
I retroscena dell'affaire Fdi che a lei non interessano e la candidatura con Forza Italia che ha preso forma ma non come un ripiego: tutto quello che Anna Rita non aveva ancora detto
È il simbolo vivente del momento complicato che ha vissuto il centrodestra cassinate nel condurre la sua campagna elettorale per le amministrative di giugno. Totem di una mezza “guerra tra bande” su cui tutti, oggi equalizzati, stanno facendo di tutto per creare un clima noncurante. Ma non funziona: non funziona perché Anna Rita Terenzio e quel che Anna Rita Terenzio rappresenta fuor di “uso di comodo” sono andati a cozzare ad un certo punto contro quel che Anna Rita Terenzio doveva diventare per qualcuno in Fdi.
Cioè il possibile grimaldello per scardinare la linea voluta da Massimo Ruspandini ed attuata da Gabriele Picano ed Antonio Cardillo nell’appoggiare Arturo Buongiovanni al voto amministrativo di Cassino, ma senza le impronte digitali nette del Partito. Eppure la Terenzio è persona che prescinde da queste trame: è persona notissima a Cassino e personaggio che cammina sulle sue gambe. Anzi, sulle sue gambe ci corre. Sempre con l’occhio volto all’orizzonte e mai puntato sui suoi piedi.
“Movida in sicurezza”

E’ fumantina di carattere, non si tiene il cecio, ed ha avuto esperienze politiche dirette. Punta alla polpa dei problemi mainstream ed oggi ad esempio come candidata vuole “lavorare per garantire una movida in sicurezza per le famiglie e figli della nostra città”. Solo che adesso lei alla sicurezza vuole lavorarci sotto l’egida di Forza Italia, con cui è in lizza per la stessa piattaforma che fa capo a Buongiovanni, ma in una casella meno snob. E che l’ha accolta a braccia aperte dopo la porta sbattuta in faccia da una fronda di Fratelli (o sorelle?).
C’erano cose che ad Anna Rita Terenzio andavano chieste, e gliele abbiamo chieste. Tutte.
Torniamo solo per un attimo al ban di parte di FdI contro di lei. Lei ci crede davvero, al rifiuto per ragioni “giudiziarie” che le hanno opposto, oppure ha capito che il problema forse è politico, e relativo a quella parte di Fdi che non gradisce la linea Ruspandini-Picano?
“Glielo spiego adesso e per sempre: la mia decisione di ritirare la mia candidatura il FDI è stata dettata principalmente dal bisogno di tutelare la mia famiglia. Questo perché ho subito ingiustamente delle accuse infondate. Io credo che si possano avere delle idee politiche diverse, siamo in politica e parliamo di politica in maniera intelligente”.

“Tuttavia nel momento in cui si tocca la vita privata di una persona per cercare di denigrarla ed arrivare a secondi fini si cade nella scorrettezza. E, in alcuni casi, nella profilabile calunnia. Non sono abituata a screditare gli altri per innalzarmi, preferisco dimostrarlo con i fatti. E non entro in merito a quello che accade in Fdl: io ero appena entrata e pertanto non conoscevo né risvolti né le diverse anime del partito“.
Lei è unanimemente considerata a Cassino come una calamita di preferenze ed una persona molto “pop”. Forza Italia crede in lei per la sua formazione personale e politica o perché smuove centinaia di voti?
“Non mi piace che la gente possa pensare che io sia una calamita di preferenze, mi spersonalizza e toglie nobiltà al mandato pubblico. Mi piacerebbe che la gente pensasse che io abbia dei progetti e dei valori. E che mi voglia fare interprete degli stessi lavorando per la Città di Cassino. E poi mettiamo i piedi per terra: le preferenze si contano il 10 giugno e non prima”.
“Valori, non solo preferenze”
“Forza Italia mi ha voluta nella sua lista per i valori che rappresento e per la rotta etica ed esistenziale che ho dato alla mia vita e a quella della mia famiglia. Poi perché ho voglia di dare un concreto contributo alla mia Città. La Città dove sono nata e dove vivo tutti i giorni. Con Forza Italia ho trovato subito una squadra, una sintonia, soprattutto con donne che mi hanno accolto a braccia aperte”.

