Il Senato dà il via libera a Di Stefano per il bis in Provincia

In Senato passa la norma che consente a Luca Di Stefano di candidarsi per un mandato bis alla guida della Provincia. Ora manca solo il via libera finale di Montecitorio

Semaforo Verde: Luca Di Stefano può cominciare a pensare di ricandidarsi a Presidente della Provincia di Frosinone. Il segnale di via libera lo ha acceso la Commissione Affari Costituzionali Senato della Repubblica questo pomeriggio, approvando il Decreto Milleproroghe. Ora manca solo l’approvazione a Montecitorio per la definitiva conversione.

Nel testo sul quale oggi è stata posta la fiducia è inserita una modifica alle norme che disciplinano l’elezione dei presidenti delle Province italiane. Oggi Luca Di Stefano non può ricandidarsi per un secondo mandato. Perché? Seppure per una questione di pochi giorni, nel momento in cui i Comuni ciociari dovranno eleggere il nuovo presidente a lui mancheranno circa 1 anno 5 mesi e 15 giorni prima della fine del mandato come sindaco di Sora. Come è scritta oggi, la legge elettorale provinciale dice che sono candidabili alla carica di presidente solo i sindaci che hanno almeno 18 mesi di mandato ancora da espletare.

Il nuovo testo cambia le cose. A chiederne la modifica è stato il senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera.

Il semaforo verde

Palazzo Madama

Il testo del decreto Milleproroghe licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato ha accolto la richiesta di prorogare per il 2025 e 2026 la deroga ai 18 mesi di mandato da Sindaco previsti dalla Legge 56/14 per la candidatura in Provincia. A chiedere quella proroga è stata l’Unione delle Province Italiane, ritenendola necessaria visto che nei prossimi due anni ci saranno turni amministrativi Comunali significativi. Se anche Montecitorio conferma l’emendamento, Luca Di Stefano può puntare al mandato bis.

Non è l’unica modifica apportata. Via libera anche alla richiesta UPI di prorogare al 31 dicembre 2027 il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici, permettendo così alle Province di garantire il completamento degli interventi. Importante poi la richiesta di far valere fino al 30 marzo 2026 la disciplina transitoria sulle autorizzazioni al transito per i trasporti eccezionali, che concede tempo per la programmazione degli investimenti necessari sulla rete viaria provinciale.

Novità anche alle assunzioni nelle Province: il decreto approvato al Senato proroga di un anno la norma che consente alle amministrazioni di procedere ad assunzioni, permettendo di proseguire con maggiore rapidità nella riorganizzazione delle strutture.

La soddisfazione di Upi

Luca Di Stefano

«Siamo molto soddisfatti del risultato, perché la forte azione istituzionale dell’UPI ci ha portato ad essere ascoltati dai senatori di maggioranza e opposizione”: lo ha detto il presidente di UPI Pasquale Gandolfi, all’indomani dal voto di fiducia.

Luca Di Stefano era stato eletto da una coalizione trasversale, alla quale avevano dato il loro sostegno una parte dei sindaci Pd, una parte consistente del Centrosinistra e dei Civici. Suo avversario è stato il sindaco di Arce Gino Germani, sostenuto dalla restante parte del Pd e Fratelli d’Italia più parte dei civici. Fondamentale è stata la posizione di Riccardo Mastrangeli, il sindaco di Frosinone civico ma di espressione leghista che a sua volta era candidato drenando risorse strategiche al centrodestra.

Questa volta, le formule delle alleanze saranno completamente diverse. E Luca Di Stefano potrebbe essere il candidato di una vastissima area trasverale. ma prima bisognerà attendere il voto definitivo di Montecitorio.