Il G7 ciociaro tra freddo, emozioni e la “star” Tajani

La Città dei Papi al centro del mondo per la riunione dei Ministri degli Esteri dei principali Stati. Imponenti le misure di sicurezza, l'orgoglio del sindaco Natalia e l'attesa per l'arrivo del leader di Forza Italia originario della Ciociaria. Il segretario di Stato americano Blinken resta a bocca aperta per la bellezza della cripta San Magno: "Beautiful"

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Il lunedì del G7 ad Anagni inizia con un silenzio assoluto. Sembrano tornati i giorni del Covid: ma per fortuna è solo l’effetto delle misure straordinarie di sicurezza adottate a difesa della giornata. Nulla può e deve andare storto; e quindi il traffico, almeno quello che non è strettamente legato alla giornata, viene bloccato.

Il gelo da cornice al grande appuntamento

Alle 9.15 il freddo intenso rende la strada che da Viale Regina Margherita porta al palazzo comunale una vera traversata polare. Ma almeno si può camminare; va peggio ai carabinieri, ai poliziotti, ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile che sono stati dislocati lungo la strada, e che sono costretti a stare fermi.

Per loro il freddo è davvero insopportabile. Cercano di distrarsi sorvegliando con attenzione il passaggio dei (pochissimi) civili che si spostano. Senza il pass la camminata si fermerebbe poco prima di Porta Cerere.

Si arriva in Piazza Cavour. Che è come dovrebbe essere sempre: vuota e senza rifiuti. Peccato che sia solo una (temporanea) conseguenza delle misure di sicurezza di cui sopra. L’amministrazione del sindaco Daniele Natalia ci ha dato dentro. Le piante sono state tutte potate a forma di cubo; la fontana del Parco della Rimembranza sembra lucidata e per terra non c’è nemmeno una cartaccia. Le forze dell’ordine ti guardano con cortese insistenza e capisci che conviene tenere il pass in evidenza per non doverlo tirare fuori ogni 2×3.

Il sindaco Natalia gongola

Intanto in Piazza Innocenzo III presso le Absidi della cattedrale è già tutto pronto per la cerimonia della consegna dei doni che, dopo la plenaria e la visita della cattedrale e della Cripta, segnerà la fine della giornata anagnina del G7. Chiusi tutti i ristoranti ed i bar. Uno in effetti dovrebbe aprire, ma i proprietari sono stati bloccati presso l’ex ospedale perchè non avevano il pass: un piccolo disguido che si risolve dopo pochi minuti.

Davanti al palazzo comunale arriva il sindaco Daniele Natalia. E’ come un bambino davanti al presepe il giorno di Natale. E’ talmente eccitato che si dimentica del freddo e resta in giacca e cravatta (ma poi si farà portare un cappotto per evitare problemi di assideramento). Come suo solito, saluta tutti.

Imponenti misure di sicurezza

La foto di rito dei Ministri degli Esteri

Sono trascorse da poco le 10. Per entrare nella Sala della Ragione bisogna attendere la bonifica ambientale. Poliziotti specializzati frugano da tutte le parti per cercare eventuali esplosivi; ci sono cani addestrati apposta (“quelli antidroga non ci sono”, dice tra il serio ed il faceto un esponente dell’organizzazione). Sui tetti, anche se non si vedono, almeno una decina di cecchini sorvegliano qualunque cosa si muova. Alla fine si può entrare.

La sala sembra una succursale dell’Onu, tra postazioni per le photo opportunity, tavolo per le riunioni e sala stampa. Hanno addirittura tirato fuori dei reperti dell’epoca romana rimasti finora in magazzino; l’occasione era troppo ghiotta per non approfittarne. Presente una delegazione di hostess, tutte in nero, tacco 14 e capelli con lo chignon.

Natalia fa il Cicerone con i vertici di Prefettura e Questura, rifacendo la storia dello schiaffo di Anagni e delle sue conseguenze, senza nemmeno l’ausilio di un esperto a fianco. Alle 11 arriva il presidente della provincia Luca di Stefano.

La star Tajani

Il Ministro Tajani durante il G7

Sale l’attesa in vista dell’arrivo del Ministro degli Esteri, il ciociaro Antonio Tajani. La gente si accalca davanti al portico e, gentilmente, gli esponenti delle forze dell’ordine, chiedono di spostarsi per evitare problemi all’arrivo delle prime automobili.

Alle 12.05; arriva il ministro: ad attenderlo il sindaco Natalia che lo abbraccia a lungo; è il presidente del Partito di cui lui è tra i responsabili provinciali. Stretta di mano istituzionale ai presenti e, dopo le dichiarazioni alla stampa, si può salire le scale del palazzo comunale. Il G7 ad Anagni è ufficialmente iniziato.

Dopo la plenaria e le foto di rito, alle 13.30 c’è il momento del lunch con tanto di catering a fianco della Sala della Ragione. Subito dopo ci si sposta verso la cattedrale per la visita della Cripta di san Magno. Alzando gli occhi al soffitto il Segretario di Stato americano Anthony Blinken (che evidentemente non è abituato), si fa scappare un significativo “beautiful!”.

Lo scambio di doni

I ministri al lavoro

Unica deroga al protocollo di giornata, la cerimonia dello scambio dei doni che si svolge non davanti alle absidi ma in uno spazio interno, per scongiurare la pioggia che, dopo le 14, ha cominciato a cadere.

Poi il corteo parte per Fiuggi, dove il G7 continuerà oggi e fino domani. Il sindaco Natalia può finalmente tirare un sospiro di sollievo; è andato tutto bene: “oggi abbiamo scritto una pagina di storia”.