — che ora si ritrovano al centro del fuoco incrociato politico.

I consiglieri d’opposizione presenti nella conferenza dei capigruppo hanno provato a bloccare Cardillo Cupo facendogli rilevare che è prassi in occasione delle sedute consiliari con tanti argomenti riguardanti materie di bilancio (come nel caso di lunedì) “posticipare tutto il resto”. Nel tentativo di correre ai ripari, le opposizioni hanno discusso la possibilità di chiedere un rinvio dei punti più delicati, complice l’assenza annunciata del consigliere Alessandro Carta (Pd).

Ma lo stesso presidente ha provato a calmare gli animi, promettendo la presenza in Aula dell’amministratore unico di Futuro Rifiuti ZeroRaffaele Rizzo e della presidente del Consorzio CoisesAnna D’Auria, per rispondere alle interrogazioni. Una garanzia che, almeno in parte, ha stemperato la tensione.

Il presidente Cupo si difende, le opposizioni riflettono

Luca Magliozzi

Cardillo Cupo si è difeso affermando di aver tenuto conto il “carattere d’urgenza” sollevato dalle minoranze nella loro richiesta presentata la scorsa settimana chiedendo di affrontare in Consiglio problematiche di “interesse generale”. replicano le opposizioni: se Cardillo Cupo “avesse voluto accontentare le nostre richieste, avrebbe potuto inserire i nostri argomenti in testa all’Ordine del Giorno e non alla fine quando il numero legale potrebbe essere messo in discussione da parte della stessa maggioranza”.

Se si arriverà alla discussione, ci saranno i vertici delle due società finite nel mirino. “Riteniamo le loro presenze fondamentali – ha spiegato il leghista Amato La Mura perché ci dovranno fornire risposte sull’operatività di due realtà in cui il Comune di Formia è il socio di maggioranza ed è diventato, almeno sulla carta, l’ente capofila dopo la trasformazione del distretto socio sanitario”.

Imma Arnone tra due fuochi

Imma Arnone

A definire “scorretto” il comportamento di Cardillo Cupo è stata la capogruppo di Guardare OltreImma Arnone, assente alla conferenza per motivi di lavoro.
Dai colleghi di minoranza, però, non sono mancate le critiche anche a lei: secondo alcuni, avrebbe dovuto presentare la richiesta di convocazione dopo la seduta sul Bilancio, evitando così di dare al presidente il pretesto per calendarizzare tutto insieme.

Ad infiammare ulteriormente il clima politico è intervenuta l’associazione civica “Iniziativa per Formia”, che ha denunciato la paralisi delle Commissioni consiliari.
Secondo i dati forniti, nel 2025 molte Commissioni si sono riunite una sola volta (Turismo, Lavori Pubblici, Cultura, Urbanistica), mentre altre — come Trasparenza, Servizi Sociali e Beni Confiscati — non si sono mai convocate. La Commissione Sanità non si riunisce addirittura dal 2022.

È un segnale di un’amministrazione chiusa e asfittica – ha dichiarato Luca Scipione del movimento – che considera i consiglieri di maggioranza dei semplici esecutori e quelli di opposizione dei ficcanaso. Il risultato è un Comune fermo e senza programmazione”.

Partita aperta

Anna D’Auria e Gianluca Taddeo

Con la seduta del 6 ottobre alle porte, la partita politica resta aperta.

Cardillo Cupo incassa il vantaggio tattico, le minoranze si interrogano sulla strategia e il centrodestra osserva da spettatore interessato.

A Formia, la stagione autunnale si apre all’insegna della tensione.