Isola del Liri, la prova di forza del Pd: Vitale e Faticoni ribaltano il Circolo

l tesseramento Pd a Isola del Liri diventa una prova di forza: Vitale e Faticoni portano 200 nuove tessere e cambiano la mappa del potere interno. L’onda dem si allarga, da Isola a Sora, dove quattro esponenti dell'amministrazione Di Stefano, non iscritti al Pd, stanno contribuendo al tesseramento

Antonella Iafrate

Se è scritto chiaro si capisce

Non c’è bisogno di sondaggi o dichiarazioni ufficiali: a volte bastano i numeri, e i numeri — quando parlano chiaro — non ammettono interpretazioni. Ad Isola del Liri, il Partito Democratico si è rimesso in moto ed a guidare la macchina sono due nomi che a questo punto non si possono considerare secondari: Stefano Vitale e Annapaola Faticoni.

Due amministratori esperti, due personalità che hanno saputo trasformare il tesseramento — spesso considerato un rituale burocratico — in un test politico. Quasi 200 nuove tessere. Non semplici adesioni ma un segnale netto: il Pd locale non è più il piccolo fortino di minoranze interne ma una struttura che ha deciso di allargarsi, organizzarsi e contare.

Nuovo radicamento

Antonella Di Pucchio

La lettura è fin troppo evidente: il nuovo radicamento del Partito Democratico a Isola del Liri nasce intorno ai due assessori della giunta Quadrini e mette in discussione, in questa fase, la leadership interna di Antonella Di Pucchio, fino a ieri punto di riferimento dell’area dem locale. La bilancia, numeri alla mano, pende ora dalla parte di chi ha saputo coniugare azione amministrativa e costruzione politica.

Ma Vitale e Faticoni non giocano una partita isolata. Politicamente, sono vicini alla consigliera regionale Sara Battisti e schierati senza esitazioni con Luca Fantini, Segretario provinciale uscente e candidato alla riconferma, in contrapposizione ad Achille Migliorelli sostenuto dall’area di Francesco De Angelis e Mauro Buschini. Non è un dettaglio da poco: perché in provincia di Frosinone, il tesseramento — in teoria un esercizio di partecipazione democratica — è in realtà la fase preliminare di una battaglia più ampia, quella per il controllo dei futuri equilibri interni.

I 200 tesserati di Isola del Liri, dunque, non sono solo un record amministrativo. Sono, per molti osservatori, un indicatore politico. E quelle tessere dicono che Fantini e la sua corrente di Rete Democratica abbiano trovato due terminali solidi e capaci di attrarre consenso reale. Gente che non parla solo alle Sezioni, ma anche ai cittadini e che conosce le dinamiche del territorio.

Gli interventi sorani

Luca Di Stefano

Chi conosce la storia politica della zona sa che il Pd, a Isola del Liri, ha spesso oscillato tra il rischio dell’irrilevanza e la tentazione dell’autosufficienza. Stavolta le premesse sembrano essere diverse: Vitale e Faticoni hanno ridato slancio al Partito non con grandi proclami ma con la banale concretezza dell’organizzazione. Tessere, incontri, ascolto. In tempi di antipolitica, un ritorno alla politica vera.

C’è poi un dato che aggiunge sapore al quadro generale. Mentre a Isola del Liri il Pd si rafforza attraverso due amministratori “di peso”, a Sora — città a pochi chilometri di distanza — si muove un gruppo silenzioso di sostenitori non ufficialmente iscritti, ma attivi nel reclutamento di nuovi aderenti. In pratica, sta dando silenziosamente il suo contributo al Tesseramento e quindi al Congresso Provinciale Pd anche una parte dell’amministrazione comunale di Sora: con o senza la benedizione del sindaco Luca Di Stefano non è dato sapere. Ma è chiaro che quattro esponenti della sua maggioranza, non tesserati per il Pd, stiano lavorando per portare iscritti al Partito Democratico. Contribuendo a quello che sarà il risultato finale.

È evidente che la rete di alleanze trasversali stia funzionando. Il risultato, per ora, è duplice: il Partito Democratico torna ad essere competitivo nei territori dove sembrava scomparso, e i suoi amministratori diventano i motori di questa rinascita. Il rovescio della medaglia è che il tesseramento, invece di un rito di appartenenza, rischia di diventare una misurazione di forza interna. E allora le 200 tessere di Isola del Liri non sono solo un dato di entusiasmo ma anche un messaggio: chi controlla il territorio, controlla il Partito.