A Frosinone Forza Italia ha marcato ulteriormente le distanze dall'amministrazione Mastrangeli aprendo il fronte della trasparenza e degli incarichi legali. Il consigliere e segretario cittadino ha incalzato gli uffici per ottenere la documentazione che attesti la regolarità degli affidamenti. L'esponente azzurro inoltre ha contestato il "tono polemico e difensivo" della dirigenza e rivendicato il "diritto di verifica"
“La trasparenza è la prima virtù di un governo democratico”, diceva Luigi Einaudi. A Frosinone, sembra che qualcuno abbia deciso di prenderlo alla lettera. Il consigliere comunale Pasquale Cirillo, segretario cittadino di Forza Italia, ha acceso, da tempo, i riflettori su una questione che, a Palazzo Munari sta creando qualche “attrito”, tra la struttura tecnica ed il consigliere: gli incarichi legali esterni affidati dal Comune.
Con una nota inviata all’Avvocatura comunale il consigliere azzurro ha chiesto conto e ragione delle procedure adottate dall’amministrazione Mastrangeli negli affidamenti legali, dal 2022 a oggi.
E non si è accontentato di risposte generiche

Anzi, ha contestato il tono “difensivo e polemico” della replica ricevuta dall’Avvocatura comunale, ricordando che la sua richiesta era “chiara e circostanziata”, certamente non una generica scampagnata esplorativa tra le carte.
Che cosa ha chiesto ai dirigenti del Comune Cirillo? Documenti che attestino l’esistenza di procedure comparative e preventivi alternativi; le motivazioni delle scelte dei legali incaricati e i loro curricula; verifiche su eventuali conflitti d’interesse o parentele sospette; i pareri del Segretario generale e del Responsabile anticorruzione.
Insomma, non proprio quisquilie. E il messaggio è chiaro: “Le delibere di Giunta non bastano a garantire la legittimità degli affidamenti”. Tradotto: serve ben altro per convincere lui (e l’opposizione) che tutto sia stato fatto secondo il più rigoroso rispetto delle norme e regole.
Diritto di verifica

Lo sguardo è puntato su trasparenza, controllo e accesso agli atti: tutti principi richiamati dal consigliere come fondamento del suo “diritto di verifica”, sancito dalla Costituzione e dalle norme vigenti. Per Cirillo, non ci sono scappatoie: se un consigliere chiede documenti, non può essere liquidato con «vedi la delibera di giunta e stiamo a posto». Bisogna dimostrarlo. Carte alla mano.
Il consigliere Cirillo, nel censurare “ogni sterile impostazione difensiva”, non esclude di rivolgersi agli organi di controllo, se non riceverà risposte soddisfacenti. Un avvertimento che suona come una sirena dell’allarme che scatta in piena notte a Via Aldo Moro, per l’amministrazione Mastrangeli.
Al di la degli obblighi di trasparenza, la sensazione è che Cirillo sappia perfettamente cosa cercare e quali specifici incarichi legali da monitorare. Vuole che lo facciano anche gli uffici dell’avvocatura.
La chiave politica

Dal punto di vista politico, invece, con questa ulteriore iniziativa di Forza Italia, uno dei Partiti fondatori del centrodestra e al governo nazionale e regionale, assunta nei confronti dell’amministrazione Mastrangeli , testimonia una distanza ormai incolmabile tra il Sindaco e gli azzurri, non solo in questa consiliatura: circostanza ormai certificata con il bollo notarile.
Ma, da come si sono messe le cose, anche nella prossima. Churchill diceva : “La critica può non essere piacevole, ma è necessaria”. A Frosinone, pare che Forza Italia abbia deciso di farne una missione. Si apre dunque un nuovo fronte politico in consiglio Comunale: quello della trasparenza e della gestione degli incarichi legali esterni, destinato probabilmente a tornare di attualità nella prossima seduta del question time.
Forza Italia non mollerà la presa sul sindaco Mastrangeli e il consigliere Cirillo è l’emblema di questa strategia: pungente, metodico, e con una certa vocazione al controllo istituzionale. Oltre a fare politica da quando aveva i calzoncini corti, Cirillo di professione fa l’avvocato.
Non si farà certo imbrigliare dalle carte.



