Il j’Accuse di Battaglini a Forza Italia (che non si impressiona)

Il duro atto d'accusa del vice presidente nazionale Anci Giovani. Al quale non è stata data l'Organizzazione di Forza Italia, andata a Peppe Sacco. La nuova geografia provinciale. E la nuova visione di Fazzone

Aria di tempesta in Forza Italia: se sarà contenuta in un bicchiere d’acqua o si allargherà lo diranno le prossime settimane. Ad increspare le acque è Samuel Battaglini, dirigente provinciale del Partito e vicepresidente nazionale di Anci Giovani. Lo fa con una nota nella quale punta il dito contro la Coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli e le nomine fatte in queste settimane. Non le condivide, le contesta, legge quelle scelte come un tentativo di isolare lui e la sua area.

A far traboccare la misura di Battaglini è stata una delle ultime decisioni: quella di riconoscere al sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco il delicato ruolo di Responsabile Organizzazione provinciale di Forza Italia. È la figura che deve conoscere tutti i circoli, tutti i dirigenti sul territorio, tutte le situazioni e le alleanze, intervenendo prima che si creino problemi o tensioni, appianando eventuali increspature e favorendo il dialogo. Non una scelta di poco conto.

La versione di Samuel

Samuel Battaglini

Battaglini dice che quella casella era stata promessa a lui. Per l’importante numero di iscrizioni portate a Forza Italia in occasione del recente Congresso, per avere rinunciato ad un assessorato nella Giunta del sindaco Riccardo Mastrangeli a Frosinone, per avere contribuito in maniera non secondaria alla formazione della lista elettorale nel capoluogo.

«Assolutamente nulla contro il sindaco di Roccasecca, persona che stimo e considero un amico – scrive Samuel Battaglinima la decisione mi ha sorpreso visto che, come annunciato e ratificato nel Congresso Provinciale, quel ruolo era il mio. A dicembre, in occasione appunto dell’elezione di Rossella Chiusaroli a Segretario politico, facemmo un accordo sul suo nome in virtù di un Partito libero e liberale. Che prevedeva, come annunciato pubblicamente, che il sottoscritto contribuisse alla crescita di Forza Italia attraverso l’incarico di responsabile dell’Organizzazione».

E dove sta scritto? Dov’è l’accordo? «La cosa è testimoniata non solo dai presenti ma anche dalle dichiarazioni riportate sulla stampa. È chiaro che quello di oggi rappresenta un atto di ostilità nei miei confronti e nei confronti di tutti coloro che negli ultimi mesi hanno chiesto maggiore condivisione e libertà di pensiero».

A cosa si riferisce Battaglini quando parla di atto ostile? Ad una serie di recenti decisioni che riguardano i Circoli.

Ostilità nei Circoli

Gianluca Quadrini e Tonino Aversa

Battaglini indica alcuni esempi. Come la decisione presa da Rossella Chiusaroli di sostituire i commissari di Ceccano e Sora «dimostrando un inspiegabile risentimento verso coloro che hanno dato tutto, senza mai chiedere nulla». A Ceccano la Coordinatrice Provinciale ha affidato Forza Italia a Tonino Aversa «un consigliere di minoranza con trascorsi a sinistra, famoso per aver fatto cadere anche lui come Chiusaroli a Cassino una giunta di centrodestra. Lo ha fatto – prosegue la nota di Battaglini – nonostante abbiamo in maggioranza l’assessore Angelo Macciomei». (Leggi qui: L’altra Forza Italia: Tonino Aversa nominato commissario).

In città è stato messo da parte il commissario Giuseppe Santodonato ed a Sora è stato fatto altrettanto con Vittorio Di Carlo, storici militanti e dirigenti di Forza Italia. Per Battaglini, entrambi «nelle ultime elezioni Europee, si sono impegnati nel sostenere la Coordinatrice provinciale mettendo addirittura a disposizione comitati elettorali di loro proprietà».

Battaglini cita anche il «trattamento riservato a Frosinone ad Adriano Piacentini. Come per Santodonato ed altri è dal 1994 ininterrottamente tesserato di Forza Italia. Negli anni non ha mai fatto mancare, sotto a tutti i punti di vista, il suo supporto. A Frosinone, città capoluogo, si è deciso di andare all’ opposizione del governo di centrodestra ed in molti ancora non ne abbiamo capito il motivo, tanto meno quale sia la prospettiva futura. D’altronde, anche a Cassino, fu utilizzata la stessa strategia ed infatti sono due legislature che governa la sinistra».

La versione di Rossella

Rossella Chiusaroli

Non fa dichiarazioni la Coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli. Ma riservatamente ha fatto sapere a Samuel Battaglini che l’incarico di Responsabile Organizzazione non poteva più essergli assegnato. Perché? Non ha rispettato le indicazioni di Partito. In quale caso non lo avrebbe fatto? Alle recenti Elezioni Europee: Forza Italia aveva indicato di votare la terna Antonio Tajani Salvatore De Meo Rossella Chiusaroli. Ma l’analisi del voto ha rivelato che Battaglini non si è attenuto a quell’indicazione ed ha girato un migliaio di preferenze all’ex Governatrice del Lazio Renata Polverini.

Quando gli è stato riferito, Battaglini ha alzato l’asticella. Dicendo che allora si trattava di un atto ostile nei confronti del senatore Maurizio Gasparri e strillando contro il nuovo corso: “Questa è la provincia di Frosinone, non è Fazzonia”.

Il nuovo corso

Claudio Fazzone

Non ci sta il senatore Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio e coordinatore nazionale dei Coordinatori regionali. Esclude in maniera categoria la chiave di lettura fatta da Samuel Battaglini e chiude la questione con un «interpretazioni irricevibili».

La realtà è che con il nuovo corso portato dal senatore Fazzone deve essere riscritta del tutto la geografia provinciale ciociara. Superando la vecchia visione di un territorio diviso in una dozzina di collegi elettorali provinciali, ognuno con il suo referente di Collegio che supervisionava i Circoli. La nuova visione importata da Claudio Fazzone parte dal presupposto che è stato soppresso il collegio di Cassino per la Camera dei Deputati ed è stato fuso nel nuovo collegio Cassino – Formia – Gaeta – Fondi – Terracina. Ed è stato soppresso il collegio del Senato sia a Frosinone che a Latina, generando il Collegio unico del Lazio Sud. «Se non partiamo da questa evidenza e non uniamo le forze, considerando le province di Frosinone e Latina nel loro insieme rischiamo di essere condannati all’irrilevanza» ha spiegato il senatore Fazzone in un recente incontro con i quadri di Forza Italia.

Da qui la necessità di superare il modello (e le figure di riferimento) dell’epoca in cui il Partito in Ciociaria era nelle mani di Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese. Nella stessa recentissima riunione, il senatore Fazzone ha spiegato ai suoi quadri che «è chiaro che in questa visione di insieme, il prossimo incarico di rilievo che si libererà in Regione Lazio spetterà alla provincia di Frosinone ed alla provincia di Viterbo. Per il ruolo che hanno avuto e che gli compete. Se non iniziamo ad avere una visione di insieme non andremo da nessuna parte».

Sempre che l’aria di tempesta evocata da Battaglini resti in un bicchiere d’acqua e non si trasformi in burrasca.