L'Azienda dei Beni Comuni di Latina non andrà in liquidazione come paventato dall'UGL. I bilanci saranno approvati e l'amministrazione darà vita al nuovo progetto industriale che prevede la trasformazione dell'azienda in una multiservizi che non si occuperà solo della raccolta dei rifiuti. Ma il Carroccio e Latina Bene Comune lanciano strali contro l'iniziativa
Il Comune di Latina non intende liquidare la sua società ABC, l’Azienda dei Beni Comuni alla quale affida il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Approverà i suoi bilanci ancora in sospeso ed a quel punto avvierà l’iter per trasformarla in una società di capitali (molto probabilmente una Srl o una SpA con unico socio il Comune) con la funzione di multiservizi (a quel punto non dovrebbe gestire solo i rifiuti ma anche un’altra serie di servizi comunali).
A tracciare la rotta è stato l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio disinnescando la bomba lanciata nei giorni scorsi dal sindacato Ugl. Ma alla Lega la soluzione non piace, non così almeno.
La bomba
Tutto era cominciato martedì mattina quando il sindacato ha rivelato che i bilanci consuntivi 2022 e 2023 e quello previsionale del 2024 non risultavano ancora approvati. Perché è una bomba? Lo spiega il sindacato domandando: “Che fine hanno fatto quei bilanci, dato che ingessano l’azienda che non può né assumere né investire? Qualcuno sa, o fa finta di non sapere, che dopo il terzo anno consecutivo di bilanci non approvati bisogna liquidare la società? O magari si sta puntando proprio a questo?”.
E non solo. Ugl ha messo in evidenza che ABC ha chiamato a lavorare persone alle quali ha fatto un contratto a tempo determinato, alcune delle quali avevano lasciato gli altri posti nei quali erano impiegate. Ma “dopo le visite per l’assunzione gli è stato comunicato che la procedura è bloccata e ad oggi rimangono di fatto disoccupati”.
Chi è dentro ed attende i rinforzi bloccati fuori è “costretto a turni massacranti ed a straordinari eccessivi che mettono a rischio la loro sicurezza. Inoltre non riescono ad usufruire dei giorni di ferie maturati”.
La soluzione
L’assessore all’Ambiente del Comune di Latina Franco Addonizio ha espresso comprensione. E confermato che i bilanci consuntivi 2022 e 2023 e previsionale 2024 verranno approvati entro la metà di dicembre. Entro quella data “inizierà anche l’iter di valutazione del nuovo progetto industriale, elaborato dai tecnici della stessa Abc, e deliberare gli atti di indirizzo per la trasformazione dell’attuale azienda speciale in società di capitali multiservizi, dando corpo al programma del sindaco, senza più indugi che non avrebbero giustificazioni plausibili”.
È quello che il sindaco aveva chiesto quando ha guidato il cambio di management della Abc. Matilde Celentano ha voluto non solo un cambio di gestione ma anche di passo. Quel progetto è stato messo a punto ha spiegato Addonizio e adesso spetta all’Aula esaminarlo e decidere.
C’è chi dice no
Ma in maggioranza non tutti sono d’accordo. Vincenzo Valletta capogruppo della Lega dice che “occorre un ragionamento ponderato, senza fughe in avanti ed evitando percorsi che a oggi potrebbero risultare articolati e spinosi”. Per la Lega sono tre i target da mettere al centro del progetto: una città pulita, bollette al ribasso e lavoratori garantiti “e si possono raggiungere solo se si consente all’azienda di operare liberamente. Per questo c’è bisogno di ottimizzare il servizio e individuare margini di risparmio, oltre a una sana rimodulazione della raccolta”. Dove migliorare? I punti sono quelli che ha indicato al nuovo management la sindaca: centro e seconda circonvallazione, possibilmente utilizzando criteri diversi dal passato e più efficaci.
Sul piano politico c’è un niet della Lega. Il Carroccio dice no alla trasformazione della società in multiservizi, perché “implementando metodiche più sostenibili economicamente e per il decoro”. E poi lancia la bomba: “Non si deve caricare Abc di ulteriori servizi che andranno ad aggravare una struttura malconcia che chiede unicamente ossigeno. Come Lega, riteniamo che Abc debba occuparsi della raccolta rifiuti e dell’igiene urbana”.
E c’è chi dice non si può
L’ex sindaco Damiano Coletta (Latina Bene Comune) all’epoca mise al centro la Abc. Ed oggi dice che è troppo facile parlare della sua trasformazione: perchè ci sono tanti ostacoli a rendere complessa l’operazione.
Per Coletta invece c’è bisogno solo di poche e semplici cose: assumere personale, investire sulla raccolta porta a porta, migliorare le condizioni lavorative dei suoi dipendenti. Sul piano politico: “Smobilitare il sistema di raccolta sarebbe una follia che ci porterebbe dritti alla Corte dei conti. Dopo aver investito 15 milioni di euro per dotarci di una metodologia che sta finalmente portando i suoi frutti, questa amministrazione pensa di dismettere e cambiare di nuovo”.