Il veleno del Pd: “Da Fratelli d’Italia a Fratelli di Poltrona”

Dopo la ritrovata sintonia nella maggioranza riparte il cannoneggiamento dell'opposizione. Che spara ad alzo zero su Fratelli d'Italia ed il centrodestra di Alatri

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

La maggioranza torna a fare la maggioranza. E l’opposizione… torna al suo ruolo attaccando il fronte al governo della città. Tutto torna gradualmente al suo posto ad Alatri, dove nei giorni scorsi il sindaco Maurizio Cianfrocca ha scollinato la crisi e si è lasciato alle spalle un anno di tensioni all’interno del centrodestra che l’ha eletto. (Leggi qui: E Cianfrocca vince il Palio della Crisi).

A confermare che tutto sta tornando al proprio posto è l’attacco sferrato in queste ore dal centrosinistra e dal Polo Civico, rappresentati in Aula da sei consiglieri. Puntano il dito contro la ritrovata pace nella coalizione di centrodestra: l’affondo è rivolto in primis a Fratelli d’Italia. Accusati di essere passati “da Fratelli d’Italia a Fratelli di Poltrona“.

La presa di posizione

L’assessore Kristalia Papaevangeliu, il sindaco Maurizio Cianfrocca ed il capogruppo Giuseppe Pizzuti

«La pantomima è finita: finalmente i finti oppositori interni di Cianfrocca hanno gettato la maschera. Hanno accettato quello che fino a ieri “disprezzavano”: una semplice poltrona più volte offerta dal Sindaco» dicono entrando subito a gamba tesa. E ribadiscono quale sarà il punto di caduta dell’accordo sul quale è stata costruita la tregua: «La poltrona sarà quella dell’assessorato all’Urbanistica ed andrà ad appannaggio di Fratelli d’Italia».

Nel mirino finiscono poi altri due Consiglieri che dopo aver annunciato e scritto lettere di dimissioni non le hanno mai protocollate. «Il consigliere Giuseppe Pizzuti dopo aver messo in circolazione una lettera a sua firma per la costituzione del Gruppo Misto in Consiglio comunale e la sua uscita dal Gruppo della Lega, non l’ha mai protocollata né formalizzata».

Il vicesindaco Roberto Addesse con l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli

Effettivamente, l’accordo ha riportato sui suoi passi l’ex Consigliere provinciale di Alatri. Questioni interne alla Lega: una difficoltà personale tra Pizzuti e l’assessore Kristalia Papaevangeliu; a disinnescarla sta provvedendo il vicesindaco Roberto Addesse. A stretto giro ci sarà un tavolo con il responsabile provinciale Organizzazione Pasquale Ciacciarelli. Non solo. L’assessore Papaevangeliu potrebbe lasciare la Giunta per concentrarsi su un importante incarico politico nella Lega.

Le opposizioni mettono nel mirino anche un altro amministratore. «Da Pizzuti ha imparato il Consigliere Tiziano Latini, suo collega di maggioranza: anch’egli aveva fatto circolare una lettera di dimissioni mai formalizzata, a mo’ di avvertimento contro i “disturbatori” del sindaco e del suo “cerchio magico”».

Crisi ormai passata…

Antonello Iannarilli

L’opposizione manda in archivio il dialogo che stava costruendo con una parte dei dissidenti, in previsione di possibile elezioni anticipate. E torna ad aprire il fuoco cntro il sindaco: «Cianfrocca può dunque continuare indisturbato a “non amministrare” la città». La stilettata è sottile e prende di mira proprio uno dei punti chiave dell’accordo che ha riportato la pace nel centrodestra: la rotazione dei dirigenti.

L’aveva pretesa come punto fondamentale e non negoziabile l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli, ritenendolo indispensabile per un rilancio di una macchina amministrativa in affanno. Per l’opposizione «anche il “contentino” dell’azzeramento (o rotazione) dei dirigenti si rivelerà presto una bufala. Perché si tratta di procedure complesse con implicazioni di carattere giuridico, amministrativo e sindacale».

L’affondo finale riduce tutta l’intesa ad una questione di poltrone. «L’accordo di poltrone, tra il sindaco e Fratelli d’Italia, mette la parola fine ad una pantomima che si protraeva da mesi ma non risolverà affatto i problemi di una città abbandonata a se stessa».

Una delle conseguenze collaterali dell’accordo è la rivitalizzazione delle minoranze. Che in queste ultime settimane sono tornate ad incalzare su vari temi la maggioranza. Lanciando un chiaro messaggio: la tregua estiva è finita e ora si fa sul serio.