La coalizione avrebbe la maggioranza, ma il gruppo della Lega in realtà è civico e i Fratelli d’Italia condividono con Pompeo funzioni di carattere istituzionale. Inoltre c’è il caso Ferretti. Gli unici a strillare sono quelli di Forza Italia. Gli effetti sulle candidature alle comunali.
Quando il centrodestra, quasi un anno fa, scoprì che aveva la maggioranza in consiglio provinciale, in molti rimasero sorpresi. Non Tommaso Ciccone, sindaco di Pofi, che qualche mese prima si era reso conto benissimo di quanti “franchi tiratori” lo avevano impallinato nella corsa alla presidenza contro Antonio Pompeo.
Finita la breve stagione delle liste civiche (l’unico rimasto è il vicepresidente Luigi Vacana), i numeri dicono che Fratelli d’Italia ha tre consiglieri, la Lega due e Forza Italia due. In totale fa sette. Contro i cinque del centrosinistra: tre del Pd, uno di Italia Viva e Luigi Vacana. Si arriva a sei con Antonio Pompeo.
Ma il punto è che poi in Consiglio il centrodestra non riesce mai a votare in maniera compatta. Il fatto è che esistono distanze enormi nella coalizione di centrodestra.
I consiglieri della Lega sono entrambi di Frosinone e fanno parte di liste civiche: Igino Guglielmi del Polo Civico e Andrea Campioni della Lista Ottaviani. Sono stati eletti nella Lega, ma non sono del Carroccio. I loro referenti sono Gianfranco Pizzutelli e Nicola Ottaviani. Già all’epoca il deputato Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega, mise in evidenza l’anomalia. Infatti, proprio dopo le provinciali, ci fu la resa dei conti che portò alla nomina di Francesca Gerardi come coordinatrice provinciale.
Forza Italia è rappresentata da Gianluca Quadrini (che è anche vicecoordinatore regionale) e Gioacchino Ferdinandi: gli “azzurri” sono quelli che non fanno sconti alla maggioranza di Antonio Pompeo, ma spesso risultano isolati nel centrodestra.
Fratelli d’Italia è il gruppo più numeroso. Daniele Maura, fedelissimo dei fedelissimi del senatore Massimo Ruspandini, esercita le deleghe di presidente del consiglio provinciale. In più di un’occasione è scattato l’asse con Pompeo. Stefania Furtivo mantiene un profilo politico di grande cautela, mentre Gianluigi Ferretti (in rotta con la maggioranza di centrodestra che ad Anagni appoggia il sindaco Daniele Natalia) spesso e volentieri vota con il centrosinistra di Antonio Pompeo.
Si continua a ripetere che oggi le Province sono enti di secondo livello e che i confini politici non hanno senso. Contemporaneamente, però, tutti vorrebbero tornare all’elezione diretta del presidente e dei consiglieri. E all’assetto precedente alla Delrio. Allora il centrodestra deve decidersi: esiste come coalizione anche alla Provincia oppure no? Se è no, nei Comuni ognuno può fare come vuole.