Il Corriere dei Piccoli del Comune Capoluogo

Il documento che il Pd sta preparando per il Congresso. Il dialogo che si sta cercando di intrecciare con chi non sta con il sindaco Mastrangeli. Tagliaferri a Cassino con Ciacciarelli. Gli attriti evidenti ma mai così profondi da far cadere la consiliatura. Ed il Consiglio prima di natale ne sarà prova

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

“Alla prima che mi fai, ti licenzio e te ne vai.” Queste erano sempre le ultime parole minacciose del re Tamarindo, rivolte al povero Timbuktu che ogni volta tremava di paura. E tutti i lettori, bambini e ragazzi, e anche qualche adulto, a domandarsi: che succederà adesso? Niente. Perché bisognava aspettare sempre un’altra settimana. Quando usciva in edicola il nuovo “Corriere dei Piccoli”, costava 20 lire. ed ogni volta la solita tiritera. E’ stato la prima rivista settimanale di fumetti italiana, pubblicata dal 1908 al 1995 per oltre 4.500 numeri divisi in 88 annate.

La stessa frase e la stessa fattispecie potrebbero essere tranquillamente declinate sul Comune capoluogo. Dove si è sempre in attesa di un evento clamoroso, definitivo che sconvolga tutto e tutti, ma poi in realtà non accade mai nulla. Di irrisolvibile.

Fibrillazioni evidenti

E sarà così anche questa volta. Le fibrillazioni interne alla maggioranza, esistono, da tempo. Impossibile non vederle. Otto Consiglieri della maggioranza di centrodestra che abbandonano il sindaco Riccardo Mastrangeli sono una trave in un occhio. Gli attriti ed i distinguo non finiranno certamente ma non saranno mai così profondi da determinare la fine anticipata della consiliatura.

Una circostanza ben chiara a tutti, sia in maggioranza che in opposizione: nessuno è pronto ad andare nell’immediato alle urne, sia nel centrodestra che nel centro sinistra. Il motivo è elementare: non esiste, allo stato, una candidatura a sindaco alternativa a Mastrangeli nel centrodestra. Ci sta pensando, seriamente, Fratelli d’Italia. Ci sta lavorando altrettanto seriamente Forza Italia ma non nel perimetro del centro destra tradizionale. Come non esiste una candidatura, magari, unitaria nel centrosinistra: Pd e Psi sono ancora lontani anni luce.

Serve tempo

Angelo Pizzutelli

Serve ancora tempo. A tutti. Per verificare i nuovi assetti nella maggioranza di centrodestra nati dallo scorso Consiglio e per verificare se proseguirà e come il dialogo che è sempre più evidente tra il capogruppo Pd Angelo Pizzutelli, il coordinatore di Forza Italia Pasquale Cirillo ed il malpancista Anselmo Pizzutelli.

Serve tempo anche perché tra poco si celebrerà il Congresso del Partito Democratico. Il Consigliere Norberto Venturi sta lavorando alla definizione di un documento politico: lo firmerà tutto il Gruppo consiliare Pd per chiedere un ruolo centrale per Frosinone nella nuova Segreteria. I destinatari sono i candidati alla guida del Partito: per ora l’uscente Luca Fantini (Rete Democratica) e lo sfidante Achille Migliorelli (Area Dem ed area Schlein).

Il nuovo Segretario dovrà gettare un ponte verso i Socialisti e verso quel mondo civico che sarebbe disponibile a convergere su un candidato terzo in chiave di contrapposizione all’attuale centrodestra. Una terzietà che sarebbe in grado di attirare anche Forza Italia.

L’Assise prima di Natale

E poi c’è una ulteriore circostanza da considerare. Oggettiva, ineludibile. Le dimissioni, singole o di massa, come le mozioni di sfiducia, non si minacciano. Si danno o si firmano e basta: altrimenti significa che si sta giocando. Legittimamente, in politica ci sta ma si sta comunque giocando.