“A partire da Rossella Chiusaroli. Rossella è stata capace di creare una lista di ben 16 donne, e credo che questo sia un gran bel segnale per il genere femminile e soprattutto per la nostra Città. Ringrazio Rossella per essermi stata vicina e aver sposato quelli che sono i miei ideali per una Cassino migliore“.
Qual è la sua idea di Cassino ed in cosa le altre liste, incluse quelle che fanno capo ad Enzo Salera, che per lei quella visione dimostrano di non averla?
“Sono passati 15 anni da quando mi sono allontanata dalla Politica per il mio territorio. E durante questi anni ho avuto modo di osservare attentamente cosa può servire a Cassino per renderla di nuovo accogliente. Non si tratta solo di rinnovare la città, ma di creare una comunità dove al centro ci siano soprattutto i giovani con le loro idee. Il mio impegno – prima da mamma e poi da consigliere comunale – sarà in primis l’ascolto attivo dei giovani. Questo per creare una città ricca di iniziative per tenerli impegnati al massimo al fine di poter evitare che vadano via dalla nostra città“.

“Arturo è una persona stupenda, sa ascoltare, ti sa accogliere e ti sa rendere partecipe. La sua voglia di dedicarsi appassionatamente alla città di Cassino, con numerose idee e progetti, mi ha rapito. E lui mi ha resa partecipe di questo fantastico progetto. Abbiamo recepito molte istanze da parte dei cittadini. Credo che siano tutte priorità, dalla sanità, alle periferie, alla sicurezza, ad eventi e così via. Il nostro impegno sarà quello di rendere la città accogliente, allo stesso tempo sicura e soprattutto efficiente da tutti i punti di vista”.
E sia chiaro: senza mai dimenticare il commercio e le sue potenzialità di sviluppo, altro punto molto importante per la nostra città”.
Candidata con il centrodestra per Arturo Buongiovanni ma con un partito diverso da quello che aveva scelto inizialmente, non è un po’ problematico? Mi spiego: se in Comune assieme a Buongiovanni salirà ovviamente anche Fdi lei non ha paura di innescare una bomba interna di “carte bollate”, contando l’evoluzione procedurale dell’azione penale che lei pare abbia promosso?
“Ho sposato da subito il progetto dell’avvocato Buongiovanni, e per me essere stata collocata in una lista poteva andare bene. Tuttavia in un partito è ancora meglio. Il mio obbiettivo principale oggi è quello di fare campagna elettorale per me, per Forza Italia e per l’avvocato Buongiovanni. Per mia indole non sono una rivoluzionaria, perciò responsabilmente e se ne avrò l’opportunità svolgerò il mio ruolo in serenità. E senza innescare alcuna bomba, lo voglio chiarire. Per quello che mi hanno fatto ognuno risponderà delle proprie azioni indipendentemente dagli scenari politici”.
Enzo Salera le aveva espresso solidarietà per la nota vicenda che l’ha riguardata. Al di là della contrapposizione politica del momento, si sente di dire qualcosa al sindaco uscente sul tema?

“Ringrazio Enzo Salera per la solidarietà espressa in ordine alle vicenda che mi ha riguardata. Lui ad oggi è il Sindaco della Città dove sono nata, dove vivo e dove voglio continuare a stare”.
“E Sapendo riconoscere un bel gesto al dì là delle divergenze sul modo di amministrare“.
Un’ultima domanda: si è sentita con Rossella Chiusaroli dopo la sua scelta di campo? Che vi siete dette per la campagna su Cassino e per Bruxelles?
“Io non mi sono ‘sentita’ con Rosella Chiusaroli, nel senso che io sto vivendo insieme a lei praticamente 24 ore al giorno. Questo perché stiamo costruendo un Progetto per Cassino. Ovviamente le agisce su una scala più ampia perché è impegnata per le Elezioni Europee. Io non sono in Forza Italia come una semplice candidata che si è messa nella lista, voglio che questo sia chiaro. Io ho sposato il progetto di Forza Italia, ho già partecipato a diverse riunioni con i vertici del partito. Mi sento di Forza Italia e quindi voterò per Forza Italia”.