Non basta la Fondazione per il Centenario. La città ha bisogno di uno scatto su tanti temi. Opere ferme, nessuna programmazione in vista dei prossimi mesi e la politica non ha generosi slanci
Settembre segna la ripartenza, ma a Latina? Il Comune è alle prese con problemi enormi: la recinzione dei giardini pubblici, i giardinetti. Latina non ha il problema di avere un parco pubblico chiuso ormai da quasi un anno, ma di come tenerlo ancora più chiuso recintandolo con lance. Il Comune per il tempo dell’estate è rimasto a guardare senza pensare a intrattenere chi sceglieva di passare le vacanze tra noi ed ora si trova nell’imbarazzo di non saper che fare. (Leggi qui: La difficile estate del Lido, tra gare in ritardo finanziamenti persi. E leggi anche Latina, finisce l’estate social, ripartono i lavori in Comune. I temi sul tavolo).
Una politica senza slanci
La città non ha il palazzetto dello sport, non ha i giardini pubblici, non ha la biblioteca, non ha la Piscina, non ha avuto un cartellone estivo per i turisti al lido, non ha avuto il ripascimento della spiaggia.
Ha un teatro ad un terzo delle sue potenzialità e forse anche meno, non ha avuto dragato il porto canale di Rio Martino. Insomma riparte con troppi no. La politica si è come contratta in se stessa e non ha generosi slanci.
Certo, c è la prospettiva della Fondazione per il centenario ma dobbiamo anche avere l’ordinario. Serve una idea di città da verificare, da attuare, da vivere. (Leggi qwui: Top e Flop, i protagonisti di giovedì 29 agosto 2024).
Bisognerebbe ora pensare per l’ estate 2025, bisognerebbe ora prenotare gli artisti per l’anno venturo. Ma nulla è mutato, tutto fermo senza dimenticare che per un ponte da riparare è interrotta la strada che costeggia il mare. Insomma se vuoi andare da Latina Lido a Nettuno devi farlo quasi solo via mare, e non è tutto normale.
Così è settembre a Latina.