Fine del caso 'assenti agli eventi'. Virgili (FdI) mette fine alle chiacchiere "maggioranza unita, nessuna possibilità di strappi almeno da parte nostra. I cittadini ci hanno detto di lavorare uniti ed è quello che faremo”
Tre indizi non fanno una prova. Ma autorizzano a sospettare. Sono tre le assenze consecutive di importanti fette del centrodestra di Ferentino ad altrettanti eventi dell’amministrazione di cui fa parte. Non è normale.
I Consiglieri sono mancati all’incontro della città con il Ministri degli Esteri Antonio Tajani a conclusione del G7 appena tenuto a Fiuggi. Non erano all’incontro sulla TAV e da ultimo non erano all’inaugurazione del Parco Inclusivo, opera realizzata dall’amministrazione Fiorletta che proprio loro sostengono.
La distanza diventa ancora più netta se si tiene conto del fatto che il parco è stato un progetto concepito dall’ex sindaco Antonio Pompeo e ripreso ora dal consigliere di maggioranza Maurizio Berretta civico ma vicino alle posizioni di Forza Italia. E che all’inaugurazione erano presenti diversi esponenti provinciali azzurri, nonostante non abbiano eletto Consiglieri a Ferentino e stiano contro Fiorletta.
Divisi prima ancora del voto
Solo indizi e nessuna prova. Le evidenze dicono che alle prossime elezioni mancano tre anni: una distanza spaziale in politica. E dicono che Piergianni Fiorletta ha già messo in chiaro di non essere disposto a candidarsi per un quarto mandato. La sua elezione ha tracciato un solco sul quale si è incanalata anche Veroli: coalizioni civiche, costruite intorno al sindaco ed al suo progetto, a prescindere dalle collocazioni poltiche. Gli elettori hanno capito ed i numeri dicono che hanno apprezzato: Fiorletta a Ferentino e Caperna a Veroli sono stati eletti al primo turno. E nonostante siano di centrosinistra vengono sostenuti da larghe frange del centrodestra. La domanda delle cento pistole non è chi si candiderà dopo di lui ma come e con quale coalizione, se politica o se nuovamente un campo largissimo.
Potrebbe esserci questo, alla base dell’atteggiamento freddino del centrodestra di governo? O potrebbe essere un segnale con cui far capire che non è molto gradito il recente riavvicinamento di Fiorletta con l’altra ala Pd quella dell’ex sindaco Antonio Pompeo oggi all’opposizione?
Sempre rimanendo alle evidenze, ai tre eventi sono amncati gli esponenti di Fratelli d’Italia guidati da Giuseppe Virgili e l’esponente della Lega Luca Zaccari.
Motivi di lavoro
Virgili giura che l’assenza sia dovuta esclusivamente a motivi di lavoro: la sua impresa ha ricevuto nuove commesse ed è impegnata ora anche in Piemonte e negli Emirati Arabi. “Parla il passaporto, ero all’estero e non in vacanza” mette le mani avanti il commissario di Fratelli d’Italia. Freddezza verso il sindaco? “Al contrario”.
Un’altra vulgata vuole che a tenere lontano il centrodestra sia stato l’atteggiamento di Forza Italia. Che ha voluto sottolineare la paternità del passaggio fatto da Antonio Tajani a Ferentino, città di cui è originario e Partito di cui è il presidente nazionale. “Non entro in queste polemiche. Certo è che ad invitare il Ministro è stato anche il Sindaco. Ed era la cosa istituzionalmente più corretta. Qualora fosse stato un evento di Partito allora sarebbe stato logico che ad invitare il presidente di Forza Italia fosse il circolo. Si chiama correttezza istituzionale e nessuno può dire che ad Antonio Tajani ne manchi”.
Un’assenza un po’ cercata? “Ribadisco: ero al lavoro all’estero. Aggiungo: per fortuna, considerati i tempi. Sono orgoglioso che la nostra città abbia partecipato al G7 indipendentemente da chi abbia promosso il convegno”.
Con il sindaco? Tutto bene
Incomprensioni con il sindaco? “Ma chi mette in giro queste cose? Riferitegli che con il sindaco abbiamo un buon rapporto. Io personalmente, il mio Partito e tutti gli altri del centrodestra presenti in Aula. Non ci sono incomprensioni e se ci fossero sono abituato a risolverle apertamente. Sarebbe sufficiente una telefonata”.
L’eventuale riappacificazione tra le due anime del Pd non preoccupa Giuseppe Virgili “perché sarebbe una legittima normalizzazione dei rapporti sul piano umano. E siccome sono cristiano dico che è una buona cosa. Ma tolto l’aspetto umano, penso che sul piano politico sia molto presto per parlare di rappacificazioni: potrebbero esserci solo al termine di un lungo percorso politico per nulla agevole”.
Va oltre ed accetta la provocazione. “Credo che ognuno in questo momento possa fare le mosse che vuole, ma alla fine conta l’unione di intenti. Al momento pensiamo al presente proiettandoci verso il futuro, Ferentino ha bisogno di risposte e programmazione, passiamo le giornate per garantire questo alla città”.
“Abbiamo un patto con Piergianni”
Il caso Ferentino non è più isolato. Lo stesso schema ha funzionato a Veroli. Ed a guardare bene anche a Sora il sindaco è formalmente civico sostenuto da civici di destra e di sinistra. Ma allora gli schieramenti sono superati? “Sul piano amministrativo i fatti dicono che le situaazioni cambiano da comune a comune. Invece sul piano politico il centrodestra esiste, è rappresentato benissimo. Nel caso specifico noi abbiamo un patto con Fiorletta fino al 2030, sia io che Luca Zaccari abbiamo fatto un patto politico sia con il sindaco ma soprattutto con la città. Sono solito a rispettare i patti“.
Il dopo Fiorletta? “Siamo seri, ci sono ancora tre anni di governo cittadino davanti. Ferentino ha problemi molto più seri che la candidatura da qui a tre anni. È un tema del quale non stiamo discutendo, non ci interessa discutere e sarebbe pure una mancanza di rispetto verso i cittadini con le difficoltà che stanno affrontando. Ci sarà tempo per stabilire le modalità ma soprattutto il candidato”.