Un comunicato che sembra un rebus politico: Gianfranco Pizzutelli richiama i partiti al pragmatismo, chiede un programma di fine consiliatura e manda segnali a maggioranza e opposizione. Il Polo Civico resta ago della bilancia oggi e nel 2027.
Un Comunicato Stampa che tra righe e sottintesi, sembra più un messaggio cifrato che una dichiarazione d’intenti. Lo invia di prima mattina Gianfranco Pizzutelli, il leader del Polo Civico: la formazione che non sta né a destra né a sinistra ma si schiera ad ogni elezione dove i programmi la convincono di più.
Il tempismo? Singolare. A ridosso delle elezioni Provinciali, quando le trame si infittiscono e le telefonate si moltiplicano più delle scommesse alla Snai quando gioca Sinner. Il messaggio nascosto tra le righe è chi vuole i voti ponderati del Polo Civico per entrare a Palazzo Jacobucci, deve telefonare a Pizzutelli. Non sta scritto da nessuna parte del comunicato. Ma …
La doccia di pragmatismo

Il presidente Gianfranco Pizzutelli, con tono pacato ma chirurgico, richiama tutti alla realtà: mancano 21 mesi alla fine della consiliatura eppure si parla già di alleanze per il 2027 come se fosse domani.
Per questo il leader della civica osserva “Francamente risulta difficile (per non dire incomprensibile) ragionare su quanto sta accadendo in molti Partiti e in tutti gli schieramenti, che si stanno preoccupando delle alleanze e delle candidature del… giugno 2027“.
Per capire lo scenario. Alle scorse elezioni il Polo Civico si è schierato con il centrosinistra, dopo essere stato leale alleato del centrodestra nei dieci anni preedenti. Si è ritrovato all’opposizione. Ma ci è rimasto per poco tempo. Lo sgretolamento del centrodestra eletto con il sindaco Riccardo Mastrangeli ha reso necessario un rinforzo alla maggioranza: così da mesi, tramite il Consigliere Claudio Caparelli il Polo Civico sostiene l’amministrazione Mastrangeli “senza rivendicare nulla“.
Ora Pizzutelli lancia un appello al sindaco “per ribadire e ridefinire (se necessario) un programma di fine consiliatura sul quale possano ritrovarsi tutte le forze politiche responsabili di questa città”.
A chi si rivolge il Polo Civico

Oltre a Riccardo Mastrangeli a chi è davvero rivolto il messaggio di Pizzutelli?
Sicuramente ai 9 consiglieri “malpancisti” eletti con il centrodestra del sindaco Mastrangeli e poi passati all’opposizione, che hanno lavorato in queste settimane, senza riuscirci, all’ipotesi di dimissioni di massa.
Ma probabilmente, tra le righe, anche a qualche esponente dell’attuale maggioranza, che potrebbe essere tentato da scenari diversi. Parla a suocera perché nuora intenda? Il Polo Civico ribadisce di non voler far cadere Mastrangeli: “Il Polo Civico non è mai stato interessato alla logica del ‘Tanto peggio tanto meglio’.
E allora? Perché questo comunicato? Perché ora? Pizzutelli è chiaro nell’esplicitare la mission del Polo Civico “Da qualche mese stiamo dando il nostro contributo all’Amministrazione guidata da Riccardo Mastrangeli, con l’obiettivo di dare una mano. Senza nasconderci, senza polemizzare, senza scatenare guerre sante sul nulla“.
Ma anche il sottotesto è chiaro: “Non si fa altro che elaborare strategie su coalizioni più o meno trasversali. Mentre nel frattempo, dietro le quinte, si sgomita per le candidature. Non soltanto quelle a sindaco (mancano ventuno mesi all’elezione del nuovo sindaco), ma perfino quelle per il Consiglio provinciale“.
Dove si collocherà il Polo Civico

Il Polo Civico quindi, pur facendo parte di una maggioranza trasversale oggi, è o non è disponibile, eventualmente, a sostenerne una domani, nel 2027? La domanda non è affatto peregrina. Vuole definire il perimetro, ora per allora?
La richiesta del programma di fine consiliatura ha un senso: chi lo sottoscrive non può pensare di sfilarsi tra qualche mese. Ma la cosa è ancora più sottile, Pizzutelli fa politica da quando portava i calzoncini corti e comprava case al Monopoli. Ha parlato di Programma di fine consiliatura, non di Patto. La differenza potrebbe sembrare irrilevante, ma per gli addetti ai lavori, per chi capisce di politica, fa tutta la differenza del mondo.
Il Programma finisce con la Consiliatura, il Patto presuppone un’evoluzione e quindi un impegno “morale”, (non un vincolo), per chi lo sottoscrive, anche per quella successiva.
Cambiali in bianco

Il comunicato è un capolavoro di equilibrio politico, dice e non dice: non attacca, non difende, ma lancia segnali, espliciti e da interpretare. Giulio Andreotti, se fosse ancora vivo, avrebbe chiamato per complimentarsi.
È un invito al dialogo certamente e alla responsabilità ma è anche un avvertimento. Il Polo Civico si propone come ago della bilancia, come forza responsabile ma che vuole essere considerata. Politicamente. Oggi e nel 2027.
Perché, conclude Pizzutelli: “le atmosfere da circo non ci interessano”.



