
Il centrosinistra avvia le consultazioni con cui costruire un Campo Largo. Da mettere a disposizione del candidato sindaco qualora si andasse ad elezioni anticipate. Buschini nei panni del tessitore. Resiste ancora la soluzione Ciacciarelli. Ma Pizzuti è l'ago della bilancia
Qualcuno giurava che avesse chiuso con la politica attiva. Forse era una malcelata speranza. Mal riposta: dalla politica, come dalla droga, non si esce con facilità. Giuravano che ormai si fosse consacrato all’Ambiente ed allo sviluppo delle politiche ambientali, mettendo a frutto le esperienze da assessore regionale nello Zingaretti 1 e da presidente dell’effimero Egato. Possibile: ma non in maniera esclusiva. L’ex Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mauro Buschini è tornato sul terreno che gli piace di più: quello del tessitore.
C’era lui al fianco dell’allora presidente d’Aula Daniele Leodori a fare la spola tra i banchi del Consiglio Regionale del Lazio. Per costruire una maggioranza che le urne non avevano dato allo Zingaretti bis. Ci riuscì: prima con il patto d’Aula con i due Consiglieri del Centrodestra transitati nel Misto e poi con il primo Campo Largo d’Italia raggiungendo l’intesa con il M5S di Roberta Lombardi; non una qualsiasi ma proprio quella che pochi anni prima aveva sbranato il Segretario Pier Luigi Bersani nella prima e quasi unica diretta streaming grillina.
La cena poco galeotta

Troppo ghiotta la situazione politica ad Alatri. Il centrodestra del sindaco Maurizio Cianfrocca è in perenne fibrillazione. Se la mediazione portata avanti nei giorni scorsi da Pasquale Ciacciarelli (Lega) con l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli (FdI) non andrà a buon fine si rischiano le elezioni anticipate. Ed il centrosinistra non è pronto. (Leggi qui: Il risveglio del Pd ed il piano di pace Ciacciarelli).
Per questo, in un lunedì estivo, in pieno centro ad Alatri avviene il ritorno di Mauro Buschini con la divisa politica e la mission della mediazione. Accade con una cena presso il ristorante Brio Bar lungo la passeggiata a due passi dalla piazza. Immaginare di non essere visti era impensabile. Ma forse si voleva così. E così è stato. Il trio non è passato inosservato. Un tavolo e tre conviviali: Mauro Buschini da una parte e Pasquale Caponera con Ivana Nari all’altro lato. Questi ultimi due sono storiche figure di Programma Alatri lo schieramento civico che dal 1994 al 2005 ha espresso tre sindaci. Due volte Patrizio Cittadini (1994-2002) e poi Giuseppe Morini (2002-2005) rieletto nel decennio 2011-2021. Una longevità trentennale della civica che la rende in città un Partito a tutti gli effetti.
Il menù

In questi casi i menù sono sempre due: uno gastronomico ed uno politico. Il primo, quello ottimo della casa. Ma ancora più gustoso quello politico. E amministrativo. Tema dell’incontro è stata un’analisi della situazione alatrense in piena fibrillazione e pronta ad altri colpi di scena.
Che partita sta giocano Mauro Buschini? Nelle settimane scorse era stato sondato per verificare una sua disponibilità a candidarsi come sindaco per il polo progressista. Ha risposto no grazie. Ma ha dato la sua disponibilità a costruire un Campo Largo, senza escludere scenari come quelli registrati recentemente a Veroli e Ferentino. Cioè coalizioni amministrative unite sui progetti e sganciate dai Partiti. In questa fase Buschini sta tenendo le consultazioni con la vasta area progressista.
Dove vuole andare Buschini? Sa che il centrodestra è forte e per questo l’obiettivo è lavorare con anticipo ad un Campo Largo, iniziando a selezionare una squadra da mettere a disposizione di un candidato che con ogni probabilità uscirà dalle Primarie. E quindi sarebbe frutto di una unità iniziale. Ci riuscirà? Intanto ci sta lavorando lanciando un chiaro messaggio: stavolta nulla verrà lasciato al caso.
Il centrodestra

Non c’è una soluzione alla crisi infinita della maggioranza con penultima tappa le dimissioni per motivi personali dell’assessore all’Ambiente Erika Santobianchi. L’ultima tappa in ordine di tempo è il confronto bis in agenda tra Iannarilli ed il sindaco Cianfrocca. (Leggi qui: Alatri, i segnali di tregua respinti al mittente).
Ci sono per ora due novità. Lunedì sera c’è stata la riunione tra Antonello Iannarilli, i tre consiglieri di FdI (Gianluca Borrelli, Matteo Santucci e Umberto Santoro) ed il consigliere della Lega Giuseppe Pizzuti. I quattro hanno confermato durante la riunione che non intendono compiere passi indietro: non cedono e chiederanno al sindaco Cianfrocca un azzeramento dei quadri dirigenziali per il famoso “cambio di passo” amministrativo. Poi se accolto si chiederà l’azzeramento della giunta.
Politicamente è una proposta irricevibile per Maurizio Cianfrocca. Se la accettasse direbbe che in questi tre anni di amministrazione ci ha capito poco o niente e che Iannarilli lo ha commissariato.
Le forche Caudine

Ma il passaggio decisivo è un altro. Sono insistenti le voci che vedrebbero Giuseppe Pizzuti aderire, almeno a livello locale, al gruppo Misto. Sarebbe un tassello di ulteriore confusione. Il motivo?
Nei giorni scorsi il Responsabile Organizzazione Provinciale del suo Partito Pasquale Ciacciarelli ha tentato di costruire una linea di dialogo con Antonello Iannarilli. Prevede un mini rimpasto che salverebbe la faccia a tutti. La Lega rinuncerebbe all’assessorato all’Urbanistica ma non all’assessore: cederebbe la delega a Fratelli d’Italia ma terrebbe in Giunta Kristalia Papaevangeliu passandole l’assessorato all’Ambiente.
Se Pizzuti passasse al gruppo Misto la Lega non potrebbe più giustificare due assessori in Giunta (Papaevangeliu e Addesse) perché rimarrebbe con un solo consigliere in Aula. E farebbe saltare lo schema Ciacciarelli.

A meno che il sindaco non decida di tenere Kristalia Papaevangeliu come assessore espressione del sindaco. Ma questo potrebbe aprire un altro fronte interno di malcontento. E questo potrebbe essere deflagrante.
A pochi giorni dal Palio delle Quattro Porte, con il classico tiro della forma di formaggio, l’amministrazione di centrodestra sembra rotolare verso nuovi ostacoli. E potrebbero essere insormontabili.