Chiunque in questo momento, a destra come a sinistra dica “siamo pronti ad andare a nuove elezioni” mente sapendo di mentire. Perché nessuno ci vuole andare: le incognite sono tante e tali che scoraggiano chiunque a mettere la parola fine.

Ed anche nel consiglio Comunale della prossima settimana, quello convocato per le ore 19.30 del 20 dicembre, non dovrebbe accadere nulla di clamoroso. Tredici i punti all’ordine del giorno. I primi cinque riguardano delibere di Giunta da ratificare: per variazioni di Bilancio, per il programma teatrale, per varare il nuovo Ufficio Europa insieme ai Comuni dell’Area Vasta. Un ufficio per il quale ci sono altri due punti da valutare: servono per rendere operativa quella struttura, primo nucleo di una possibile collaborazione tra Frosinone ed i municipi circostanti. (Leggi qui: Progetto “Frosinone Area Vasta”: l’unione fa la forza in Europa).

Minimo sindacale in carnet

Il municipio di Frosinone (Foto © Antonio Limonciello)

Bisognerà poi prendere atto di alcune sentenze per cause che hanno visto il Comune di fronte al Giudice di Pace o al Tribunale: bisognerà prendere atto delle somme disposte dai magistrati e delle parcelle da liquidare.

La maggioranza, venerdì prossimo dovrà solo fare il proprio dovere, il minimo sindacale: essere presente con 17 consiglieri, utili per dichiarare valida la seduta in prima convocazione. Mastrangeli ed i suoi confidano anche nel fatto che difficilmente gli 8 consiglieri di opposizione, i 5 “malpancisti” e i 3 consiglieri di FutuRa saranno presenti in aula tutti insieme.

In ogni caso, qualora fosse necessario, il numero legale verrà sicuramente assicurato anche da qualcuno dell’opposizione. Ecco perché la consiliatura non è rischio. Almeno nell’immediato.

Tagliaferri che “non condivide”

Massimiliano Tagliaferri (Foto: Simone Desiato)

Sul tavolo politico del Capoluogo c’è una richiesta a Mastrangeli, sicuramente autorevole come quella fatta dal Presidente del Consiglio Comunale Max Tagliaferri. Non condivide, per usare un eufemismo, alcune decisioni di Mastrangeli. come non è entusiasta, sempre per usare un termine edulcorato, dell’operato di alcuni assessori. Tagliaferri è uno che quando le cose secondo lui non vanno, non rimane in silenzio. Lo dice apertamente senza infingimenti. E sollecita ad agire, anche dal punto di vista politico, diversamente e meglio. Ci sta. (Leggi qui: Mastrangeli, senza un attimo di pace).

L’altro giorno Max Tagliaferri era all’Edra Palace di Cassino per l’incontro invernale organizzato dall’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli. Significa che al di là delle critiche resta un fedelissimo dell’onorevole Nicola Ottaviani, esponente nazionale della Lega e sindaco due volte prima di Mastrangeli che ha voluto come suo successore civico ma in quota Carroccio.

Allo stesso modo in cui resta un fedelissimo il vicesindaco Antonio Scaccia nominato recentemente responsabile regionale del movimento “Noi con Vannacci”: ha nel parlamentare della Lega l’interlocutore di riferimento principale. (Leggi qui: Frosinone e Latina nelle Zes, la proposta si può votare. E leggi anche Mastrangeli, degrado e sicurezza del quartiere Scalo: adesso basta).

Il silenzio di tutti gli altri

Antonio Scaccia (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

Quello che stona parecchio, è il silenzio assordante, di tutti gli altri. Che sostengono Mastrangeli, Partititi e liste civiche. Il senso di malcontento, sia nei confronti di Mastrangeli, che della Giunta, evidentemente è un sentimento diffuso in maggioranza. Altrimenti qualcuno avrebbe avuto la sensibilità, di difendere Il sindaco e gli assessori, dagli attacchi di Tagliaferri. Non è accaduto. E anche questo è un fatto. Anomalo.

Anche se a Frosinone si prova a far passare tutto per normale, quello che normale non è.