Dopo lo scambio di mercato Ardemagni-Trotta, la squadra giallazzurra e l'Ascoli si ritrovano al "Del Duca". La vittoria del Pescara a Pordenone impone al Frosinone di vincere per tornare nella zona-spareggi. Due squadre in crisi di risultati. Ed in emergenza. Nesta deve rinunciare all'attacco titolare e potrebbe avanzare Rohden. Zanetti ha gli uomini contati. Prima della gara un minuto di raccoglimento per Anastasi
Sui tavoli del calciomercato l’incrocio Ascoli-Frosinone è finito pari e patta con un salomonico scambio di attaccanti (Ardemagni in Ciociaria, Trotta nelle Marche). E solo i posteri con le loro ardue sentenze potranno dire chi ci ha guadagnato e chi no.
Domani sera (fischio d’inizio alle 21) sul prato del “De Duca” invece la sfida tra bianconeri e giallazzurri si preannuncia tanto incerta quanto importante per il proseguo del campionato di entrambe. In palio un posto nella griglia playoff e il rilancio dopo un mese difficile.
L’Ascoli infatti arriva da 2 sconfitte di fila, 3 punti nelle ultime 4 gare ed è scivolato in decima posizione. Mentre il Frosinone nello stesso periodo ha collezionato solo 2 pareggi, mantiene una lunghezza di vantaggio sugli avversari ma dopo la vittoria del Pescara a Pordenone è uscito anch’esso dalla zona spareggi.
Insomma i tecnici Paolo Zanetti ed Alessandro Nesta cercano un acuto per ripartire forte e togliersi dalle secche di un momento storto che potrebbe diventare crisi vera e propria. All’andata vinsero i ciociari al termine di un match molto tirato.
Forti in casa, deboli in trasferta
Ascoli e Frosinone hanno marciato su binari paralleli. Hanno costruito le loro fortune tra le mura amiche, ma fuori hanno sofferto parecchio. E così domani i bianconeri dovranno confermare il trend interno mentre i giallazzurri proveranno ad invertire la rotta lontano dallo “Stirpe”.
La squadra marchigiana al “Del Duca” ha conquistato 22 dei 27 punti totali (7 vittorie, 1 pari ed 1 ko; 16 gol fatti e 7 subiti), non perde dal 5 ottobre scorso (0-2 col Pescara) ed è reduce da 3 successi consecutivi. E non è tutto: non incassa reti da 249′ (l’ultima siglata da Bruccini in Ascoli-Cosenza 3-2 del 24 novembre). Numeri pesanti per Scamacca e soci che in casa vantano il terzo miglior bottino della serie B dietro il Pordenone (26 punti) ed il Benevento (29), rispettivamente seconda e prima della classe.
Al contrario il Frosinone in trasferta viaggia a scartamento ridotto. Uno score da retrocessione. Sette punti in 10 partite frutto di 1 vittoria, 4 pareggi e 5 sconfitte. Poche reti realizzate (5) e molte incassate (12). Un andamento che ha limitato i canarini sin dall’inizio della stagione anche se il colpaccio a Castellammare aveva illuso. Poi nuovo scivolone a Benevento e il pari a Pisa.
Ad Ascoli bisogna cambiare passo. Per coltivare ambizioni d’alta classifica servono anche e soprattutto i risultati fuori casa.
L’emergenza denominatore comune
Zanetti e Nesta non hanno vissuto una settimana tranquilla. Tra mercato, infortuni e squalifiche hanno avuto un bel da fare.
Lunga la lista degli assenti nelle file dell’Ascoli. Appiedati dal giudice sportivo Gerbo e Da Cruz. Fuorigioco per infortuni vari Brosco, Pucino, Petrucci e Rosseti. Non saranno della sfida poi quei giocatori coinvolti in operazioni di mercato come Laverone, Ninkovic, Ardemagni e Chajia.
A parziale consolazione i rientri di Andreoni e Troiano. Uomini contati per l’allenatore bianconero che dovrebbe disegnare il suo Ascoli con il consueto 4-3-1-2.
Davanti al portiere Leali, uno degli ex di turno, una linea difensiva composta da Andreoni, Gavrillon, Valentini e Padoin. A centrocampo Troiano sarà il regista con Cavion e Brek interni. Il neo acquisto Morosini giostrerà da trequartista dietro la coppia di punte Scamacca-Beretta.
Senza bomber
Dal canto suo Nesta perde i due attaccanti titolari Dionisi e Ciano, entrambi squalificati. Assenze pesanti considerando che in solido hanno firmato 13 delle 24 reti siglate dalla squadra. Non ci sarà neppure Trotta che come detto da lunedì sarà un nuovo calciatore dell’Ascoli.
Grande emergenza quindi nel reparto avanzato dove restano Novakovich, Citro e Matarese (quest’ultimi due utilizzati col contagocce). Considerate anche le difficoltà mostrate dai canarini in zona-gol, all’allenatore giallazzurro medita degli aggiustamenti. E così il canonico 3-5-2 potrebbe diventare 3-5-1-1.
In pratica verrebbe schierato un attaccante solo (Novakovich in vantaggio su Citro) con alle spalle Rohden in versione guastatore. Per il resto Bardi in porta; Brighenti, Ariaudo e Capuano nel pacchetto difensivo; Paganini, Gori, Maiello, Tabanelli ed uno tra Beghetto e D’Elia (altro ex, prelevato pochi giorni fa proprio dall’Ascoli) a centrocampo.
Testa fredda e cuore caldo
Sarà una sfida da giocare con tanta concentrazione e lucidità oltre al tasso agonistico che da sempre contraddistinge la serie cadetta. La squadra che metterà in campo queste qualità potrebbe prevalere.
Nelle ultime partite Ascoli e Frosinone hanno avuto pause e cali di attenzione fatali. I bianconeri ad esempio si sono rivelati fragili nel quarto d’ora finale. Tra il 76′ ed il 90′ hanno subito ben 11 reti. Come il Trapani, penultimo della graduatoria.
Il Frosinone invece ha mostrato qualche crepa difensiva subendo 5 gol negli ultimi 4 turni. Nelle precedenti 9 gare invece ne aveva incassati 3. Senza parlare della scarsa precisione sotto porta.
Nel ricordo di Anastasi
Prima della gara sarà osservato un minuto di silenzio in memoria di Pietro Anastasi, ex dell’Ascoli ed uno dei più importanti attaccanti nella storia del calcio italiano morto lo scorso 17 gennaio a causa della Sla. Un bell’iniziativa del club bianconero dopo la figuraccia rimediata dalla Figc che nello scorso week-end non ha reso omaggio al bomber azzurro.
Anastasi, dopo aver vinto 3 scudetti con la Juventus, una Coppa Italia con l’Inter ed un campionato europeo con la nazionale, terminò la sua carriera all’Ascoli. Tre stagioni indimenticabili con 58 presenze in serie A e 9 reti, con un superlativo quarto posto nel 1979/1980 e la vittoria della Red Leaf Cup nel 1980 e del Torneo di Capodanno nel 1981.
Il 30 dicembre 1979 fu uno dei protagonisti dell’unica vittoria (3-2) dell’Ascoli in casa della Juventus. Al “Comunale” di Torino, davanti ai suoi ex tifosi, aprì le marcature di testa realizzando il suo 100° gol in serie A. Domani sera il giusto tributo del “Del Duca”.