
Verso il Congresso Pd a Formia e Gaeta. Sulla carta dovrebbe essere tutto liscio. Ma ci sono nodi da sciogliere. Come quelli che a Minturno hanno bloccato la tessera a tre Consiglieri
Un Partito che si sta lentamente avviando ad un nuovo confronto sulla sua identità: il ruolo del Segretario Elly Schlein, la nascita dell’area di Energia Popolare, la posizione che assumerà Dario Franceschini. È in questa nuova fase di eterno passaggio che sono stati convocati i Congressi del Partito Democratico di Formia e Gaeta. Due città guidate dal Centrodestra, nelle quali è stato da poco completato il giro di boa dei mandati amministrativi. Dove il Pd ha l’ambizione di ridisegnare il nuovo campo largo in vista del voto in programma nella primavera 2027.
Un primo punto in comune: sia a Formia che a Gaeta i Congressi sanciranno la conclusione delle Segreterie uscenti ed un cambio di rotta. Finiscono le esperienze, rispettivamente, di Ottavia Raduazzo e di Gianluca Conte. Le motivazioni sono differenti. La prima, già dimissionaria, lascia per ragioni di lavoro; il secondo, “perché ho terminato il mandato”.
A Formia Scipione candidato unico

Il Congresso Dem di Formia, ancora da fissare in un giorno tra il 28 febbraio ed i 1 marzo, non dovrebbe registrare colpi di scena per la definizione della sua futura guida politica. Manca soltanto l’ufficialità ma il nuovo Segretario del Pd formiano sarà un avvocato di 52 anni. Per il posto della Raduazzo, eletta nel febbraio di tre anni fa, l’unico in lizza è Stefano Scipione. Componente della coalizione che nel giugno 2018 permise a Paola Villa di diventare il primo sindaco donna di Formia, si è trasferito successivamente nel Pd candidandosi alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 nella lista a supporto del candidato a sindaco Luca Magliozzi.
Scipione è figlio d’arte: suo padre Pasquale è stato nei primi anni Ottanta consigliere comunale del Pci prima e della Dc poi. È in corsa per la Segreteria potendo contare sull’apporto del gruppo consiliare (Magliozzi fa tandem con Alessandro Carta) e di quella componente maggioritaria nei Dem formiani vicina al consigliere regionale Salvatore La Penna ed al coordinatore provinciale Omar Sarubbo.
La lacerazione ricucita

Il tesseramento ha definitivamente metabolizzato le scorie derivanti dalla drammatica scissione delle amministrative 2021 quando la componente guidata dall’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo decise di sostenere alla carica di sindaco Amato La Mura. Mentre il resto del Partito stava con Luca Magliozzi.
C’è stato un periodo di distacco e di gelo. Ora la componente dei Dem formiani che si riconosce nel quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo è tornata ad iscriversi al Partito con la consapevolezza di essere “ancora minoritaria. Ma sappiamo che così potremo contare di più in prospettiva delle prossime scadenze elettorali”. È così che si è tesserata al Pd Imma Arnone la capogruppo della lista “Guardare Oltre” che aveva appoggiato La Mura. Insieme a lei hanno chiesto ed ottenuto la tessera del Pd una serie di dirigenti vicini a Bartolomeo che, dopo il velenoso divorzio politio di tre anni, avevano deciso di “rimanere alla finestra”. Ora hanno cambiato idea, convinti di poter incidere sulla futura geografia della segreteria provinciale Dem.
Imma nel gruppo consiliare del Pd?
Ma riprendere la tessera del Pd non significa condividere la visione del gruppo dirigente e non significa doversi sintonizzare sulla loro posizione. Infatti Imma Arnone non aderirà al Gruppo consiliare di cui fanno parte Magliozzi e Carta, suoi avversari politici tre anni fa. C’è una comune casa politica che è quella del Pd ma una differente visione amministrativa.

C’è però un rischio per Imma Arnone. Arriva da Minturno. Lì nei giorni scorsi tre Consiglieri comunali di maggioranza (Ilaria D’Acunto, Francesco e Daniele Sparagna) avevano fatto l’iscrizione on line al Pd. Ma si sono visti rifiutare poi la tessera, una volta che la domanda è passata al livello territoriale. Lo Statuto parla chiaro: i Consiglieri comunali appena iscritti al Pd devono aderire anche al Gruppo consiliare.
“Nessuno mi ha chiesto niente – ha risposto Imma Arnone – e sarebbe fuori luogo avanzare una simile richiesta perché “Guardare Oltre” dall’inizio della consiliatura firma documenti o promuove iniziative in stretta collaborazione con i consiglieri Magliozzi e Carta. Il Pd spero che non commetta l’errore di arretrare il perimetro del suo recinto per tornare un giorno ad essere vincente”.
Marilisa Di Milla, dal basket alla politica
A Gaeta si sono espressi in questi termini anche i consiglieri comunali Sabina Mitrano e Franco De Angelis, da poco meno di un mese e mezzo neo iscritti al Pd
Anche loro il 22 febbraio parteciperanno al congresso comunale del Partito che dovrà prendere atto della conclusione del mandato alla segreteria di Gianluca Conte. Per la sua sostituzione sta lavorando a luci spente il capogruppo consiliare Emiliano Scinicariello. “Abbiamo un paio di nomi ma non li dico” – ha specificato – Posso anticipare che uno di questi ha un incarico nell’assemblea regionale del Pd”.

Uno più uno fa ancora due ed è stato un gioco da ragazzi ricostruire l’identikit della futura coordinatrice comunale del Pd che avrà l’onere di preparare il campo largo da contrapporre nel 2027 alla ricandidatura di Cristian Leccese. Si tratta di
Marilisa Di Milla, avvocato civilista, ex “bandiera” della pallacanestro femminile, non tanto nella natia Gaeta quanto a Formia nella gloriosa “Giovanni Fabian”. Unitamente all’attività forense ha cominciato quella politica diventando una delle componenti dell’organizzazione che ha sostenuto nel giugno 2022 la candidatura a sindaco di Sabina Mitrano.
I nodi della futura segreteria
Legata ai vertici provinciali del Pd, Di Milia nel giugno 2023 è stata una delle più votate su scala provinciale, nella lista “Rete Democratica”, battendo a Gaeta la candidata locale Claudia Magliuzze che, in lizza per “Lazio Democratico” (componente guidata da Enrico Forte), era ritenuta politicamente vicina al consigliere comunale di opposizione ed ex sindaco di Gaeta Silvio D’Amante.

La futura Segreteria del Pd di Gaeta dovrà sciogliere una serie di nodi. Il primo riguarda il futuro rapporto con la neonata associazione socio-culturale e politica “La Piazza” che, dopo aver ospitato le fasi del tesseramento Dem, ha dovuto far fronte ad una massiccia dose di Maalox per l’assenza dei dirigenti e del gruppo consiliare del Pd alla cerimonia di inaugurazione della sede presso Villa delle Sirene. (Leggi qui: Nasce l’associazione “La Piazza” e detta le regole civiche per il voto del 2027).
Il secondo concerne il futuro rapporto con il Movimento Cinque Stelle di Gaeta. Soprattutto dopo che la coordinatrice provinciale Maria Grazia Ciolfi ha ufficializzato la nascita di un gruppo territoriale intercomunale del Sud Pontino (Gaeta, Itri, Minturno, Castelforte, Spigno Saturnia e Santi Cosma e Damiano) che avrà come rappresentante Simone Avico, dirigente M5S di Gaeta.